“Aiutati che il Ciel t'aiuta” dice il detto popolare ed in Italia, nella confusione generale che si è venuta a creare in seguito all'epidemia da coronavirus, le diverse amministrazioni cercano di trovare soluzioni adatte ai loro scopi: limitare il contagio per evitare il sovraffollamento dei pochi ospedali ancora agibili. Sono pertanto messe in atto nuove restrizioni severe, relativamente a ciò che si può fare e non fare nelle diverse fasce colorate regionali, che sono state promulgate dal presidente del consiglio, Conte. Ma il simil “lockdown” * a volte non basta.
Ad esempio nella provincia autonoma di Bolzano è stato imposto il DIVIETO sanzionato di far entrare in casa un qualsivoglia 'estraneo', sia esso un amico, l'amante, o il vicino di casa che ti presta le patate o le carote per il brodo. Chissà, forse anche il prete. In Alto Adige (anche detto Sud Tiroler) se ti vengono a trovare sarà meglio che lo facciano travestiti da idraulico, portando pure gli attrezzi con sé. La psicopolizia è all'erta e c'è poco da ridere. Nel frattempo, nel resto dell'Italia, dopo otto mesi di "pandemia", dopo quarantamila morti, ecco che finalmente il Governo, il 13 Novembre 2020, ha fornito ai medici la Bozza di protocollo per le cure a casa: “no antibiotici e cortisone”. Sconcerto dei medici di famiglia: “Nessuno ci ha interpellati"... Pazienza!
Paolo D'Arpini
https://www.youtube.com/watch?v=QJBLEF5rJXY
- Lockdown: “Le misure di confinamento, di blocco o di chiusura, indicate anche con l'anglicismo lockdown, costituiscono un protocollo d'emergenza che impone restrizioni alla libera circolazione delle persone per diverse ragioni, siano esse relative alla salute, o inerenti a questioni di pubblica sicurezza.”
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.