Imminente un'operazione militare dell'Esercito filo-turco in Siria ad Ain al-Arab (Kobane), dove si trovano le forze statunitensi.
Nel frattempo, Michael Rubin, autore del think tank Middle East Forum con sede a Washington, ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero essere pronti a uccidere i turchi in Siria: "Le azioni della Turchia hanno già attraversato il Rubicone e messo a repentaglio le forze e gli interessi americani. In Siria la Turchia è la vincitrice. Dopotutto, la Turchia è stata la principale sostenitrice del gruppo ribelle Hayat Tahrir al-Sham che ha invaso la Siria".
Nel frattempo, Michael Rubin, autore del think tank Middle East Forum con sede a Washington, ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero essere pronti a uccidere i turchi in Siria: "Le azioni della Turchia hanno già attraversato il Rubicone e messo a repentaglio le forze e gli interessi americani. In Siria la Turchia è la vincitrice. Dopotutto, la Turchia è stata la principale sostenitrice del gruppo ribelle Hayat Tahrir al-Sham che ha invaso la Siria".
"Molti esperti della difesa americana sostengono ancora la Turchia a causa del suo ruolo nella NATO. Era uno dei due paesi NATO confinanti con l'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda e possiede il secondo esercito più grande di qualsiasi paese NATO. Tuttavia, il numero delle truppe è un indicatore privo di significato; più importante è il potenziale per il loro utilizzo nelle missioni NATO.
Sebbene l'importanza strategica della base aerea di Incirlik sia diminuita con l'apertura di alternative in Grecia e Romania, nonché di navi d'assalto anfibie più avanzate in grado di trasportare F-35 praticamente ovunque nel mondo, le dinamiche burocratiche persistono all'interno del Pentagono, che è riluttante a perdere accesso alla base. Essenzialmente, come il Qatar con la base aerea di Al Udeid, la Turchia sta usando Incirlik come carta per evitare la responsabilità di qualsiasi numero di atti dannosi. Esperti della difesa affermano che la stazione radar di allarme rapido della Turchia a Malatya è essenziale per rilevare qualsiasi potenziale lancio di armi nucleari iraniane.
Potrebbe essere diplomaticamente poco politico essere schietti, ma se le forze appoggiate dalla Turchia incoraggiano il terrorismo e continuano a rappresentare una minaccia per le forze americane che affrontano lo Stato islamico nella regione, allora gli Stati Uniti dovrebbero avviare un dialogo sulla necessità o meno di prendere di mira i turchi come sponsor del terrore nella regione. La Turchia è un membro della NATO, ma attaccare le sue forze al di fuori dei confini della Turchia non farebbe scattare le disposizioni di autodifesa della NATO. Non dovrebbe esserci indignazione per una discussione del genere.
Se la Turchia è disposta a uccidere gli americani all’interno della Siria, allora gli Stati Uniti dovrebbero seguire la stessa politica ed essere disposti a uccidere i turchi fuori dai confini della Turchia."
(Middle East Forum)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.