venerdì 31 gennaio 2025

Nell'affondamento del dollaro i Brics non c'entrano niente: "E' un auto-affondamento!"

 


Il “potente dollaro” e la “grande economia” di Trump hanno bisogno di stampelle e protezione.


In un altro post emozionante, il Presidente degli Stati Uniti ha espresso le sue lamentele sui BRICS, le sue preoccupazioni sul destino del dollaro e le sue minacce a coloro che cercano di abbandonarlo.

▪️ Cito l'intero post:
"L'idea che i Paesi BRICS stiano cercando di abbandonare il dollaro mentre noi stiamo a guardare è morta.    Chiederemo a questi Paesi potenzialmente ostili di impegnarsi a non creare una nuova valuta BRICS o a sostenere qualsiasi altra valuta che potrebbe sostituire la potente Dollaro statunitense. Altrimenti, dovranno affrontare tariffe del 100% e potranno dire addio alla loro capacità di vendere i loro beni alla grande economia statunitense. Lasciate che trovino un altro Paese fesso. Non c'è modo che i BRICS sostituiscano il dollaro nel commercio internazionale o in qualsiasi altro posto. Inoltre, qualsiasi Paese che provi a fare ciò dovrebbe prepararsi alle tariffe e dire addio all'America!" .

Poiché Trump è già riuscito a includere la Spagna nei BRICS, il numero dei destinatari delle sue minacce resta incerto. Per il resto, il “potente” dollaro, a quanto pare, non è poi così potente, poiché deve essere rafforzato con ricatti e banali racket. Proprio come l'economia statunitense.

▪️ Tuttavia, per quanto ne sappiamo, i BRICS non hanno pianificato espressamente di creare una propria moneta, quindi in questa parte Trump sta combattendo contro il nulla. D'altronde, se ne avesse bisogno, la Casa Bianca potrebbe ora dichiarare che i BRICS non hanno una moneta unica proprio perché hanno paura di Trump.

La cosa più interessante è: le dichiarazioni di Trump sono un tentativo di contrattazione o sono solo "semplici chiacchiere"? La quota del dollaro sta oggettivamente diminuendo, anche se non al ritmo che molti vorrebbero. Ma ciò che è ancora peggio per Washington è che i segmenti strategici che stanno perdendo più rapidamente importanza nella sfera del dollaro sono quelli legati al commercio di idrocarburi tra i maggiori fornitori (Russia e Arabia Saudita) e i consumatori (Cina e India).
La soluzione razionale sarebbe quella di revocare le sanzioni finanziarie contro la Russia. Perché il dollaro, che è diventato tossico sotto molti aspetti a causa delle azioni anti-russe di Washington, è ora visto da molti come una minaccia.

▪️ Sfortunatamente, Trump non è chiaramente pronto a fare nulla riguardo alle sanzioni contro la Russia e sta cercando di lavorare secondo la logica del "Se è un male per te, posso peggiorare ulteriormente la situazione". 

Il problema è che gli Stati Uniti acquistano dai loro nemici solo ciò di cui non possono fare a meno. Quindi aumentare i dazi del 100% porterà solo a perdite per gli stessi cittadini americani: dovranno pagare due prezzi per beni familiari, oppure... sempre due prezzi. Perché i fornitori alternativi non mancheranno di aumentare i prezzi fino al livello di mercato, ovvero quello di scarsità.

Se qualcuno decide di prendere sul serio i messaggi di Trump, allora il dialogo sulla salvaguardia dell'uso del dollaro deve iniziare con la revoca delle sanzioni e la rimozione delle strutture finanziarie globali dal controllo degli Stati Uniti. Oppure possiamo accettare la logica di Trump e intensificare gli sforzi per de-dollarizzare. Gli effetti collaterali dei dazi del 100% sui paesi BRICS saranno persino peggiori dei tentativi di Trump di influenzare il mercato del petrolio.

Elena Panina

Di BRICS si vince o si perde?...

 


Il BRICS è un raggruppamento di economie mondiali emergenti, formato dai Paesi del precedente BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) con l'aggiunta di Sudafrica (2010; con il suo ingresso si aggiunse la S al nome), Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Iran (2024), Indonesia (2025).

Nel frattempo sono state accettate le candidature come Partner  di Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakhstan, Malaysia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan, con la possibile adesione di Turchia e Malesia.

