Mentre vi dilettate comunicando tra voi, lasciate che − partendo dal tunnel di S. Bibiana − anche gli oltre 140 componenti (attori della invasione / annessione e consegna alla Sindaca) della ConsultaCss* M5S, proseguano il cammino verso i loro obiettivi della “Mobilità Dolce e Sostenibile”: sono iniziati i lavori della Nomentana.
L’ordine è stato eseguito al tunnel di S. Bibiana: massacrata la LEGALITA’ e la DIGNITA’ dei pedoni e dei ciclisti (anche da chi strilla LEGALITA’ e ONESTA’).
Storia del Tunnel di Santa Bibiana con carreggiata tra due marciapiedi.
Traffico in doppio senso sulla carreggiata (ovvero il 50% di spazio per ogni senso) per la “mobilità veicoli privati” e “mobilità Tpl” (quest’ultima senza “corsia riservata” ex art. 3, 17 CdS); la “mobilità pedonale” sui 2 marciapiedi (ex art. 3, 33 CdS); IGNORATA la “mobilità ciclabile”; il ciclista che l’attraversava lo faceva a totale suo rischio e pericolo (rischio che, sul marciapiede, gli risultava ridotto rispetto a quello che correva sulla carreggiata).
Nella occasione della improvvisa utilizzazione a senso unico della carreggiata del tunnel (raddoppio, 100% dello spazio) anche l’ADP – Associazione Diritti dei pedoni di Roma e del Lazio − pur non essendo direttamente coinvolta dal citato provvedimento − fece sentire la sua voce: sul 25% della carreggiata totale realizzare la “pista ciclabile” sancita all’art. 3, 39 CdS.(“parte della strada riservata alla circolazione dei velocipedi”) .
Gli Amministratori p.t.** furono insensibili.
Negli anni della lavorazione partecipata del PQC – PIANO QUADRO CICLABILITA’ del Comune di Roma (2007-2011) fu richiamata l’attenzione sulla costruzione della “pista ciclabile” a S. Bibiana.
Con l’arrivo del PCSS di Roma, tale richiesta venne sostenuta dal “CRC- Coordinamento Romano Ciclisti” e corredata dalle “dimostrazioni pratiche” dei ciclisti al tunnel di S. Bibiana: “pista ciclabile” secondo le vigente normativa.
Quel PQC divenne parte integrante del NUOVO PGTU – PIANO GENERALE TRAFFICO URBANO.
La CCSS del 2014 (votata alla unanimità, quindi, anche da M5S) stentava ad essere attiva e si intensificava la pressione del soggetto privato (applicando l’escamotage dell’autoconvocazione).
Quando arriva la mano del soggetto pubblico arriva la legalizzazione della (vistosa) ILLEGALITA’.
Ad uno dei 2 marciapiedi “parte della strada ....destinata ai pedoni” (ex art. 3, 33 CdS) vengono apposti i cartelli di “TRANSITO VIETATO AI PEDONI” (Figura II 54, Art. 117)
Su quella “parte della strada ....destinata ai pedoni” (citata), estromessi i pedoni, realizzano la “pista ciclabile” (citata).
(Mal) Sistemata la ““Mobilità Dolce e Sostenibile” dei pedoni e dei ciclisti,
il 100X100 DELLA CARREGGIATA DEL TUNNEL DI SANTA BIBIANA, RESTA RISERVATA ALLA “MOBILITA’ VEICOLI PRIVATI”, (la “mobilità amara”, quella preferita anche dal M5S).
Stessa tecnica e stessa ILLEGALITA’ è prevista sulla Via Nomentana.
Vito De Russis, referente ADP nella ConsultaCss* M5S
Nota * Dal 1997, iniziando dalla CE, la dizione utilizzata dagli Stati membri della UE − per l’operazione di riduzione dei morti sulle strade − è stata: PNSS-PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE (oppure, se Regionale, PRSS-PIANO REGIONALE SICUREZZA STRADALE; oppure, se Provinciale, PPSS-PIANO PROVINCIALE SICUREZZA STRADALE; oppure, se Cittadino, PCSS-PIANO CITTADINO SICUREZZA STRADALE).
Non risulta il caso di una variazione della suddetta dizione. (Si precisa che anche la Città di Roma – arrivata nel dicembre 2011 − ha adottato la dizione PCSS 2012-2020.)
Tutti questi PIANI (PNSS, PRSS, PPSS e PCSS) contengono lo strumento della CONSULTA (CNSS, CRSS, CPSS e CCSS).
La sola, unica eccezione si riscontra al Comune di Roma: ha (molto) attenuata l’attenzione sulla Sicurezza Stradale perché ha inteso richiamare l’attenzione sulla “Mobilità Dolce e Sostenibilità” (pedoni e ciclisti). Questa attenuazione viene visivamente rappresentata dalla lettera “s” a carattere minuscolo.
A.D.P. - Vito De Russis
v.derussis@teletu.it |
Nota ** p.t. – pro tempore.
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