sabato 9 ottobre 2021

Nobel per la Pace - I "premiatori" di Stoccolma non conoscono Julian Assange

 

Con buona Pace per Stoccolma...


Premio Nobel per la Pace. L'avevano già dato ad "uncle Tom" Obama. Allora in via preventiva, tanto per incoraggiarlo. Non servì.

Ora vengono attribuiti a due giornalisti. Una è statunitense/filippina, l'altro, russo. La prima, Ressa, giornalita dai trascorsi coraggiosi, ha subito nelle Filippine diversi processi e una breve detenzione. Il secondo, Muratov, noto per inchieste e attività politica di opposizione al Governo Russo, non ha avuto alcun danno per la sua attività.

Rimane da notare che a Stoccolma forse non hanno mai sentito parlare di Julian Assange,  Edward Snowden, Chelsea Manning.

Eppure Assange è ricercato dagli Stati Uniti per rivelato notizie di enorme calibro concernenti i complotti mondiali orditi dai potentati occidentali. Per questo Assange giace in una prigione britannica a "carcere duro". Per le sue condizioni fisiche è in pericolo di vita.

Snowden, ex agente della CIA, ha rivelato i piani criminali messi in atto dal suo "datore di lavoro", ricercato dagli Stati Uniti, ha trovato rifugio in Russia dove ora abita.

Manning, militare statunitense, per aver rivelato i crimini commessi in Iraq dal "suo datore di lavoro" è stata per più di otto anni in carcere negli Stati Uniti in condizioni considerate lesive dei diritti umani. 

Tutto questo con buona pace dei premiatori di Stoccolma.

Giorgio  Stern




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