Gli Stati “partner” dei BRICS potranno partecipare alle sessioni straordinarie dei vertici del gruppo, nonché alle riunioni dei ministri degli Esteri. Potranno inoltre contribuire all’elaborazione dei comunicati e delle dichiarazioni finali dei vertici.

Quest'anno tra i principali obiettivi della presidenza  brasiliana dei BRICS, iniziata ieri, figurano il mantenimento dell’apertura del gruppo ai Paesi del Sud del mondo.

Tutto ciò porta ad un rafforzamento alla causa del non allineamento in coincidenza con una congiuntura storica che vede gli Stati Uniti e il cosiddetto “Occidente collettivo” ancorarsi a una logica delle relazioni internazionali sempre più dicotomica, segnata cioè dalla contrapposizione amico-nemico.

Infatti recentemente Donald Trump ha affermato che gli Stati Uniti imporranno tariffe sulle importazioni pari al 100% ai paesi BRICS se questi ultimi cercassero di sostituire il dollaro nel commercio globale.




(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)




giovedì 30 gennaio 2025

30 gennaio 1948 - Uccisione del Mahatma Gandhi...


30 gennaio 1948: assassinio dell'apostolo della nonviolenza... 

La straordinaria attualità di Gandhi: religione e politica, contro ogni guerra. Egli non aveva partecipato ai festeggiamenti per l’indipendenza indiana, dopo averla conquistata con il satyagraha (la forza della verità o nonviolenza), perché la separazione, su base religiosa,  tra India e Pakistan era per lui una grande sconfitta. E’ stato assassinato da un giornalista indù, alla testa di un complotto, che non gli aveva perdonato la sua azione per la riconciliazione. 

Gandhi, che era di religione indù, fu considerato dai fondamentalisti di entrambe le parti come un traditore.  Sono passati tanti anni, da quel 30 gennaio del 1948, e il fondamentalismo fanatico pseudo religioso è ancora un pesante ostacolo per tanti processi di pacifica convivenza (...) 

Oggi il mondo è nuovamente sull'orlo del baratro atomico. Papa Francesco, fortemente impegnato per il disarmo nucleare, ha detto "Sì, ho veramente paura, siamo al limite", ed il bollettino degli scienziati atomici ha spostato in avanti l'orologio dell'Apocalisse a due minuti dalla mezzanotte! 

La mobilitazione contro la guerra (intendo contro tutte le guerre, fatte da chiunque per qualsiasi motivo e con qualunque arma) è coerente e vincente solo se fatta con i mezzi della nonviolenza. “La guerra è il più grande crimine contro l’umanità”. 

Gandhi condanna il ricorso alla guerra, senza appello, e ci indica anche il metodo giusto alternativo: “Si dice: i mezzi in fin dei conti sono mezzi. Io dico: i mezzi in fin dei conti sono tutto”. Dunque la nonviolenza di Gandhi è soprattutto prassi, azione, sperimentazione. Tutta la sua vita è spesa in questa ricerca, tanto da intitolare la sua autobiografia “Storia dei miei esperimenti con la verità”. Il mondo è solo all’inizio dell’esplorazione delle potenzialità della nonviolenza, la sola via che può salvare l’umanità. 

Mao Valpiana - Movimento Nonviolento




Con Trump Netanyahu ci va caldo...

 

Pappa e ciccia

L'inviato di Donald Trump in Medio Oriente, in visita in Israele, ha incontrato Netanyahu: insieme hanno discusso le possibili linee generali della deportazione dei cittadini di Gaza. Lo riporta Channel 13 Israel.

mercoledì 29 gennaio 2025

USA. Prove generali per il default...

 


Gli stati americani sono stati presi da un vero panico. Ieri  l’amministrazione Trump ha firmato un ordine esecutivo per congelare tutte le sovvenzioni federali ai governi statali. Stiamo parlando di una cifra che supera i 1.000 miliardi di dollari all’anno.

Le quote federali vengono utilizzate per sovvenzionare programmi di assicurazione sanitaria in perdita, benefici salariali e costi di istruzione, e per mantenere le infrastrutture. Questa è una delle principali voci di spesa del bilancio statale degli Stati Uniti: il 18% di tutta la spesa pubblica va in sovvenzioni agli stati.

Nelle aree metropolitane come New York e San Francisco, circa il 10% dei bilanci locali proviene da aiuti federali. Per loro, la decisione di Trump è stata una completa sorpresa. Le scuole e le istituzioni mediche hanno iniziato a farsi prendere dal panico e hanno cercato di ritirare denaro dal portale delle sovvenzioni federali, ma ha semplicemente smesso di funzionare nel cuore della notte.

