Il PD, e non solo, è il punto di arrivo di una storia che ha travolto il secolo del socialismo e delle sue illusioni. Ora siamo arrivati anche al fallimento della ideologia Liberal progressista e della cosiddetta terza via e della sua presunzione di addomesticare il liberismo e il globalismo aggressivo e predatorio.
Da questo fallimento e dalla nuova fase di tendenziale deglobalizzazione in atto dobbiamo ripartire riorganizzando forze sociali, economiche e politiche in cui si apriranno contraddizioni nuove sulla strada da prendere per dare sbocchi alla crisi del modello ordoliberista e mercantilista che mostra segni evidenti di usura e non adatto a misurarsi con la nuova fase neoprotezionista.
La fase che si apre è diversa da quella precedente e richiede nuove risposte non escluse quelle di tipo neokeynesiane che potrebbero aggregare blocchi sociali inediti, e su cui dobbiamo lavorare.
La domanda politica , il momento polany, che sale dalle zone fragili e periferiche dell'Euro e del nostro paese, può trovare in questa prospettiva risposte non regressive e nazionaliste di destra. Non ci sono garanzie nei processi storici.Ma solo una visione politica adatta ai processi e il coraggio di osare e di mettersi in gioco.
La politica è anche l'arte dell'impossibile che può diventare realtà. Bisogna saper cavalcare e orientare la Storia quando si rimette in moto e non fare da mosca cocchiera in groppa a chi la fa illudendosi di guidarla.
Il PD è già morto perché non ha più una funzione egemonica nella società italiana e non può essere più il cane da guardia dell'establishment europeo. Deve ridefinirsi, è obbligato dalle cose a farlo. Pena la scomparsa di ogni sua funzione e ruolo e lo può fare con contraddizioni e divisioni che segneranno il campo dello scontro sulle diverse opzioni che le forze in campo nel contesto europeo si accingono a disegnare. È in momenti come questi che una minoranza, che abbia visione strategica e progettualità politica può fare la Storia.
Consoliamoci, per adesso è stato sventato il golpe leghista. Il resto dobbiamo farlo giorno per giorno.
Antonio Castronovi
Articolo collegato:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/09/11/liberisti-nazionalisti-e-pseudo-sinistri-tutti-contro-il-conte-bis-perche/
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Commento di R.P.: "...il giudizio sul pd penso di poter dire è stra-acclarato nei fatti e nei lustri direi. Da Veltroni, teorico del nulla o meglio dell’adesione irriflessa al liberalismo, siamo arrivati dove siamo arrivati, che è persino imbarazzante commentare.Dopo di che apprezzo la proposta di Antonio di vigilare, di stare nel “ gorgo”, ben sapendo tutti noi qual è stata la china irreversibile di ogni sinistra , che si voglia socialista o comunista, da tant’anni a questa parte..."
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