giovedì 8 giugno 2023

L’alternativa illuminante… – Roma: il 24 giugno 2023

 


La CGIL insieme a un’ampia rete di associazioni laiche e cattoliche riunite nell’Assemblea ‘Insieme per la Costituzione’ organizza e promuove una Manifestazione nazionale il 24 giugno 2023 a Roma con concentramento in Piazza della Repubblica ore 10:00 e comizio conclusivo in Piazza del Popolo; in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale.

La conclusione del corteo CGIL in piazza del Popolo significa un grande sforzo organizzativo della CGIL e la presenza di almeno un 20.000 manifestanti, butto la cifra a caso ma Piazza del Popolo è enorme.

Il 28 29 giugno ci sarà il Consiglio d’Europa a Bruxelles con dichiarazioni di Meloni nei giorni precedenti e voto parlamentare sulle comunicazioni del capo del governo che andrà poi in Belgio.

La sanità non è all’ordine del giorno a Bruxelles, si parlerà di molte altre cose, tra queste Ucraina e, nel dibattito alla Camera e Senato, probabilmente ci saranno accenni anche al summit NATO a Vilnius l’11 e 12 luglio e all’aumento delle spese militari.

La mia impressione è che parlare di sanità il 24 giugno, tema importantissimo ma che poteva essere affrontato in altri momenti, sia un voler distrarre dalla guerra e dalla posizione ambigua e discutibile della “compagna” Schlein, che all’ultima manifestazione CGIL aveva indossato una maglietta della Fiom…

Marco Palombo – Rete No War di Roma



Mia integrazione: “Ringrazio chi ha convocato, sempre il 24 giugno 2023 a Roma, una manifestazione contro contro la guerra che parte da Piazza Repubblica, ore 14, fino a Piazza San Giovanni. Anche noi del Circolo Vegetariano abbiamo aderito. (Vedi: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/06/06/meloni-ca-ci-invita-alla-guerra-il-24-giugno-2023-a-roma-diciamole-no/).

A proposito delle manifestazioni “separate” ricordo che tanti anni fa, verso la metà degli anni ‘90 del secolo scorso, dopo aver fondato con un gruppo di “precursori”, la Rete Bioregionale ed il Comitato per la spiritualità laica, decidemmo di organizzare a Roma una “Marcia ecologista” per presentare le opzioni di un cambiamento radicale nella conduzione della nostra società. Con dovuto anticipo ottenemmo il permesso della Questura, la partenza era stata fissata in Piazza Esedra per giungere infine al Colosseo (un percorso simbolico e magari un giorno vi spiegherò il perché). Improvvisamente alla vigilia della manifestazione ricevemmo la comunicazione della Questura che era stato spostato il luogo della partenza del nostro corteo in un angolo sperso nei pressi della Stazione Termini, perché nel frattempo Piazza Esedra era stata concessa ad una nuova manifestazione organizzata all’ultimo minuto dai Verdi e da Legambiente, evidentemente per ragioni ambientaliste di “copertura”.

Faccio presente che la nostra manifestazione era stata già pubblicizzata in prima pagina sia dal Messaggero che da Repubblica e da quasi tutti i media di Roma e dintorni. Insomma fu perpetrato nei nostri confronti un vero “esproprio” alla Superciuk per riaffermare il sistema delle convenienze politiche e fermare scomodi e pericolosi cambiamenti.

Da lontano vedevamo che tante persone si recavano a Piazza Esedra mentre al nostro angoletto venivano solo quelli che eravamo riusciti ad avvertire all’ultimo momento del cambiamento di programma. Una parte dei nostri sodali, avvilita per la truffa, voleva rinunciare alla marcia ma io insistetti che non dovevamo cedere e sia pur in numero ridotto dovevamo marciare per le strade di Roma per annunciare quel cambiamento necessario per “salvare” la civiltà umana. Marciammo, una cinquantina che eravamo rimasti, al suon di tamburi e corni, senza vergogna!

Il significato implicito di questa storia è chiaro, mi auguro…

Paolo D’Arpini

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