venerdì 7 febbraio 2014

Intelligence sull'agire politico e sulle forze oscure, ora palesi....



Richiamo l'attenzione su cosa si intende per AGIRE politico.   Prima di tutto consideriamo la realtà ESISTENZIALE di ciascuno di coloro che dovrebbe agire. 


La politica NON è un PENSATOIO ma è costituita da AZIONI, contatti, incontri, scambi di opinioni... la REALTA' culturale italiana è assai limitata, ed in essa AGISCONO INDISTURBATE FORZE oscure. Le associazioni le congreghe, le Organizzazioni cristiane, ad esempio: cattoliche, e in esse le varie CONGREGAZIONI confliggenti fra loro, per ragioni di lotta politica interna, lotta culturale, ideologica dottrinaria... gestione delle ingenti ricchezze del Vaticano e della Chiesa etc...etc...
Esempio GESUITI versus OPUS... e poi ci sono i CRISTIANI RIFORMATI, e tutte le SETTE amerikane che godono di privilegi NON indifferenti da parte delle strutture AMERIKANOCENTRICHE. E tutto ciò per limitarci al solo associazionismo che porta il nome di Cristo. 

Vogliamo aggiungerci le VARIE e non troppo coerenti fra loro Massonerie? Un turbine. La società è così articolata che è assolutamente impossibile affrontare un qualsiasi tentativo di CAMBIAMENTO presupponendo CERVELLI IN COSTANTE ELABORAZIONE PER SEMPLIFICARE LE LINEE DI TENDENZA DELLA COMPLESSITA' IMMANENTE.  

E' vero che da parte avversa LORSIGNORI operano da tempo verso una direzione che NOI abbiamo identificato MOLTO TEMPO FA, e  chi vuole può andarseli a trovare i documenti, su internet, ma Lorsignori contano su ORGANISMI strategici molto sofisticati che possono permettersi l'uso di COMPUTERS da qualche cinquantennio PRIMA che noi, con le nostre risorse limitate ne avessimo PRESO ATTO. 

Che Lorsignori proseguano apertamente  nella loro strategia progressiva è ulteriormente dimostrato dl voto parlamentare sulla PRIVATIZZAZIONE OLTRANZISTA di Bankitalia, che NOI ABBIAMO DENUNCIATO, non potendo far altro. E nemmeno riuscendo a far capire ai KOGLIONI, che pur NON trovando lavoro ed essendo costretti a grattarsi forsennatamente, avrebbero dovuto aprire gli occhi. 


E qui torniamo alla questione esistenziale. C'è stato un periodo nel quale uomini di fede si chiudevano nelle OSCURE GROTTE  a pregare, predicare a se stessi, parlare al vuoto, nutrirsi di bacche e scarafaggi. Si tratta di una soluzione ESISTENZIALE che pure, secondo l'acuto giudizio di Giovanni Gentile, COSTITUIVA UN ELEMENTO STORICAMENTE DI GRANDE RILEVANZA. 

La massa di quelle elaborazioni concettuali, [secondo il sottoscritto PARI ai CERVELLONI impazziti di Odissea nello Spazio] se esiste una INTERCONNESSIONE del pensiero, ha lasciato TRACCE indelebili nel proseguo dei secoli. INOLTRE, e fino a Rinascimento maturo, questi personaggi vivevano nelle città italiane, ed erano del tutto tollerati. Molti di essi giravano NUDI nel disinteresse generale, a dimostrazione che certe realtà esistenziali NON sono retaggio della sola INDIA. 

Indubbiamente la loro presenza serviva da stimolo.. Per che cosa?? NON lo SO e non lo voglio sapere. Si trattava però di una componente di quella società italiana ove operavano Mercanti, che viaggiavano in Oriente e ne portavano informazioni su quelle civiltà,  usurai che trafficavano fra Chiesa e Giudei, prestatori di danaro che avevano il coraggio di prestarlo ai Grandi d'Europa. Una fermezza di caratteri che ha premesso la creazione di quella REPUBBLICA CENTROITALIANA capace di resistere alle pressioni ed alla forza imperiale e papale per tutto il Cinquecento. 

