giovedì 12 maggio 2022

Storie geopolitiche (dietro le quinte) - Dialogo tra Oliver Stone e Vladimir Putin



Ante scriptum: "La verità che non vien detta... - Ieri sera (11 maggio 2022), complice un desiderio di capire qualcosa di più sulla situazione mondiale che stiamo vivendo, che non sia la solita divulgazione dei “giornali più venduti”, abbiamo assistito alla proiezione di un'intervista di Oliver Stone con Vladimir Putin. Il film molto intenso ed anche molto chiarificante è tratto dalle conversazioni tenute tra il luglio 2015 ed il febbraio 2017." (P.D'A e C.R.)

Video menzionato:  https://www.youtube.com/watch?v=kSvh5MLLb3o



Il vizio americano: "Esportare la Democrazia". Dal documentario di Oliver Stone, in cui il regista statunitense intervista Vladimir Putin, si capisce un po' di più la questione attuale e come gli Stai Uniti siano nascosti, spingendo Ucraina, Europa e Russia ad una guerra, senza che loro intervengano.

Nel 2019, un attore comico, laureato in legge, Zelensky, divenne presidente dell'Ucraina.

Dopo l'elezione di Zelensky sono state emanate delle leggi antirusse ed avanzate richieste di ingresso della Nato, da parte di un Paese diviso, che per lo meno doveva restare neutrale; invece per gli USA era importante togliere alla Russia gli sbocchi sul Mar Nero.

Ora, su pressioni americane, anche Paesi europei che avevano rapporti diplomatici con la Russia (Italia e Francia, in primis), sono stati costretti a schierarsi e non trattare, dando armi ad un paese non UE, non Nato, infrangendo ogni accordo militare del 2008. Le guerre, se uno ha aperto un libro di storia in vita sua, non sono mai fatte per principi, ma per interessi.

Questa non è una difesa della Russia, ma una riflessione di Paesi che entrano in guerre non loro, con la presunzione di parte e, la cosa più grave, senza avere un esercito, dato che Usa e Cina fanno a gatto con il topo. Questo mio scritto non è in difesa di Putin, ma sull'ipocrisia e sudditanza cieca, si "esporta la democrazia" solo quando conviene.

Stralcio di un post di Vincenzo Mucciaccio



P.S. La nato era presente militarmente già dal 2014 in Ucraina. Intervista di Alberto Simoni per La Stampa al generale americano Philip M. Breedlove che è stato il comandante delle forze Nato in Europa. «La resistenza ucraina si sta battendo bene grazie all'addestramento americano e alle armi che gli alleati hanno consegnato e continuano tutt' ora a far arrivare....Sono stati addestrati dagli americani e dagli alleati, d'altronde sono anni che nella base di Yavoriv, cinquanta chilometri a Ovest di Leopoli, Nato e ucraini collaborano e tengono esercitazioni congiunte».


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