Cosa faranno gli Stati Uniti d'America se la Russia continuerà ad aggredire l'Ucraina? La mia unica meta è ottenere una risposta a questa domanda..."
Ed anche la Russia si interroga...
"La Russia sta preparando contatti con gli Stati Uniti per capire quanto sia cambiato il piano di pace di Trump dopo l'accordo con l'Ucraina e con i Paesi della UE..." Lo ha dichiarato il portavoce del presidente russo Dimitry Peskov
Video collegato:
* Zelensky minaccia di morte
Donald Trump - Dietro il Sipario:
https://www.youtube.com/live/XQbiQ3wG1Pw
Cosa è successo alla fine?
La UE decide per un
prestito di 90 miliardi di euro, senza interessi, a favore di Kiev...
- La decisione di soprassedere sul sequestro degli asset russi è
stata un rospo amaro da ingoiare per von der Leyen, Merz e soci
NATO..." - Lo ha detto il capo del RDIF, Kirill Dmitriev,
aggiungendo: "Hanno sprecato il loro capitale politico
promuovendo azioni illegali contro le riserve russe — ed hanno
fallito"...” - Continua:
https://paolodarpini.blogspot.com/2025/12/la-ue-decide-per-un-prestito-di-90.html
Considerazioni finali del primo ministro belga, De Wever:
Lo svolgimento stesso della discussione nell'Unione europea sul tema del sequestro dei fondi russi per finanziare l'Ucraina e, in particolare, i tentativi infruttuosi di von der Leyen, Merz, Tusk e altri di imporre questa decisione dimostrano che la leadership dell'UE potrebbe esaurirsi nel tentativo di imporre la propria volontà a tutta l'Unione europea. Il rifiuto di una serie di paesi dell'UE di sostenere von der Leyen sulla questione del furto di fondi russi è stato un duro colpo per le sue posizioni, una sua sconfitta politica personale. Von der Leyen ha condotto l'UE in una grave crisi politica, che si intensificherà e potrebbe alla fine diventare fatale per l'attuale Commissione europea e per von der Leyen stessa.
A proposito, il primo ministro belga De Wever ha paragonato la decisione di sequestrare gli asset russi (che non si è concretizzata) al "Titanic", cioè a una grande nave destinata a naufragare. Se proseguiamo questa analogia, l'intera campagna di von der Leyen a favore di una tale decisione potrebbe diventare il suo personale "Titanic"...
Commento integrazione di Daniele Lanza:
"La prima notizia ad apparire sui notiziari di stamane si riferisce alla decisione della commissione europea in merito al finanziamento per l’Ucraina: alla fine si è optato per un debito comune per la durata di 2 anni ed equivalente a 90 miliardi di euro (piuttosto che servirsi – illegalmente - degli asset russi sotto sequestro, come minacciato da mesi).
Dalla prospettiva di chi scrive da questa bacheca dovrebbe suonare come una vittoria (?), ma invece no......stranamente non è nemmeno quello in realtà: il fatto è che si assiste ad un epilogo – quello riportato - che è di fatto il corollario più desolante di tutto quel che si potrebbe dire sull’Europa contemporanea.
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I vertici politici del continente si rendono conto che si è di fronte alla STORIA vera e propria: ci si trova nel bel mezzo di un riassestamento globale dell’ordine internazionale stabilito sin dai tempi della caduta del muro di Berlino (il quale a sua volta era l’evento più importante dalla fine del conflitto mondiale: si può dire che questi “movimenti tellurici” si verificano ciclicamente una volta ogni 40 anni circa...). Si vuole a tutti i costi partecipare al festino, si DEVE partecipare, ma disgraziatamente ci si scopre impotenti nel farlo.
Abbiamo dunque un vecchio continente – tanto culturalmente quanto anagraficamente - che si agita, strepita, si dibatte per contare ancora qualcosa nell’arena internazionale: un carosello varipinto e inesauribile (specchio della democrazia liberale) di mosse, mossette, intrighi e inciuci, dichiarazioni e note, fiumi di inchiostro e “minacce”. In sintesi una specie lamento sordo sommesso, una specie di ronzio che si fa più acuto in certi momenti per poi tornare nel suo limbo imbarazzante.
Questo è tutto ciò che l’Europa ha disgraziatamente, ma il problema non sta nemmeno lì: come spesso accade nella vita delle singole persone non è tanto un deficit o una inadeguatezza il problema, ma l’incapacità di rendersene conto o accettarlo.
Il nodo sta nel fatto che gli europei della propria nullità esistenziale non riescono a farsene una ragione: ne deriva una febbrile industriosità che li porta materializzarsi ovunque, intromettersi nei modi più acrobatici, tanto per far figurare che ci sono, che esistono. Approfittano della sindrome allucinata del regime di Zelensky – il quale non ha più altri cui rivolgersi – per manovrare per quel che possono (incuranti che il “manovrare” in senso antirusso sortirà come unico effetto un prolungamento del conflitto aggiungendo altre centinaia di migliaia di vite ucraine al conto).