Queste realtà sono esempio di come è possibile cercare e trovare nei fondali di una civiltà alcuni virgulti, NON molti per la verità, di FORZE VITALI. Ma il tempo è lungo. 


(NOTA: la maschera di Stenterello, o quella di Pulcinella servo di due padroni, stanno ad indicare uno specifico carattere di individui che SERVONO il loro padrone, ma intimamente lo disprezzano... con le conseguenza del caso, che non è indifferenza morale, come potrebbe sembrare a prima vista). 

CONSIDERAZIONE FINALE: Secondo Niklas Luhman, dal 1968 Ordinario di Sociologia in Vestfalia, l'imponente sviluppo dei mezzi di comunicazione e della codificazione simbolica, svincola svincola largamente le società evolute da condizioni "concrete" e da bisogni elementari, la  vita sociale si svolge secondo processi informatici di crescente complessità, astrattezza e riflessività. IL GRADO  sempre più elevato di contingenza, cioè di indipendenza da presupposti e di improbabilità evolutiva dei fenomeni sociali, tende a smaterializzare l'esperienza e l'intelligenza collettiva e RELATIVIZZA NON SOLO I VALORI MA ANCHE I BISOGNI SOCIALI.

In conclusione, occorre prendere atto che quanto accade oggi in Europa corrisponde alla PERCEZIONE che della concretezza dei fatti ha la società europea. Lavaggio del cervello e disinformazioni varie a parte. Pertanto, come sostenevo all'inizio di questo intervento, chi vuole agire nella società italiana, peraltro minacciata da quello che  può farlo solo nei limiti di un CAUTISSIMO procedere su CAMPI MINATI costruiti da PAZZI. 

Giorgio Vitali    . 





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Commento di Luciano Sarmati: "La Sinistra può fare quel che vuole, quando è al potere, perché i giovani, disoccupati ed ignoranti, non si accorgono di niente, attribuiscono ogni responsabilità ai partiti non sinistri (non a tutti i torti), dà il poco lavoro ai suoi iscritti (famoso l'episodio dei "lavori socialmente utili" che consisteva nel fare presenza in pochi ministeri, a paga di fame e per 6 mesi). La Cultura genera cultura d'azienda, iniziative, reddito e prosperità. La Sinistra (ed ormai larghi settori di Destra) promuove Cassa Integrazione Guadagni (fino a quando? diceva Cicerone). Risposta: fino allo esaurimento delle casse INPS e di mamma Stato. Allora: bisogna impiantare scuole di aggiornamento della classe statale e degli insegnanti (dalle elementari all'università, divenuti luoghi di raccomandazione). Poi varare programmi di rilancio dalla Riforma Fiscale, ai Trasporti, alla valorizzazione dell'artigianato e delle Opere d'arte, ai termovalorizzatori, al Turismo (ingentilendo il personale), all'Agricoltura (e connessa cultura del territorio). Il tutto diffondendo le cooperative. Il necessario finanziamento può essere creato in maniera nuova, riducendo l'intervento di mediazione delle banche. Questa Rivoluzione del Lavoro può essere realizzata con la Cultura,istruendo i giovani,facendoli Protagonisti. Solo così potremo uscire dalla crisi, divenendo in breve il Motore della C.E., strappandola, sul campo, alla miope Germania,che non a caso approva la sfascio attuale,portandoci via il "Pensiero debole", rappresentato dai tecnici ed operai, facile preda, perché senza occupazione.Quindi, il rimescolare delle  sopra esposte idee può salvare l'Italia, facendone il Paese NUMERO UNO, mettendo in moto ben n. 60 milioni di talenti,che finora hanno sonnecchiato, preda di 1 milione di furbastri o esterofili. Caro Direttore D'Arpini, gradirei conoscere il Tuo pensiero su tali argomenti. Cordialità. Luciano Sarmati"


