"Chi è che bussa a sto convento co' sto freddo e co' sto vento?"
Speriamo che almeno si sciolga la neve che invade a cumuli le strade di Treia. Il maltempo non mi invoglia d'andare a votare. Il pensiero di dover affrontare la discesona del seggio al quale sono stato indirizzato, la scuola Dolores Prato, discesona che al ritorno diventa salitona, non è allettante. Purtroppo ci debbo andare per forza anche perché sono stato nominato rappresentante di lista dal PD locale, al quale sono iscritto. Sono molto dubbioso sul mio possibile voto, ma in fondo malgrado il mio atteggiamento ribelle in politica sono un "pragmatico". Recentemente sono andato a sentire il discorso di auto-presentazione del prof. Flavio Corradini, candidato uninominale per la Camera del nostro collegio, e mi sono convinto sul voto utile, anche se non condivido la gestione renziana del PD, voterò per Corradini e spero che venga eletto. Per il Senato, non so, mi lascerò guidare dall'istinto nel silenzio dell'urna...
Paolo D'Arpini
Interventi aggiunti:
Scrive Bruno Boggio: "Il 4 marzo, election day, si prevede possano esserci da 13 a 15 milioni di elettori che si asterranno, tra cui una notevolissima percentuale di giovani. Sul piano dei consensi: si stima che il 21% vada al PD e il 27% siano voti per il m5s, mentre la coalizione di destra, se terrà fino a lunedì 5 marzo, potrebbe sfiorare il 35%. In tutto siamo all'83% circa. Credo ci saranno anche molte schede invalidate, nulle per errore di voto e bianche. I restanti soggetti in corsa potrebbero stare sull'8% complessivo. Potrei dare qualche altro numero, ma non mi pare il caso. Questo significa semplicemente una parola soltanto: o grande inciucio o ritorno alle urne senza un' altra Legge Elettorale. Credo che sia un errore dirottare il voto verso una delle parti che potrebbe avere, a livello tripolare, un maggior livello percentuale di consensi. In funzione delle riforme VERE e delle relazioni con l'Europa, penso che bisognerebbe potenziare l'area di sinistra, al fine di superare il 3% di soglia.
Continuo a sostenere che, nell'ambito dell'area critica della sinistra alternativa:
1.- si debba votare,
2.- non si debba invalidare la scheda,
3.- non si debba votare per chi ha supportato le "riforme" di questi ultimi 5 anni anche se hanno assunto un altro nome
4.- in particolare, non si debba scegliere uno dei soggetti tripolari in funzione di protesta nei confronti del sistema stesso.
Credo sia soltanto una questione di coerenza.
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Scrive Dade Norbu: "Penso
che ora è il momento di farsi sentire non di lasciar far ai
peggiori, se no siam sempre nelle loro mani, nelle mani delle logge,
della ndrangheta politica, di quelli che non rispettano la natura,
l'uomo... e comunque votate i meno peggio. Il non votare implica che
vinceranno quelli che vanno più a votare: quelli che che ancora
credono nelle vecchie guardie. Siamo struzzi?"
Scrive G.V.: "Salvini,
camuffato da pretonzolo, giura sul vangelo da premier (con il rosario
in mano): "Noi in pace, loro rabbiosi". Sicuramente il buon
Salvini agita il rosario di Padre Pio. Quello che si vende nelle
edicole a poco prezzo..."
Scrive Giuseppe Moscatello: "...un popolo sotto ipnosi si avvia verso il voto, i piddini brancolano come appena svegli prima del caffè, rintontiti e incapaci di connettere, quelli del centro destra, inguardabili, recidivi, non pentiti, tutti assieme su un carrozzone pluridiretto si percepiscono svegli, ma sono intrappolati nel loro stesso sogno, incapaci di amare il loro paese scivoleranno presto nel sonno profondo dei voleri europei, poi ci sono i sognanti grillini, peggio dei farisei, disperati e certi del cambiamento, non immaginano neache le sorprese che l'etero diretto ex venditore di panini, giggino il burattino, gli riserva al risveglio dall'ipnosi, tanto dopo riprenderanno a dormire, poi ci sono i sovranisti, tanti e, divisi, bravi coglioni, che se mettevano da parte l'ego, scoprivano di avere tanti punti in comune essendo tutti sulla stessa barca, ma anche loro tengono al loro paese piuttosto in chiave teoretica che pragmatica, alla fine decideranno pochi votanti per tutti, e per USURA sarà la vittoria..."
Commento di M.B.: "Per far sfumare nel nulla (se va bene) o addirittura per far diventare dannosa una qualunque innovazione pro-popolo, basta integrarla nel sistema vigente. Entro poco tempo viene passata nel dimenticatoio o trasformata nel suo opposto. Un esempio? Francesco d'Assisi: promuoveva la povertà, l'umiltà, il servizio agli altri e l'amore per gli animali e la Natura. Andò dal papa, accettò il compromesso e nel giro di poco i francescani divennero i torturatori delle cosiddette "streghe". Volete che un'idea controcorrente viva e si propaghi? Rimanete indipendenti. Come? Non accettando finanziamenti, gestioni di terze parti, .... non lasciatevi inglobare."
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