Alcuni siti occidentali pro-russi fanno letteralmente i salti mortali per giustificare l’apparente connivenza russa come supremi atti di strategia. Tuttavia, recentemente ho letto più di un articolo in cui è detto che i giudei hanno ancora moltissima influenza sulla Duma. Quanto all’America, persino il termine Usraele è, a mio avviso, un eufemismo, perché ogni decisione o legge di qualunque tipo, sul militare, le tasse, la salute, educazione etc. è di marca e firma giudaica. Del resto un famoso articolo di Thomas Friedman sul New York Times aveva il titolo, “The Jewish Takeover of America.”
Chi ha seguito la farsa della chiusura del governo avviata da democratici e repubblicani (!), avrà visto che il motivo ufficiale e’ la rimandata approvazione (da parte dell’amministrazione), della legalizzazione di milioni di immigranti illegali – rigettarla era una delle ‘promesse’ di Trump, al momento destinata a finire nel cesso, insieme al famoso ‘muro’. Con la paradossale conclusione che il governo legale rischia la paralisi, al fine di promuovere il trionfo degli illegali.
Ma ritornando alla Russia, tanto per ridire il già saputo, il referendum per mantenere o sciogliere l’USSR aveva dato 77% risposta per mantenere l’Unione, a cui fece seguito il colpo di stato del fantoccio Yeltsin, con i carri armati che sparavano sul palazzo del parlamento. E il 90% dei personaggi chiave nello scioglimento dell’URSS era giudaico – oltre a quelli che rubarono le risorse coram populi, diventando istantanei miliardari.
Purtroppo e quantunque ovvio, il meglio che possiamo fare, vista la strana mansuetudine russa in Siria è, da una parte, descrivere la realtà ottica e deduttiva, come dall’articolo di Fulvio Grimaldi http://fulviogrimaldi.blogspot.it/2018/01/siria-mission-accomplished-o-mission.html - che descrive in modo chiaro e documentato la situazione in Siria e i dubbi senza risposta. Come, per esempio, la strana connivenza della Russia con l’invasione turca e con l’annunciata “indefinita” presenza di forze americane, mercenarie e ufficiali, in Siria. E con le continue aggressioni israeliane.
Dall’altra, rimane la ricerca Internet. Sicché ho messo insieme qualche link che spero, magari, forse, chissà etc. possa gettare qualche sprazzo di luce sulla situazione in toto.
In generale è interessante leggere i giornali giudaici, sia israeliani che americani, come l’americano “Forward” o gli israeliani “Haaretz” e “Jerusalem Post.” Perche' vi si trovano notizie non pubblicate sulle testate lette dai goym.
Per esempio, nell’articolo su Forward,
si legge che un quarto dei miliardari russi sono giudei. Al confronto, in Usraele i giudei sono il 48% dei miliardari (con una popolazione giudaica dal 2 al 3%).
Un’altra fonte di interessanti notizie è il congressista russo Fedorov, membro del gruppo nazionale, il quale, almeno che io sappia, è il più aperto nell’esprimersi sull’influenza dell’anglo-giudaismo americano sulla politica interna ed esterna della Russia.
Inoltre, uno dei links riportati si riferisce alla situazione nel Lugansk-Donez e sull’evoluzione della situazione in Ukraina.
I videos sono in russo con sottotitoli in inglese.
“Evgeny Fedorov explains why commentators call him ‘idiot’, ‘sick’, ‘sectist’, ‘profiteer’, etc., and from where he believes they are financed.”
“Zakharchenko won't capitulate to the Oligarchy. Evgeny Fedorov
Invece il seguente link è il video di un analista politico russo, Pyakin.
Pyakin è prolisso, ma il tema generale è che la filosofia-ideologia definita come “Pax Americana” è stata sostituita dalla filosofia-ideologia “globalismo” (con sottintesa enorme influenza giudaica, che ormai non ha neanche più bisogno dalla foglia di fico americana.)
E’ lo stesso giudaismo che ha apertamente dichiarato guerra ai goym, con infiltrazione capillare nei gangli della civiltà occidentale e la promossa, agevolata e spinta invasione dal terzo mondo.
Infine, un pezzo di gossip. A quanto pare, la defunta principessa Diana Spencer era in realtà la figlia di un altro miliardario giudaico e playboy, Sir James Goldsmith. Poco dopo la nascita di Diana la madre se la svignò con un giocatore di polo argentino, divorziando dal padre nominale di Diana. E ai tempi del divorzio dal futuro re d’Inghilterra, oltre agli amanti, la defunta Diana trovava sollievo e rifugio in casa Goldsmith con i semifratelli e le semi sorelle.
Uno dei figli del Goldsmith (Zac Goldsmith), è membro del parlamento inglese, la rassomiglianza dei due è notevole.
Con tutto il background di cui sopra, mi sa che i palestinesi (e tocchiamo ferro, i Siriani) possono aspettare giustizia e indipendenza come il passerotto di Enzo che aspetta ancora Godot.
Jimmie Moglia
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