sabato 24 ottobre 2015

Lorenzo De Seta esce di scena dalla commedia chiamata Vita


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...si vede che, noi di una certa generazione,  ci stiamo avviando sempre più verso l'uscita di scena da questa commedia chiamata vita. Il 23 ottobre 2015 ho appreso da Gianluca Aphel della dipartita di Lorenzo De Seta, un vecchio amico di Calcata che da anni ormai risiedeva in Senegal. 

Lorenzo, un artista grafico e pittore, era il figlio di Vittorio De Seta il regista neorealista che parecchi anni fa visitò la sede del nostro Circolo per proiettarvi un suo documentario sulla mattanza dei tonni all'isola di San Pietro. Mai mi sentii così orripilato come in quella occasione in cui assistetti alla glaciale metodicità con la quale vengono uccisi centinaia di tonni. Affermò Vittorio De Seta in quella occasione: “Lo sguardo neutrale è una menzogna, specie nel mio lavoro, dove basta spostare la macchina da presa di pochi centimetri perché tutto cambi”. 

Lorenzo, anch'egli, mai ebbe uno "sguardo neutrale" visse sempre con pieno sentimento. Risiedette  a Calcata, assieme alla sua ragazza Concettina,  per un periodo abbastanza lungo, quando il paese era ancora in fermento culturale ed innovativo. Poi come altri “precursori” preferì andarsene  allorché scoprì che Calcata stava diventando una città degli specchi, un teatrino della domenica. E si trasferì in Africa dove continuò la sua attività artistica. 

Ecco alcuni pensieri amichevoli di commiato: “Vola Alto e sii sereno nel Blu dipinto di Blu . E' pieno di anime Buone come Te. Starai sicuramente bene anche se è un viaggio inatteso.... E' ciò che mi conforta ... Io, un po' orientale oramai, vedo festeggiare le dipartite, il ricongiungimento col Sé . Quaggiù siamo di passaggio e da quaggiù ti saluto con umana sofferenza ma tanto Amore, che possa illuminare ancor di più il tuo nuovo cammino” (Teresa Artese). 

“Ti ricordo con la maglia arancione che guardi verso l'alto, alla base delle scale... era il periodo delle nostre incursioni pomeridiane nella villa accanto a scuola... il periodo dei pomeriggi passati a via Val Gardena a casa tua (anche a spizzare tua sorella che era davvero molto bella)... a sentire le tue storie, eri un casinaro pazzesco già a 12 /13 anni...” (Giorgio De Vecchi).

“La vida está llena de momentos felices y sin duda está imagen representa uno de esos momentos. Lori, ha sido un placer conocerte, doy gracias por haber tenido la suerte de compartir contigo ratos de charla. En mi casa tengo dos de tus obras de arte que me acompañarán toda mi vida, también me acompañarán el recuerdo de un hombre entrañable, lleno de talento y amor. Gracias Lori por haberte cruzado en mi camino, espero que allá donde estés sigas repartiendo amor. Quizá algún día en otro plano volvamos a encontrarnos. Un fuerte abrazo querido Lori...” (Araceli Lopera). 

“Ciao Lorenzo, sei sempre stato una persona serena, non ti ho mai visto incattivito contro la vita, accettavi con pazienza tutto quello che ti aveva rifilato e spero te ne sia andato con lo stesso spirito. Brinderemo al tuo ricordo come vorresti tu. Buon viaggio” (Debora Attanasio)...

Paolo D'Arpini


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