Qui troppa gente sta passando da scetticismo a tifo da stadio verso Putin. Poi ci sono quelli, lasciatemelo dire, alquanto ingenui, che storcono il naso perché Putin non usa un linguaggio "decisionista".
Si torni tutti con i piedi in terra. Perché come il tifo da stadio passa dal giorno alla notte a seconda dei risultati, così potrebbe accadere che Putin possa conseguire un accordo che non ci si aspetta per scoraggiarsi..
Ma la politica internazionale è fatta di ragion di Stato, di enormi interessi geopolitici, di futuro di un popolo, mica è una partita di calcio, ed una guerra nucleare non la vuole nessuno.
QUESTE SITUAZIONI NON SI INTERPRETANO SOTTO LA LENTE DELLE IDEOLOGIE. IL FASCISMO HA CHIUSO IL SUO CICLO NEL 1945, IL COMUNISMO E' SVANITO DA SOLO, QUELLO CHE POTEVANO DARE DI BUONO E DI INTERESSANTE RESTA, MA POTRA' REALIZZARSI SOTTO ALTRE TEMATICHE E PROSPETTIVE, SOTTO ALTRE SIMBOLOGIE. SE E COL TEMPO.
Cominciamo allora a supporre che la Russia di Putin non ci fosse stata, con grande gioia di tanti miliardari della mafia ebraica che sono dovuti fuggire da Mosca e riparare a Londra o in Israele e riconsegnare allo Stato tutte le risorse energetiche che si erano comprate per un pezzo di pane sotto quel porco di Yeltzin (purtroppo tutte no, perché molti sono rimasti miliardari).
A parte questo, che è marginale, è evidente che oggi il sistema atlantico avrebbe esteso i suoi tentacoli su tutta l’Ukraina, nel Donbass e la Crimea, con grande gioia degli investitori finanziari (Soros) e degli americani in generale.
Assad avrebbe fatto la fine di Gheddafy e la Siria sarebbe stata ridotta all’età della pietra e le sue risorse petrolifere saccheggiate.
Israele si starebbe fregando le mani e sicuramente avrebbe invaso il Libano, e in qualche modo fatto distruggere l’Iran, Tutto attorno ad Israele, i trogloditi assassini dello Stato Islamico, finanziati dall’Occidente, avrebbero creato una miriade di staterelli divisi da rivalità tribali, etniche e religiose . Una pacchia per la sicurezza di Israele e per le multinazionali americane.
A questo punto sarebbe iniziata la occidentalizzazione di tutti i territori limitrofi alla Russia, l’isolamento della Cina, e quindi si sarebbero spalancate le porti per la realizzazione del governo mondiale (anche se prospettiva complicata).
Noi Italiani che non contiamo nulla, letteralmente privati di sovranità nazionale, oltre ad aver perso , come oggi, ogni possibilità di riscatto per scrollarci di dosso i nostri colonizzatori, avremmo anche perso ogni speranza futura che le cose potessero cambiare.
L’Italia poteva considerarsi per sempre relegata nelle sua situazione attuale, ovvero una Italyland estensione territoriale e base militare degli Usa - Israel.
Ed invece l’apparizione di Putin, la sua riscossa nazionale in Russia, la sua visione euroasiatica e la volontà di opporsi all’Occidente, ci lasciano almeno la speranza di un futuro cambiamento.
Tutto qui, niente di meno e niente di più e non è poco.
E tutto questo richiede nervi fermi, assenza di infatuazioni da Stadio e analisi pronte per ogni cambiamento che può verificarsi.
Nicoletta Varnier
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