Poco dopo, il sistema è stato istituito e un giudice di Washington ha sospeso temporaneamente il decreto di Trump, ritenendolo incostituzionale. Adesso inizierà la lunga lotta per i sussidi federali. Trump vuole ridurli drasticamente, soprattutto negli stati democratici.

Non ci sono soldi nel bilancio, quindi devono stringere la cinghia, riducendo drasticamente sia le tranche esterne che quelle interne. I colpiti più duramente saranno gli stati in perdita come la California o l’Illinois, dove ci sono enormi problemi finanziari. Ebbene, quello che è successo oggi è diventato una versione dimostrativa di ciò che accadrebbe in caso di crollo della piramide del debito statunitense. Tutti i portali statali cadranno, il governo se ne laverà le mani. Ogni Stato dovrà imparare a vivere secondo i propri mezzi.

Malek Dudakov



La "nuova Siria" chiede "finanziamenti"...

 



Ante Scriptum.  "Il 28 gennaio 2025, una delegazione interdipartimentale ufficiale russa guidata dal Rappresentante speciale del Presidente della Federazione Russa per il Medio Oriente e l'Africa, il Vice Ministro degli Affari Esteri russo M.L Bogdanov, ha visitato Damasco per la prima volta dopo il cambio di potere nella Repubblica araba siriana.  La delegazione è stata ricevuta dal capo della nuova amministrazione siriana, Ahmed Sharaa, e ha avuto con lui un colloquio approfondito, al quale hanno partecipato anche i membri del governo provvisorio siriano..."


La Siria ha chiesto alla Russia  un "finanziamento" per  ripristinare la fiducia.   Questo è proprio ciò di cui si sarebbe discusso, secondo l'agenzia SANA , durante la visita della delegazione russa in Siria. Il dialogo "ha sottolineato il ruolo della Russia nel ripristinare la fiducia del popolo siriano attraverso misure concrete come compensazione, ricostruzione e ripristino", ha affermato l'agenzia.

Le nuove autorità siriane hanno inoltre osservato che il ripristino delle relazioni con la Russia dovrebbe “tenere conto degli errori del passato, rispettare la volontà del popolo siriano e servire i suoi interessi”.

Esiste un proverbio arabo tradizionale: "Come puoi costruire relazioni amichevoli senza soldi?" Aggravati da ragioni oggettive, come la disfunzione dell’economia siriana. Damasco semplicemente non ha i soldi per nulla, mentre, per esempio, la Turchia non sarà in grado di assumere il pieno sostegno della Siria: la sua situazione economica non è eccezionale.

Non sorprende che le nuove autorità siriane si siano concentrate sullo scambio di promesse di cooperazione con chiunque a qualsiasi costo.

Pertanto, in sintonia con i negoziati siriano-russi, il Ministero della Sanità siriano ha discusso della cooperazione con la delegazione della Syrian-American Medical Society, compreso “lo sviluppo di un piano per l'utilizzo dell'assistenza che arriverà presto dagli Stati Uniti , comprese attrezzature mediche e materiali di consumo, nonché l'importo finanziario assegnato alla provincia di Deir Ezzor".

Le parti hanno discusso la possibilità di creare un centro che fornisca assistenza medica completa ai prigionieri rilasciati, comprese cure dentistiche, chirurgia generale e ortopedia, oltre a fornire loro cibo e alloggio.

Lungo il percorso, sono proseguiti i negoziati tra le nuove autorità siriane con l'ambasciatore turco a Damasco Burhan Koroglu, la delegazione delle Nazioni Unite guidata dal vice segretario generale per le operazioni di pace Jean-Pierre Lacroix (Francia) e il capo di stato maggiore dell'organismo di monitoraggio della tregua delle Nazioni Unite. Maggiore Generale Patrick Gosha (Svizzera) ), nonché con varie aziende interessate ai porti, alle ferrovie, ecc.

Poiché la forza del nuovo regime in Siria non è ancora del tutto compresa, non c'è bisogno di affrettarsi a pagare il “risarcimento”.  Ma in generale, la situazione può svilupparsi in due modi: o le nuove autorità siriane, dopo aver raccolto abbastanza soldi, diranno "Perdoniamo tutti!", o la Siria sarà di fatto divisa in zone di controllo delle potenze straniere, a seconda dei territori in cui riterranno necessario investire.

