giovedì 28 ottobre 2021

Enrico Mattei, un italiano e marchigiano verace, che merita di essere ricordato...


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Nell'ottobre del 2015 andai a Matelica, il paese in cui  Enrico Mattei è sepolto, assieme a Lorenzo Luccioni e ad Alberto Meriggi, per assistere ad una commemorazione dello sciopero femminile, organizzata dalla CGIL, che ci fu parecchi anni fa per i diritti delle lavoratrici del comparto tessile. 

(Vedi: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/10/23/matelica-memoria-e-storia-del-lavoro-nel-tempo-resoconto-del-convegno-organizzato-dallo-spi-cgil-il-23-ottobre-2015/)

La presenza di Enrico Mattei a Matelica è sempre molto sentita... Enrico Mattei fu  l’unica persona al mondo che ha osato sfidare le potentissime “Sette Sorelle” del petrolio. 


Ed il 27 ottobre 1962 è stato assassinato.

Ecco le Corporation anglo-americane sicuramente co-interessate: Standard Oil of New Jersey (statunitense, oggi Exxon-Mobil), Royal Dutch Shell(anglo-olandese, rimasta Shell), Anglo Persian Oil (britannica, oggi BP), Standard Oil of New York (statunitense, oggi Chevron-Texaco),Socony (statunitense, oggi Chevron-Texaco), Standard Oil of California (statunitense, oggi Chevron-Texaco), Gulf Oil (statunitense, oggi Chevron-Texaco)


Paolo  D'Arpini



Nota integrativa: 

Perché è così importante ricordare Enrico Mattei...?

Il 27 Ottobre del 1962 fu assassinato un Uomo che visse lottando per la libertà, per il benessere di tutti, contro ogni forma di sfruttamento, di sottomissione. Un idealista nella posizione di poter risolvere la gran parte dei problemi del mondo semplicemente proponendo un modo diverso di gestire il petrolio.

Il 27 Ottobre del 1962 fu assassinato un Uomo e con lui la possibilità di una diversa economia, etica, funzionale per tutti, anche per i più deboli. Fu assassinato un metodo per trattare con i paesi arabi, pacifico, alla pari. Fu assassinata la possibilità di rendere liberi ed indipendenti i paesi del terzo mondo. Fu assassinata la visione di un mondo dove le risorse energetiche sono di tutti, non di poche ricche società.

Il 27 Ottobre del 1962 fu assassinato un Uomo, il nemico delle grandi multinazionali, degli accordi segreti per gestire l’economia mondiale. Fu assassinato il nemico di chi uccide per soldi, per potere. Fu assassinata la speranza di riscatto per le classi più deboli, più povere.

Il 27 Ottobre del 1962 fu assassinata l’Italia, fu assassinata la libertà. Ogni leader italiano oggi, per diventare un grande leader, deve ripartire da dove quell’Uomo ha lasciato, deve trovare ispirazione nell’azione di quell’Uomo assassinato il 27 Ottobre del 1962. L’unico errore che quell’Uomo commise fu non cedere di un millimetro, spingersi sempre oltre ciò che è possibile per fare ciò che è giusto, instancabilmente, ignorando l’enorme importanza della sua vita. Quanto male è stato fatto al mondo dagli impuniti autori di quell’assassinio. Altrettanto male fa chi non ricorda, chi lascia cadere nell’oblio della storia, della memoria, il significato profondo di quel 27 Ottobre...

Luca Pinasco - Il Mediterraneo.org











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