Viterbo – Domenica 18 febbraio 2018, le
previsioni meteo su Viterbo, assicuravano pioggia e temperature da
vero inverno. Poi il luogo del ritrovo, sul punto più alto della
collina del Bullicame, dove il vento la fa da padrone assoluto, non
hanno incoraggiato certamente il plotone dei pozzaroli, a partecipare
al pellegrinaggio al capezzale della nostra meravigliosa sorgente
termale. Sicché sono state poche decine i super eroi, che hanno
sfidato impavidamente l’incombente minaccia di Giove pluvio, e
compiere il pellegrinaggio organizzato da Giovanni Faperdue (ex
presidente Associazione Il Bullicame) e Franco Marinelli, per
consolare quel che resta del Bullicame.
Da segnalare che l’unico
personaggio politico di Viterbo che ha partecipato al pellegrinaggio
è stata Chiara Frontini, accompagnata dal “camminatore” Giulio
Febbraro. La rappresentante di Viterbo 2020, ha voluto anche
immergere un dito nelle acque delle pozze.
La prima pozza, quella
circolare per intenderci, che riceve uno schizzetto di acqua dalla
flebo che arriva dal San Valentino, le ha ricordato il mare
d’inverno, mentre la seconda pozza quella più grande le ha invece
evocato il Polo Nord. Dalla sommità della collina si vedevano ad
occhio nudo gli sbuffi di vapore del liquido termale che fuoriusciva
dal San Valentino, e si disperdeva nel Fosso Madonna degli Occhi
Bianchi.
A tutti la situazione del Bullicame è apparsa disperata, e
se qualcuno non obbligherà la Gestervit a fare subito i lavori, la
stagione delle pozze libere del Bullicame sarà pregiudicata anche
quest’anno. Le famiglie viterbesi subiranno l’ennesimo scippo
dell’uso civico del Bullicame. Non è bello. L’educazione ci
impedisce di dire ben altro.
Giovanni Faperdue
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