sabato 7 maggio 2022

9 maggio ricorrenza della vittoria russa contro il nazismo




Pochi eventi potrebbero unire il nostro continente come la vittoria sul nazifascismo. Eppure la sua ricorrenza, celebrata a Mosca il 9 maggio, è diventata negli ultimi anni una commemorazione sempre più della Russia e sempre meno dell’Europa. Che anzi, nella stessa data, preferisce celebrare la dichiarazione Schuman, dunque se stessa.

I tedeschi firmarono la resa in quella che a Berlino e in gran parte dell’Europa era la tarda sera dell’8 maggio 1945, mentre a Mosca si era già giunti al giorno successivo.


Ma non è solo una questione di fuso orario. A Kiev, dove gli orologi scandiscono le stesse ore della capitale russa, dal 2015 si predilige l’8 maggio per il “Ricordo e la Riconciliazione” e non si parla più di Grande guerra patriottica. (Limes)




Il Daily Mail non è esattamente un quotidiano attendibile.  Al contrario, è una fornace di notizie false tra le quali si ricordano quelle sul "precario stato di salute di Putin". Questa volta però credo che possa aver detto la verità quando ha ventilato l'ipotesi che la Russia possa dichiarare conclusa e riuscita l'operazione militare in Ucraina per il prossimo 9 maggio 2022.
 
️ Il 9 maggio non è un giorno come gli altri in Russia. È il giorno nel quale si celebra la vittoria della seconda guerra mondiale. Larga parte dell'Ucraina Orientale è stabilmente sotto il controllo russo e gli assassini n@zisti sono stati falcidiati.
 
️ Quale occasione migliore quindi di quella di dichiarare la vittoria contro il n@zismo in Ucraina di quella offerta dalla celebrazione della vittoria contro il n@zismo tedesco nella seconda guerra mondiale?
 
️Sarebbe la chiusura di un ciclo storico. L'Occidente liberale ha dichiarato per anni la sua opposizione di facciata al n@zismo e ha finito poi per rivelare il suo completo appoggio a questa ideologia. La Russia, da parte sua, è invece la nazione che si è opposta e ha combattuto veramente il n@zismo.
(Accademia della Libertà)

1 commento:

  1. Scrive Fulvio Grimaldi: "Due bellissime notizie nel tempo del diluvio: il 9 maggio celebriamo tutti, noi a Roma San Giovanni, ore 11, insieme a tutti i russi, Putin compreso, l’anniversario della Grande Vittoria sul nazifascismo nel 1945, merito preponderante dell’Unione Sovietica e del suo sacrificio di oltre 20 milioni di voti.

    Celebrazione da perpetuare in spirito e atti nell’attualità di questi giorni che vedono profilarsi il più massiccio tentativo globale delle èlites militar-finanziario-mediatiche di restaurare, a partire dall’agnello sacrificale ucraino, un nazismo globale violento, bellicista, tecnocratico, psicotirannico, nella forma delineata dal Grande Reset

    Ci troviamo tutti a Stalingrado.



    L’altra grandissima notizia, a me che ho vissuto in prima persona l’intera vicenda nordirlandese, è la vittoria nell’Irlanda del Nord irredenta, per il parlamento locale, la prima volta, dei repubblicani dello Sinn Fein. Scalzata la destra fascistoide e squadrista dei partiti Unionisti legati al Regno Unito, sconfitta in decenni di lotta civile armata l’occupazione militare britannica (che ha al suo attivo la Strage della Domenica di Sangue a Derry), vincono con lo Sinn Fein i combattenti e i martiri della lotta per la liberazione e l’unificazione irlandese, per la quale si aprono ora prospettive concrete. A partire dai 14 civili trucidati nel Bloody Sunday e da Bobby Sands e dei suoi 10 compagni morti di sciopero della fame per non piegarsi al diktat di Margaret Thatcher.

    A scanso di colpi di coda violenti della ormai minoranza unionista e del demenziale guerrafondaio Boris Johnson."

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