Il 6 novembre 2019 alla Camera dei Deputati è stato presentato il comitato per il referendum contro il taglio dei parlamentari. Ecco quali forze politiche sono contro la riduzione del numero dei politici.
E' stato svelato il comitato promotore del referendum contro il taglio del numero dei parlamentari, cavallo di battaglia del Movimento Cinquestelle.
Si tratta di un comitato trasversale che è stato depositato dal Partito Radicale ma coinvolge deputati di maggioranza e opposizione.
Per i politici che si sono fatti veicolatori della proposta, la riduzione del numero degli eletti è vista come "un attacco alla democrazia".
"Il numero che diminuisce o non diminuisce è un dettaglio. Il punto è che la strategia dei 5 Stelle è quella di delegittimare il Parlamento e se alla riduzione dei parlamentari si aggiungesse il vincolo di mandato si distruggerebbe totalmente il Parlamento e la sua funzione. Noi, attraverso questo referendum, dobbiamo spiegare all'opinione pubblica che il Parlamento ha una funzione essenziale e ineliminabile della democrazia e libertà del Paese", ha dichiarato Giuseppe Gargani dell'UDC.
A fargli eco è stato Roberto Giachetti di Italia Viva, il quale si è detto convinto che il numero di firme di parlamentari per la presentazione del referendum sarà raggiunto: "La raccolta firme è aperta e sono fiducioso che il risultato lo raggiungiamo sia alla Camera che a Senato e non è escluso che alcune regioni, magari le più colpite in termini di rappresentanza, si possano unire a noi".
Il fronte anti-riduzione dei parlamentari comprende anche Andrea Cangini che ha chiarito la volontà di difendere la democrazia parlamentare che è "oggetto di un'offensiva": "Questa riforma, per come è stata pensata, con uno spirito da ragionieri e senza sensibilità politica, allarga ulteriormente il divario tra cittadini e istituzioni: ci saranno intere regioni che non potranno esprimere un senatore di opposizione, un fatto gravissimo. Siamo arrivati quasi a 50 firme al Senato, ne servono 65 e sono ottimista che le raccoglieremo". (Fonte: Sputnik)
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Mio commentino: "La riduzione del numero dei parlamentari non può che ridurre ulteriormente la possibilità di rappresentanza, conoscenza e scelta. II progetto è chiaro: sprangare il Parlamento per farne un bivacco di manipoli, superare la democrazia rappresentativa e lasciare tutto in mano a oscuri esperti “tecnici”.
La riforma del taglio dei parlamentari può comunque essere sottoposta a referendum.Paolo D'Arpini
RispondiEliminaCommento di FCL: "La misura è colma, il Parlamento è ostaggio di un manipolo di leader e leaderini che gestiscono i parlamentari “nominati”, per distruggere i più elementari principi democratici, con la ridicola motivazione della necessità di garantire la governabilità e l’ ”efficientamento” del Parlamento..."