lunedì 9 maggio 2022

9 maggio. Buona giornata della Vittoria! (mentre l'Emilia "democratica" cambia bandiera...)




 9 maggio 2022. Eccoci qui, siamo nell'Emilia ex rossa, ora ritornata bruna o peggio "nera", durante la colazione apriamo i giornali di sistema e leggiamo l'appello del comandante del battaglione ucro-nazista Azov alla Ue ed alla NATO: "Non mandate sprecato il nostro sacrificio, attaccate i Russi senza pietà".  Questo a pagina intera con a fianco un'altra pagina in cui si annuncia la condanna della Russia da parte dei caporioni del G7.

Sembra di essere tornati al 1944 in cui i giornali emiliani erano apertamente schierati con i nazisti occupanti e con la repubblichina di Salò del traditore d'Italia, Mussolini. Allora Il Resto del Carlino  descriveva i partigiani come "banditen" ed invocava le SS e le milizie fasciste  ad  eradicarli dal territorio. Gli anni passano ed i fascisti crescono e non è sfiorita la loro caparbietà,  e  ce l'hanno ancora con chi si pone in antagonismo al nazifascismo. Nello specifico con la Russia di oggi   che proprio in questi giorni celebra la vittoria  del 9 maggio 1945 contro le armate di Hitler. Ma di Hitler e Mussolini, come l'erba cattiva, ne sono cresciuti parecchi altri, anche se hanno nomi diversi e si spacciano per "democratici".

Ed allora  i giornali schierati con il sistema  vanno scrivendo che  in Ucraina "l'esercito russo annaspa, l'avanzata procede a rilento". Una certa Laura R. da un social invita i solerti redattori embedded  a "continuare a parlare di calcio perché di questa operazione non hanno ovviamente capito nulla. Eppure la Russia non ha nascosto i suoi obiettivi in Ucraina. Denazificare l'Ucraina è molto più complicato che obliterare paesi e città, cosa a cui ci hanno abituato i bombardamenti NATo ed USA. Infatti in Ucraina quando le forze russe entrano in un insediamento urbano non si limitano a cambiare la bandiera sul municipio, devono tessere rapporti con la popolazione locale, guadagnarsi la sua fiducia, soddisfare i suoi bisogni primari (cibo, acqua, medicinali) e capire con chi formare un'amministrazione civile-militare per far sì che la vita dei residenti possa ritrovare una parvenza di normalità. In questi giorni si stanno persino restaurando i monumenti ai caduti della Seconda Guerra Mondiale vandalizzati dagli ucronazi, mentre  si  festeggia il 9 Maggio. Tra le difficoltà che incontrano le truppe russe ora si aggiunge anche questa: i soldati ucraini hanno cominciato ad indossare uniformi russe, dipingono delle Z sui carri armati e poi si danno al saccheggio brutalizzando i civili per far ricadere le colpe sull'esercito nemico. Ogni chilometro di avanzata richiede un enorme supporto logistico e tanti, tantissimi volontari che lavorano nelle retrovie per garantirlo. La Russia non considera gli ucraini suoi nemici, se non si comprende ciò, non si comprende neppure la tattica militare adottata.".

Buona giornata della Vittoria, Paolo D'Arpini

8.5.45. Il plenipotenziario nazista firma la resa senza condizioni



2 commenti:

  1. Intanto il capo/Nato Stoltenberg annuncia: "LA GUERRA DURERÀ FINO ALLA VITTORIA DELL'UCRAINA"
    Se il presidente ucraino Zelensky ha aperto alla cessione della Crimea in cambio della fine della guerra, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dà invece parere contrario: i membri dell'Alleanza Atlantica - spiega in un'intervista al giornale tedesco Die Welt - "non accetteranno mai l'annessione illegale" della penisola alla Russia. In aggiunta, Stoltenberg ricorda che la Nato "si è sempre opposta al controllo russo su parti del Donbass nell'Ucraina orientale".
    La Nato, sottolinea Stoltenberg, è pronta ad aiutare l'Ucraina "anche se ci vorranno mesi o anni" prima che la guerra finisca, ribadendo la volontà di "fare tutto il possibile" affinché il conflitto non si espanda. Kiev "deve vincere questa guerra", rimarca nuovamente, anche se nei prossimi giorni "ci aspettiamo e dobbiamo prepararci all'offensiva russa anche con più brutalità", con "distruzioni anche maggiori di infrastrutture cruciali e aree residenziali". (Fonte: Sky Tg24)

    Se ancora ce ne fosse bisogno: Washington non vuole negoziati, accetterà solo la resa della Russia (con cessione della Crimea e ritiro completo dal Donbass). Stoltenberg manda anche indirettamente un messaggio a Zelensky: non azzardarti a chiedere trattative, ti armeremo e ti finanzieremo finché lo decideremo noi. A scanso di equivoci.

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  2. Scrive Patrick Boylan: "“Ormai è chiaro: il governo e i ceti dominanti vogliono portarci in guerra contro la Russia. II governo italiano, insieme agli altri dell'UE, potrebbero far tornare la pace e far ritirare le truppe russe senza spargimento di sangue: 1) garantendo la protezione degli ucraini russi del Donbass tramite l'invio di Caschi Blu. 2) lasciando che l'Ucraina continui ad essere neutrale, senza adesione alla NATO e quindi senza missili nucleari puntati sulla Russia; Invece, i nostri governi non vogliono queste soluzioni di pace. "Non bisogna cedere a Putin, bisogna distruggerlo!" dicono ormai senza ritegno. L'unico strumento che potrebbe far desistere il governo e i ceti dominanti rimane -- forse quello dello sciopero.  Perché colpisce lor Signori nel portafoglio...”

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