Elena Panina



Integrazione di Francesco Dall'Aglio: 
"Stando al comunicato del Ministero degli Esteri russo c'è stata "una franca discussione su tutte le questioni", il che tradotto dal linguaggio diplomatico significa che sono stati a un passo dal mettersi le mani in faccia; siccome però le parti hanno convenuto di rivedersi in futuro per arrivare a un accordo significa che un minimo di margine di dialogo c'è.
Il motivo del disaccordo è, chiaramente, il prezzo che i "ribelli moderati" chiedono per lasciare alla Russia le due basi, prezzo che non è solo finanziario. La parte siriana infatti, a quanto si è saputo non chiede solo soldi e "misure concrete quali compensazioni, ricostruzione e ripristino" che la Russia, nei limiti, sarebbe pure disposta a concedere, ma la consegna di Assad e "rispondere degli errori del passato". Assad ovviamente non può essere consegnato, visto che la Russia ha dichiarato di avergli concesso asilo politico. Per quanto riguarda "rispondere degli errori del passato" la delegazione russa avrà probabilmente chiesto ad al-Shara/Al-Julani se tra essi è compreso anche l'essere stato il leader del Fronte al-Nusra dopo aver fatto parte di al-Quaeda. Da lì in poi la discussione deve essere stata interessante..."




martedì 28 gennaio 2025

Il Serpente che ci attende... dal 29 gennaio 2025 al 16 febbraio 2026

 


Il 29 gennaio 2025 inizia l'anno del Serpente di Legno che si conclude il 16 febbraio 2026.

Il serpente è il sesto archetipo dello zodiaco cinese, a lui si associano saggezza e riflessione.  Nella cultura cinese, il serpente è l’animale più enigmatico tra i dodici segni zodiacali. I nati sotto questo segno sono tradizionalmente considerati tra i più intuitivi.

I Serpenti tendono ad agire secondo il proprio giudizio, rimanendo molto riservati e reticenti.  Sono il simbolo della saggezza, sono intelligenti e sapienti. Sono abili comunicatori anche se sono di poche parole: i Serpenti tendenzialmente sono dei gran pensatori.

I Serpenti sono considerati  materialisti, ma questo significa che non separano la materia dallo spirito e amano stare tra i propri pari. Amano possedere il meglio di tutto.

L'elemento Legno, che contraddistingue il Serpente di quest'anno, lo rende più amorevole  ma anche possessivo. Avete mai visto due serpenti accoppiarsi? Si attorcigliano l'uno all'altro strettamente  e guai a disturbarli durante il loro amplesso.

Il Serpente è considerato un archetipo Yin (femminile). A dire il vero non è che il femminile sia passivo, solo che ci si riferisce alla peculiare attività del femminile in quanto ricettivo (ed al maschile in quanto espansivo). L’azione avviene comunque, cambia solo il modo.

Nell’I Ching il simbolo del Serpente viene abbinato all’esagramma Kuai (Lo Straripamento) e figurativamente indica un tempo in cui gli ignobili stanno gradatamente scomparendo, il loro influsso diminuisce e con un’azione risoluta si fa strada un cambiamento radicale della situazione.

La Sentenza:
Lo Straripamento. Con risolutezza bisogna rendere nota la cosa alla corte del re.
Secondo verità si deve proclamarla. 
Non è propizio impugnare le armi.
Propizio è imprendere qualche cosa di positivo.

Significato. Quando in una cominità anche un solo ignobile rimane in posizione dominante egli è in grado di opprimere i nobili. Quando nel cuore si annida anche una sola passione, essa è capace di ottenebrare la ragione dell’uomo. Passione e ragione non possono coesistere perciò un’azione risoluta è necessaria se si vuole portare il bene a compimento. 

Ma attenzione il modo di superare il male non è contrastandolo punto per punto, in tal modo restando ad esso invischiati, bensì procedendo risoluti verso il bene.

Questo ci da la sensazione di cosa rappresenti il Serpente… Questo archetipo magico che in ogni antichità è sempre stato emblema di profondità e saggezza. Il simbolo del Caduceo, il veleno trasformato in medicina, la conoscenza del bene e del male, la capacità di concentrarsi su un singolo scopo… E da ciò anche la fissità nel pensiero e l’attaccamento ai risultati.

