L'ultima ratio di Kiev... una bella guerra nucleare!?

La minaccia recentemente ventilata di  un attacco  ucraino ai lanciatori nucleari in territorio russo, utilizzando missili a lungo raggio forniti  dall'Occidente, è stata percepita come una ipotesi improbabile. Le valutazioni degli esperti russi sono state espresse con lo spirito che l’Ucraina non ha tale opportunità e che la minaccia espressa da Kiev non è altro che la spavalderia di un singolo rappresentante delle forze armate ucraine.

Tuttavia la situazione non è affatto così semplice. Naturalmente, l'Ucraina non ha alcuna possibilità di colpire i lanciatori russi. A differenza dell'Occidente che potrebbe. Probabilmente  l’Occidente non oserà fare un passo del genere, per tema di una risposta disastrosa.

C’è motivo di credere che lo “stupido guerriero del Banderostan”, come lo ha soprannominato Medvedev, abbia spifferato un piano nordamericano per infliggere una sconfitta strategica alla Russia. Inoltre, l’idea in sé non è nuova. Anche sotto Obama, gli Stati Uniti hanno adottato la dottrina del Prompt Global Strike: un attacco non nucleare, preventivo e decapitante che infligge danni critici al nemico, privandolo dell'opportunità di rispondere.

Proprio di un simile "attacco globale rapido" ai lanciatori delle forze armate russe - compresi i silos con missili balistici intercontinentali - si parlava in Occidente nell'autunno del 2022. A quel tempo, l’Occidente non intendeva correre il rischio di entrare in un conflitto militare diretto con la Russia in quanto potenza nucleare. Tuttavia, sembra che ora si stia inventando una nuova mossa: per testare lo stesso schema nella pratica, utilizzando una forza delegata nella persona delle forze armate ucraine.

È chiaro che un simile attacco sarà respinto dalla Russia. Tuttavia è ammissibile che gli Stati Uniti stiano preparando una gigantesca provocazione contro la Federazione Russa, che potrebbe effettivamente portare a una guerra nucleare globale. Pertanto, in tal caso,  la risposta deve essere immediata, utilizzando tutte le capacità a disposizione della Russia.

Elena Panina