...si vede che, noi di una certa generazione, ci stiamo
avviando sempre più verso l'uscita di scena da questa commedia
chiamata vita. Il 23 ottobre 2015 ho appreso da Gianluca Aphel della
dipartita di Lorenzo De Seta, un vecchio amico di Calcata che da anni
ormai risiedeva in Senegal.
Lorenzo, un artista grafico e pittore,
era il figlio di Vittorio De Seta il regista neorealista che parecchi anni fa visitò
la sede del nostro Circolo per proiettarvi un suo documentario sulla
mattanza dei tonni all'isola di San Pietro. Mai mi sentii così
orripilato come in quella occasione in cui assistetti alla glaciale
metodicità con la quale vengono uccisi centinaia di tonni. Affermò
Vittorio De Seta in quella occasione: “Lo sguardo neutrale è una
menzogna, specie nel mio lavoro, dove basta spostare la macchina da
presa di pochi centimetri perché tutto cambi”.
Lorenzo, anch'egli, mai ebbe uno "sguardo neutrale" visse sempre con pieno sentimento. Risiedette a Calcata, assieme alla sua ragazza Concettina, per un periodo abbastanza lungo, quando il paese
era ancora in fermento culturale ed innovativo. Poi come altri
“precursori” preferì andarsene allorché scoprì che Calcata stava
diventando una città degli specchi, un teatrino della domenica. E si
trasferì in Africa dove continuò la sua attività artistica.
Ecco
alcuni pensieri amichevoli di commiato: “Vola Alto e sii sereno nel
Blu dipinto di Blu . E' pieno di anime Buone come Te. Starai
sicuramente bene anche se è un viaggio inatteso.... E' ciò che mi
conforta ... Io, un po' orientale oramai, vedo festeggiare le
dipartite, il ricongiungimento col Sé . Quaggiù siamo di passaggio
e da quaggiù ti saluto con umana sofferenza ma tanto Amore, che
possa illuminare ancor di più il tuo nuovo cammino” (Teresa
Artese).
“Ti ricordo con la maglia arancione che guardi verso
l'alto, alla base delle scale... era il periodo delle nostre
incursioni pomeridiane nella villa accanto a scuola... il periodo dei
pomeriggi passati a via Val Gardena a casa tua (anche a spizzare tua
sorella che era davvero molto bella)... a sentire le tue storie, eri
un casinaro pazzesco già a 12 /13 anni...” (Giorgio De Vecchi).
“La vida está llena de momentos felices y sin duda está imagen
representa uno de esos momentos. Lori, ha sido un placer conocerte,
doy gracias por haber tenido la suerte de compartir contigo ratos de
charla. En mi casa tengo dos de tus obras de arte que me
acompañarán toda mi vida, también me acompañarán el recuerdo de
un hombre entrañable, lleno de talento y amor. Gracias Lori por
haberte cruzado en mi camino, espero que allá donde estés sigas
repartiendo amor. Quizá algún día en otro plano volvamos a
encontrarnos. Un fuerte abrazo querido Lori...” (Araceli Lopera).
“Ciao Lorenzo, sei sempre stato una persona serena, non ti ho mai
visto incattivito contro la vita, accettavi con pazienza tutto quello
che ti aveva rifilato e spero te ne sia andato con lo stesso spirito.
Brinderemo al tuo ricordo come vorresti tu. Buon viaggio” (Debora
Attanasio)...
Paolo D'Arpini
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