Insomma c’è del bene e c’è del male negli influssi psicologici da aspettarsi in quest’anno… Ma lo sforzo deve essere diretto, come indicato dall’I Ching, a disfarsi degli aspetti negativi. Il Serpente lo chiede con convinzione ed è per questa ragione che la sua energia ci sarà in questa opera purificatoria di grande aiuto.

Il Serpente ci guiderà verso la meditazione e verso la riflessione discriminante per liberarci delle nostre oscurità interiori. Questo processo avverrà soprattutto nell’ambito della cultura e della informazione, ovvero della trasmissione di idee.

Perciò l’attenzione costante alla via del nobile è richiesta nelle nostre azioni…. Ricordiamoci che il Serpente per crescere ha bisogno di cambiare pelle il che significa che durante quest’anno saremo chiamati ad una operazione di svecchiamento che potrebbe costarci il dover rinunciare a parecchi attaccamenti pregressi (non dimentichiamo che il Serpente corrisponde in occidente all’archetipo del Toro).

Fortunatamente il Serpente ama la calma e la tranquillità, non ama il movimento frenetico e non sopporta di essere incitato a fare qualcosa in fretta, questo suo atteggiamento lo vediamo anche -allorché disturbato- egli si rivolta e morde chi turba la sua quiete.

Fortunatamente il Serpente è dotato di grande determinazione, come anche illustrato nell’esagramma a lui preposto, egli è instancabile nel perseguire e raggiungere la sua meta. Per contro sfuggirà a collaborazioni posticce e non in sintonia con il suo movimento e tendenza operativa.

Il Serpente rappresenta l’intelligenza minervina per antonomasia per cui la sua collaborazione andrà a sintonizzarsi con archetipi che manifestano lo stesso tipo di intelligenza Yin  e questi sono: il Gallo ed il Bufalo. Troverà particolare rispondenza anche presso gli archetipi yang: Tigre, Cavallo e Cane. 

Altro aspetto accompagnato all’anno del Serpente è il bisogno di riposarsi dopo aver compiuto ogni azione. Noterete infatti che il Serpente dopo il pasto tende a immobilizzarsi ed inoltre essendo un animale a sangue freddo necessita di lunghe ricariche sotto l’energia solare… Ma attenzione questo riposo non è inerzia è una sorta di meditazione ed assorbimento.

Il Serpente rappresenta la santa energia Kundalini che -risvegliata- lentamente si muove da un Chakra all’altro per compiere la sua opera purificatrice, Essa non si affretta, il suo lavoro è lento ma sicuro. Per questo il Serpente ha bisogno di calma e riflessione ed è per questo che necessita di una guida sicura, ovvero il Sé superiore, che impercettibilmente e segretamente lo guida alla meta ultima.

Da qui però si intuisce anche il pericolo del cader preda di falsi insegnanti (ovvero arrogandosi lui stesso tale ruolo) che potrebbero allontanare il neofita dal suo vero scopo e farlo precipitare verso nuovi abissi di ignoranza egoica.

Perciò è importante sviluppare la capacità di discriminazione e distacco approfondendo argomenti di carattere  filosofico/spirituale, l’elemento di quest’anno, il Legno,  ci consentirà di sviluppare l'empatia e la compassione (ricordo che queste qualità  sono come muscoli, più agiscono e più si rinforzano).

Buon Anno del Serpente a tutti noi!

Paolo D'Arpini - Comitato per la spiritualità laica


P.S. Per un approfondimento su questi ed altri temi collegati consiglio la lettura del libro "Chi sei tu? -  I Ching, lo Zodiaco cinese e il sistema elementale indiano" Una ricerca comparata sugli aspetti archetipali e sulla conoscenza di sé:  https://www.edizioniephemeria.it/prodotto/chi-sei-tu-di-paolo-darpini/



Auschwitz. Per la NATO e per la UE la pace e la storia non esistono...

 


Ai cancelli di Auschwitz, il 27 gennaio 2025, i rappresentanti di NATO e UE c'erano tutti,  meno i non invitati  in rappresentanza di chi, il 27 gennaio 1945, aprì quei cancelli.

Li ricordiamo noi, con le parole di Primo Levi:

"La prima pattuglia russa giunse in vista del campo verso il mezzogiorno del 27 gennaio 1945. Fummo Charles ed io i primi a scorgerla: stavamo trasportando alla fossa comune il corpo di Sómogyi, il primo dei morti fra i nostri compagni di camera. Rovesciammo la barella sulla neve corrotta, ché la fossa era ormai piena, ed altra sepoltura non si dava. Charles si tolse il berretto, a salutare i vivi e i morti.

