USA. Altroché prenotare viaggi spaziali e insediamenti coloniali su Marte… non sono neppure in grado di recarsi sulla Luna, con la tecnologia avanzata di cui dispongono oggi. I superscienziati spaziali hanno già rinviato una mezza dozzina di volte la spedizione lunare, ora si parla del 2024.
Chi si è bevuto la storiella che gli americani sono andati una mezza dozzina di volte sulla Luna 50 anni fa con una tecnologia primitiva (alla Jules Verne) si dovrebbe chiedere come mai non riescono a “ritornarci” dopo mezzo secolo.
Che sia perché non sanno ancora come proteggere gli astronauti dalle fasce di Van Allen? Attraversarle significa morte certa per i passeggeri a causa delle fortissime radiazioni che si generano per una serie di concause, tra le quali venti e tempeste solari, raggi cosmici, fenomeni elettromagnetici, campo gravitazionale e geomagnetico terrestre, ecc., di conseguenza si è accumulata un’ampia zona di plasma ad alta energia tra i 6500 e i 40.000 km dalla superficie terrestre, che allo stato attuale dell’arte non siamo in grado di attraversare con un sufficiente grado di protezione per gli astronauti.
Così stanno le cose, e quando qualche giornalista negli anni ’70 chiedeva agli astronauti della NASA che "sarebbero" sbarcati sul nostro satellite come avessero potuto attraversare incolumi le fasce di Van Allen, o non rispondevano, o dicevano di non essersene accorti oppure non sapevano cosa fossero. Molto credibile vero?
Ma chi non crede alle bufale americane od agli asini che volano ovviamente è un complottista, non uno che si documenta, analizza ed elabora i dati e ci ragiona sopra.
Lo dissero anche Stanlio e Ollio (Vedi: https://www.youtube.com/watch?v=yyGsc2ZbUsc) (C.M.D.)
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