lunedì 12 giugno 2023

Ucraina nella NATO? Settimane cruciali per la guerra, l'offensiva di Kiev tra vertici e riarmo UE e NATO



E’ iniziata la pluri-annunciata offensiva di Kiev e, mentre i media ci raccontano piccoli presunti successi dell’esercito ucraino e disastri certi, ambientali ed umani, causati dal conflitto,  si avvicinano due scadenze importantissime per la guerra e per il nostro paese.

Il 29 e 30 giugno a Bruxelles si terrà il consueto Consiglio d’Europa di fine giugno.

L’11 e 12 luglio a Vilnius in Lituania si svolgerà il summit NATO,  che vedrà nell’ordine del giorno anche il rapporto futuro dell’ Ucraina con l’Alleanza Atlantica e il riarmo dei paesi membri NATO, con l’asticella che passerà dal 2% del Pil al 3% del Pil.

Per le sorti della guerra e dei futuri rapporti internazionali,  l’incontro dell’Alleanza Atlantica avrà una importanza di gran lunga maggiore rispetto al Consiglio d’ Europa.

E’ certo che l’ adesione di Kiev non potrà comunque avvenire a guerra in corso. Quello che sarà discusso è se e quando sarà disegnato un percorso per l’ entrata dell’ Ucraina nell’ Alleanza e la scelta sembra essere solamente tra l’individuare l’ iter di adesione da subito o dal 2024.

Ma forse le cose non saranno così semplici. La possibile presenza  di Kiev nella NATO è probabilmente  il principale nodo del conflitto in corso Russia-USA-NATO-Ucraina. Anche se l’importanza dell’ adesione formale di Kiev all’Alleanza  viene sminuita dai paesi occidentali e dai nostri media, mentre  viene completamente nascosto all’opinione pubblica come il far entrare  l’ Ucraina nella NATO sia un atto ostile verso Mosca.

Un'altra operazione mediatica, forse più sottile e meno evidente, è presentare l’ingresso ucraino nell’ Alleanza come scontato. Un processo ormai sicuro che va definito a questo punto solo nei dettagli, tempi e modi. Ma che comunque sarà ineluttabile.

Vedremo.

Il Consiglio d’Europa del 29 30 giugno sarà invece più importante per il nostro paese. Soprattutto perché sarà preceduto il 27 e 28 dalle comunicazioni della premier Meloni alla Camera e al Senato, alle quali seguiranno un dibattito dei deputati e il voto sulle mozioni presentate.

Al Consiglio di Bruxelles  il 29 e 30 non si parlerà solo di Ucraina, ma nel dibattito parlamentare italiano si discuterà sicuramente della guerra  e probabilmente anche dell’ aumento delle spese militari al 2% del Pil, come avvenne l’anno passato. Ricordate la scissione Di Maio, prima clamorosa per il numero degli scissionisti poi fallimentare al voto politico? Avvenne proprio in occasione della discussione e del voto in Parlamento sul Consiglio d’ Europa di fine giugno 2022.

I media tenteranno di parlare di tutto questo solo nei giorni del dibattito parlamentare. Sta ai pacifisti riuscire a rendere i temi della guerra, e dell’ atteggiamento italiano, visibili e chiari nei loro contenuti anche qualche giorno prima della discussione nelle assemblee di Montecitorio e Palazzo Madama.

Un’occasione utile a questo scopo  è già in calendario, il 24 giugno 2023 ci sarà a Roma un corteo contro il governo Meloni dove la guerra in Ucraina sarà uno dei temi principali. Tra le adesioni sono già molte le associazioni e i singoli impegnati per la pace e contro la cobelligeranza italiana.

.  Al link trovate il testo di convocazione della manifestazione e le prime firme arrivate:   https://www.usb.it/leggi-notizia/il-governo-meloni-ci-ruba-il-futuro-il-24-giugno-manifestazione-nazionale-a-roma-abbassate-le-armi-alzate-i-salari-1324-1.html

Ma sarebbero necessari alcuni altri passi. Per esempio  individuare punti condivisi e irrinunciabili e proporre ad altre realtà pacifiste di sottoscriverli.

Questi gli obbiettivi che dovrebbero essere presenti in modo esplicito:

-          No alle armi italiane all’ Ucraina

-          SI a un negoziato subito e al sostegno ai tentativi in corso

-          NO all’ entrata dell’Ucraina nella NATO

-          NO all’ aumento delle spese militari


Marco Palombo - Comitato No Nato




Nota - In un eventuale documento dei pacifisti  aderenti al corteo non dovrebbero mancare riferimenti al passaggio parlamentare del 27 e 28 giugno 2023 e magari ad una presenza, anche solo simbolica, nei dintorni dei palazzi istituzionali nei giorni del dibattito.

Mia integrazione: “Ringrazio chi ha convocato, il 24 giugno 2023 a Roma, una manifestazione contro la guerra che parte da Piazza Repubblica, ore 14, fino a Piazza San Giovanni. Anche noi del Circolo Vegetariano abbiamo aderito.


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