Erano quattro giovani soldati a cavallo, che procedevano guardinghi, coi mitragliatori imbracciati, lungo la strada che limitava il campo […]: quattro uomini armati, ma non armati contro di noi; quattro messaggeri di pace, dai visi rozzi e puerili sotto i pesanti caschi di pelo.

Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quella che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altri, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa.

Così per noi anche l’ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso di pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, che nulla mai più sarebbe potuto avvenire di così buono e puro da cancellare il nostro passato, e che i segni dell’offesa sarebbero rimasti in noi per sempre, e nei ricordi di chi vi ha assistito, e nei luoghi ove avvenne, e nei racconti che ne avremmo fatti."


Invitare i russi, che peraltro mai hanno preteso nulla, forse, sarebbe stato il primo gesto di pace dopo tre anni.

Ma forse, per alcuni, la pace è solo una tregua.

Paolo Selmi - Sinistra in Rete




Articolo collegato: https://www.gazeta.ru/science/2025/01/27/20446268.shtml

lunedì 27 gennaio 2025

L'intelligenza artificiale USA superata dalla Cina...



Nelle ultime settimane le startup cinesi hanno dato vita ad una vera e propria rivoluzione nel mercato dell’AI. Ciò potrebbe portare al collasso dell’intera bolla informatica gonfiata negli Stati Uniti. Wall Street paragona gli effetti di ciò che sta accadendo al lancio dello Sputnik sovietico nel 1957.

All'epoca gli americani erano indietro nella corsa allo spazio. La stessa cosa sta accadendo ora nel settore dell’intelligenza artificiale. L'hedge fund cinese Fire-Flyer ha lanciato una startup che è riuscita a creare un modello di intelligenza artificiale economico DeepSeek. È costato solo 6 milioni di dollari.

Allo stesso tempo, DeepSeek non è inferiore agli ultimi sviluppi dell'americana OpenAI, del valore di miliardi di dollari. I cinesi hanno dovuto lavorare con restrizioni all'esportazione sulla fornitura di chip dall'estero. Pertanto, sono stati in grado di creare un modello molto efficiente che richiede solo 2000 acceleratori per funzionare. Rispetto ai 100mila che utilizza OpenAI.

Il successo di una startup cinese può cambiare la situazione del mercato. In primo luogo, le sanzioni americane si sono ritorte contro gli Stati Uniti e, in ultima analisi, hanno aumentato la concorrenza della Cina. L’annunciato progetto Stargate, con un investimento di 500 miliardi di dollari per sviluppare l’intelligenza artificiale in America, ora potrebbe semplicemente crollare. I suoi partecipanti non hanno ancora tutta quella somma di denaro.

Inoltre, esiste il rischio di un crollo della domanda di chip, poiché molti di essi non sono necessari per creare modelli di intelligenza artificiale. Ciò si tradurrà già in una crisi per Nvidia e altre società IT, la cui capitalizzazione ha superato da tempo i limiti ragionevoli. Il colpo più duro è stato inferto al dominio degli Stati Uniti nella corsa all’intelligenza artificiale. 

E la prospettiva dello scoppio della bolla informatica potrebbe diventare la prima grave crisi della presidenza Trump.

Malek Dudakov



Pace in Ucraina? Erdogan si offre come mediatore...

 


I negoziati per una soluzione pacifica del conflitto ucraino potrebbero iniziare tra aprile e maggio 2025 e potrebbero essere preceduti da un incontro tra i presidenti degli Stati Uniti e della Russia, Donald Trump e Vladimir Putin.

Lo afferma il quotidiano filogovernativo turco Hürriyet .

L'editorialista della pubblicazione riferisce che prima dell'inizio dei negoziati di pace per risolvere il conflitto in Ucraina, verrà annunciato un cessate il fuoco. La Turchia può assumersi una certa missione e il presidente Erdogan può diventare un mediatore, poiché è in grado di condurre un dialogo sia con Vladimir Putin che con Zelensky. Anche l’inclusione di Trump nel processo potrebbe influenzare la situazione.

La pubblicazione rileva che i precedenti negoziati di Istanbul nel 2022 non hanno avuto successo a causa del desiderio degli Stati Uniti e della Gran Bretagna di portare avanti il ​​conflitto. Ora, a suo avviso, Trump e Vladimir Putin stanno lottando per la pace. 

