Non si può più andare a scuola perché i bus non possono più contenere i ragazzi pigiati come sardine? Non ci posso credere. E quando si andava a scuola a piedi? E nei paesi poveri dove per avere un’istruzione ancora oggi si attraversano (con gioia) chilometri a tutte le età?
Il segnale che ci manda il Governo è di considerare i ragazzi non più normodotati, ma paralitici: o prendono un bus o non possono andare a scuola.
Se l’istruzione passa in secondo piano rispetto alla locomozione, sono brutti tempi. E l’umanità rischia di fare dieci passi indietro. Propongo al contrario di cogliere questa crisi del Covid come una opportunità: i bus non contengono tutti? Meglio!!! A scuola a piedi, o in bici. Ci si alza un’ora prima, e si torna esseri umani completi, fatti di mente, corpo e spirito.
Ovviamente per i pochi ragazzi che hanno problemi fisici e quindi hanno ragionevole necessità di usare un autobus, a loro questo deve essere garantito.
Luca Gianotti - luca@camminoprofondo.it
Mio commentino: “...c'è stato un tempo in cui per alcuni anni abitai a Grottaferrata e tutte le mattine andavo alla scuola elementare camminando per un paio di kilometri, passando in mezzo ad un boschetto in cui spesso mi fermavo a mangiare cardi, pinoli ed altre leccornie. I bambini, secondo me, amano la natura se gli si da la possibilità di viverla...” (P.D'A.)
RispondiEliminaCommento di J.H.: “Per certi versi, si potrebbe pensare che la nostra società occidentale stia facendo un’inversione a “U” e che stiamo tornando - al galoppo anche - verso il passato. Chissà quali usanze dovremmo riesumare…”