L’Europa di Bruxelles, nella sua impossibilità materiale di pesare qualcosa sul piano militare e ottusità di non voler contribuire alla trattativa sul piano diplomatico, ha saputo esprimersi in un unico modo nelle ultime settimane: minacciare il FURTO (legalmente è tale) di asset russi per circa 200 miliardi di euro.
Nel mentre che Washington (pur con tutti i suoi peccati e indecenze) cerca di formulare una qualche soluzione per ristabilire gli equilibri (in prospettiva di un confronto già in corso con la Cina), nel mentre che la Russia – sotto assedio economico planetario da 4 anni – si sbraccia in tutte le direzioni (assieme al Brics sul fronte della multipolarità), nel mentre che la Cina avanza in tutte le direzioni e dinnanzi a un SUD globale in fermento, a fronte di 1000 iniziative economiche, militari e diplomatiche – alleanze che si forgiano e si dissolvono – in corso in tutto il pianeta.........l’Europa dal canto suo come si distingue nel frangente storico ?
Nella modalità riportata in alto per l’appunto: eurocommissioni ed europarlamenti - impossibilitati a misurarsi su un campo di battaglia - fanno a gara nel mettere a punto una sottrazione fraudolenta (al punto da ricevere l’opposizione del Belgio, non filorusso di certo) di proporzioni tali da costituire un atto di GUERRA (lo è a tutti gli effetti signori), senza tuttavia avere l’animo di dichiararla per davvero una guerra.....probabilmente contando sul fatto che Mosca non la dichiarerà (?).
Ma il colmo deve ancora venire (attenzione*): dopo aver minacciato istericamente la cosa per settimane – col supporto dei propri mass media, a gara nel diffondere e promuovere una sottrazione illecita come azione legittima e auspicabile – sapete cosa ? Alla fine i volenterosi hanno optato per il PIANO B !!!
Ovvero non hanno saccheggiato gli asset russi, ma si sono risolti per usare i propri (?!?)
Ecco leggere la notizia ci riporta all’interrogativo di partenza (tornate all’incipit del post): quali reazioni dovrebbe suscitare il tutto ? Sbalordirsi e congetturare cosa vi sia a monte del dietro-front ? Rallegrarsi perchè Bruxelles ha riguadagnato il senno momentaneamente perso ? No.
La verità è che arrivati a questo punto ce n’è anche un’altra ottica che non sortisce altro effetto se non portare il DISPREZZO ad un nuovo livello: gli europei dopo aver minacciato un atto inqualificabile per mesi (come se fosse naturale e giustificabile), dopo averla rigirata e stiracchiata all’inverosimile.........alla fine poi non hanno nemmeno avuto il coraggio di metterlo in atto.
Sarà opinione controcorrente, ma una corda ETICA da parte di chi scrive avrebbe preteso, a questo punto, che gli europei l’avessero fatto per davvero: fossero andati fino in fondo alle loro isterie con una collsione diretta ed un potenziale atto di guerra (e vada come deve andare). Avrebbero preservato un granello di considerazione.
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Concludiamo.
Psicanalizzare è semplice: la pantomima cui si è assistito - conclusasi come visto stamane - incarna il desiderio inespresso degli europei (i volenterosi), di dichiarare una guerra che però sanno di non poter dichiarare. Incarna tutta la volontà di far parte di un processo storico a loro precluso.
La verità forse, è che il vecchio continente non lotta solo con la Russia, ma con sè stesso in realtà: è in preda ad un tormento esistenziale che genera indefinibili moti circolari e concentrici (...). Le reazioni sono grossomodo prevedibili e ricordano quelle di uno ragazzino innocuo di indole e di ottima famiglia, la cui compostezza impedisce lui di mettersi a giocare come vorrebbe coi discoli della strada (può solo guardare dalla finestra, mimare gesti “proibiti”, e di volta in volta balbettare goffamente qualche volgarità che non è abituato a pronunciare.....vorrebbe fare a pugni, ma non sa farlo e lo sa, rimanendo quindi piccato e frustrato, intrappolato in un atteggiamento aggressivo-passivo).
L’Europa politica contemporanea è il riflesso della propria società: un grande aggregato prospero ed anziano, contornato da un’esigua fascia di giovani millennials, tutti accomunati dall’essere inebetiti dal proprio benessere che ha inculcato loro l’allucinazione di una giustizia trascendente (quella della “superiorità etica” per l’appunto). Ed ora devono per forza far VINCERE questa giustizia trascendente: imponendo al vincitore clausole che si imporrebbero allo sconfitto (...)
E se lo “sconfitto” (in realtà vincitore) per caso si rifiuta di pagarli i debiti di guerra ?! La soluzione è già stata trovata: il fondo per i danni di guerra ci sarà lo stesso....e lo finanziano “temporaneamente” gli europei medesimi !! Avete capito ?? (“temporaneamente” diverrà “permanente”, perché dubito che alla firma di un qualsiasi trattato prossimo si lascerà in mano a loro i miliardi russi). Mi sembra la degna e logica conclusione in fondo: se vivi in sogno, continua a viverlo e già che ci sei, PAGALO di tasca tua. Bruxelles rende viva - di tasca propria - la propria realtà parallela, alternativa a quella reale (ed ha tutto il diritto di farlo)".