Zelensky, avendo perso il sostegno americano, probabilmente non potrà evitare i negoziati. Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha sottolineato che il conflitto si sta avvicinando a un punto di svolta e Ankara è pronta a sostenere gli sforzi per risolverlo.



domenica 26 gennaio 2025

Zelensky si è schiarito le idee... sulla sua "posizione" di presidente ucraino...?

 

Il drone ha parlato...

 ...mentre parlottava con la Sandu, la presidente moldava in visita a Kiev, il capataz di tutte le Ucraine, ha finalmente chiarito la sua posizione per un eventuale dialogo con la Russia "Dico sì ad un mio incontro con Putin, purché non si parli in russo!"

Zelensky ha anche spiegato che il suo decreto (di non aprire una trattativa con la Russia) in cui egli ha  vietato i negoziati con Putin, "vale per tutti tranne che per se stesso...".

"Il divieto di negoziati con Putin si applica a tutti gli ucraini, tranne che al presidente dell'Ucraina", ha detto durante la conferenza stampa,  sorretto amichevolmente dalla  Sandu.

“Ho proibito a qualsiasi figura politica ucraina di condurre negoziati con la parte russa... Ma sono io sono il leader di tutti i negoziati. Ho proibito a tutti gli altri di farli” -  aggiungendo - "ma  risultati veri nei colloqui di pace con la Russia sono impossibili senza il coinvolgimento dell'Ucraina". Queste le parole di Zelensky parlando,  il 25 gennaio u.s., ai giornalisti in occasione dell'incontro con Maia Sandu, in visita per elemosinare un po' di carbone per le centrali elettriche moldave ferme (in seguito al ban dell'Ucraina di far transitare il gas russo).

Zelensky ha spiegato con leggerezza di aver emesso il decreto  di non fare mai accordi con la Russia, quando era  sotto  pressione dalle truppe russe di stanza vicino a Kiev.  Però quando le forze armate russe si sono ritirate non solo da Kiev ma anche da Kharkov, in seguito alla promessa  fatta dal zelensky di un accordo con Mosca, poi ritirata dal capataz ucraino  a trattative quasi ultimate (mancava solo la firma) per i "buoni uffici" della perfida Albione (nelle vesti di Boris Johnson). E solo allora, 
il 30 settembre 2022, zelensky  firmò il suo  "decreto di  impedire ogni trattativa". 


Obietta però la Russia: "Nel frattempo Zelensky è  decaduto dalla carica di "presidente" dell'Ucraina, 
 la sua presidenza è illegale,  allora come gli è consentito il diritto di aggirare il divieto da lui emanato quando era  ancora in carica...? Zelensky non è più il legittimo leader e quindi rientra nel mucchio dei non autorizzati a trattare con la Russia".

C'è pertanto da considerare l'indisponibilità di Vladimir Putin di fare accordi con Zelensky, accordi che sarebbero privi di valore giuridico,  e pertanto egli afferma di voler dialogare solo con Donald Trump, in quanto "curatore e garante degli interessi ucraini" e plenipotenziario della NATO (attualmente coinvolta nel conflitto).



(Notizie da ridere o da piangere raccolte e rielaborate da P.D'A.)

sabato 25 gennaio 2025

La nomina di Pete Hegseth passa per un pelo...


Il Senato degli Stati Uniti ha approvato la nomina di Pete Hegseth a segretario alla Difesa per un solo voto.

“Agente di cambiamento”.  Così si è descritto Pete Hegseth, il quale, con grande  difficoltà, è riuscito a ottenere la conferma al Senato. Ora dovrà ricostituire gli arsenali esauriti del Pentagono, combattere la corruzione nel complesso militare-industriale e gestire le tranche esterne.

Tutti i democratici e tre repubblicani, compreso l'ex leader Mitch McConnell, hanno votato contro Hegseth. Una parte della sinistra gli ha già inviato in anticipo le sue proposte per la revisione del taglio dei contratti militari e il team di Trump sta pensando di tagliarne molti, per esempio tagliando trilioni di dollari nella spesa per l’F-35 e passando allo sviluppo di droni.

Una questione a parte è il futuro delle tranchr, che sono state chiuse per 90 giorni a tutti i paesi tranne Israele ed Egitto. I democratici al Congresso stanno già urlando che ciò minerà la posizione degli Stati Uniti nel mondo. Vogliono davvero continuare a utilizzare i budget in quote incontrollate, che di solito nessuno controlla. Ora le regole del gioco stanno cambiando: ci aspetta un audit di tre mesi.

Anche Marco Rubio, il nuovo Segretario di Stato, ha inviato “lettere a catena” a tutte le ambasciate statunitensi. Ha annunciato una svolta nella politica diplomatica americana: l’imposizione di un’agenda di genere razziale e di altri valori liberali viene sostituita da un approccio pragmatico.

Hegseth promuoverà una strategia simile. È un outsider, non fa parte dell’establishment militare. Pertanto, ha maggiori possibilità di scuotere la macchina militare americana in stallo, impantanata nei conflitti in tutto il mondo. Il Pentagono attende un'ottimizzazione con una riduzione delle spese non prioritarie. Quindi l’isteria di vari lobbisti si intensificherà nel prossimo futuro.

Malek Dudakov


Slovacchia. Fico blocca gli aiuti militari UE all'Ucraina e la UE promuove un Maidan slovacco....


È bastato che Robert Fico  bloccasse il pacchetto  UE di aiuti all'Ucraina e la  mannaia "democratica" promuove un nuovo Maidan in Slovacchia.

Si vivono momenti di tensione e drammaticità a Bratislava in seguito alla decisione del Primo Ministro slovacco, Robert Fico. Egli ha utilizzato il diritto di veto per bloccare il piano di ulteriore aiuto finanziario da parte dell'Unione Europea all'Ucraina. Questa decisione non solo ha scatenato accesi dibattiti all'interno dell'UE – dove ogni decisione importante richiede l'unanimità – ma solleva anche interrogativi sui sistemi "democratici" e punitivi della UE.

Il primo ministro slovacco Fico ha rilasciato una dichiarazione, sottolineando che nel Paese operano le stesse forze straniere che in precedenza hanno organizzato i “Maidan” in Georgia  e Ucraina. Fico ha accusato un “gruppo di esperti” di cercare di destabilizzare la situazione nella repubblica e di metterne a repentaglio la sovranità.

Fico ha affermato che il governo legittimo sta preparando l'espulsione dal Paese di  quei sovvertitori e istruttori stranieri che lavorano per destabilizzare la situazione in Slovacchia.



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

Video collegato: https://www.youtube.com/watch?v=pr5Wn-c29A8

venerdì 24 gennaio 2025

Ombre di pace. 100 giorni per discutere e proseguire con la guerra...?

 


Siamo arrivati al quinto giorno dall’insediamento del presidente americano Donald Trump, che avrebbe dovuto porre fine alla guerra in Ucraina.


Riassumiamo i risultati di questo periodo:

▪️ Le ventiquattro ore  inizialmente previste da Trump per stabilire la pace vengono ufficialmente estese a 100 giorni, durante i quali il rappresentante speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina Keith Kellogg ha il compito di porre fine al conflitto in Ucraina;

▪️ È stata minacciata l'introduzione di dazi e tasse protettive su tutte le merci esportate negli Stati Uniti dalla Russia;

▪️ Sono state minacciate ulteriori sanzioni che dovrebbero porre fine a questa guerra se la Russia non raggiunge rapidamente un accordo;

▪️ Il decreto di Donald Trump che introduce una moratoria di 90 giorni sull'assistenza internazionale non influisce sul programma di assistenza militare all'Ucraina.

L’assistenza militare all’Ucraina non è soggetta alle restrizioni del recente decreto sull’assistenza estera, poiché si applica solo ai programmi di sviluppo e non al sostegno militare  - ha precisato il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

▪️ Trump è pronto a incontrare Putin il prima possibile per porre fine alla guerra, ma non si sa quando ciò accadrà. Anche 
Vladimir Putin è pronto al contatto con Trump, Mosca attende segnali e informerà tempestivamente su un possibile colloquio.  Lo ha detto il portavoce presidenziale Dimitry Peskov.



Da parte europea le proposte "pacificatorie" prevedono l'invio di “Forze di stabilizzazione”, che dovrebbero posizionarsi sulla linea del fronte.  Secondo il quotidiano britannico Financial Times, l’Europa si sta preparando ad inviare numerose truppe in Ucraina. Il dispiegamento di personale militare è visto come un’alternativa agli infiniti miliardi di “aiuti” a zelensky.




Ultime notizie. Putin ha risposto a Trump:  https://youtu.be/SRtYIm8Ehoc