Mia rispostina: "Caro Sarmati, il rilancio dell'economia e dell'occupazione può avvenire esclusivamente in seguito ad un processo di ecologizzazione del sistema produttivo. Di questo ne parlai ripetutamente in vari convegni bioregionali. cominciando dalla necessità di un ritorno alla terra ed al rendere biologicamente sostenibili tutte le attività umane sul pianeta.  L'uomo è passato attraverso tribolazioni infinite nella sua storia millenaria ma è sempre stato in grado di riprendersi e continuare nel suo percorso di civiltà, avendo sempre avuto l'agricoltura come base di ripresa. Nel numero assurdo di abitanti del pianeta, soprattutto nelle zone povere del mondo,  si trovano ancora milioni e milioni di esperti agricoltori.. certo il ritorno alla realtà contadina da noi occidentali comporterà per la gran massa urbanizzata fatica e difficoltà ma non sarà impossibile. Occorre perciò salvare le conoscenze ancora vive prima che scompaiano (come nei paesi del nord Europa e negli USA)  in cui l'agricoltura e la cultura artigianale hanno perso ormai ogni significato. In Italia esistono ancora  operai artigiani in grado di produrre qualcosa di "concreto" ed utile con le loro mani... e i contadini veri si stanno riorganizzando (vedi la  Campagna per l'Agricoltura Contadina con diverse proposte di legge in tal senso).  Insomma dobbiamo prepararci a sostenere un'economia di "recupero".... " (Paolo D'Arpini)

Leggi anche:
http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/2011/12/29/bioregionalismo_ed_il_rilancio.html

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Replica di Luciano Sarmati: "Caro D'Arpini, evidentemente non ci siamo capiti. Nei miei modesti scritti, per rilanciare l'Italia, propongo di operare prima sulla riorganizazione dell'economia, poi su quella politico-istituzionale, perché, prima dobbiamo badare a sopravvivere, poi potremo discettare di altro. La base comunque deve essere la ripresa della Cultura, in tutte le direzioni.
In alcuni miei scritti, sostengo quindi di riorganizzare tutto il sistema: agricoltura, artigianato,  commercio, utilizzazione delle opere d'arte (e loro restauro), turismo, territorio,  trasporti, sistema fiscale, sistema finanziario.Da un mio master (ed esperienza professionale ventennale) la sola revisione del sistema trasporti ci può far risparmiare oltre il 20% dei noli.Il settore è molto importante, perché il 90% delle merci viaggia via mare e l'Italia è al centro del Mare Nostrum, situazione da riconquistare,dopo che negli ultimi 20 anni abbiamo regalato tale ricchezza ad Amburgo. Rivedere il sistema fiscale,ci può portare investimenti dall'estero raddoppiati. Il "modo" di utilizzo di tante opportunità,che la sola Italia possiede,abbinato all'impostazione delle singole "culture", può riposizionare l'Italia al vertice mondiale, senza ulteriori disastri a carico del territorio che, in ogni caso, comporta l'industria, a mio parere da contenere ai livelli attuali.
Per quanto riguarda l'edilizia, suggerirei la ristrutturazione delle costruzioni esistenti, perché non mangia altro territorio, quindi non deturpa, mentre dà lavoro a migliaia di persone col suo indotto.La stessa edilizia può far lavorare tante persone, con varie competenze, nell'edil-portuale. Infine:per prevenire conflitti inutili, vedrei bene la costituzione di tante "ccoperative di scopo", nei vari settori citati. Che ne pensi ?"


Mia rispostina: "Caro Sarmati, mi pare che sia urgente partire dalla "sopravvivenza" bruta.. tutto il resto segue." (P.D.A.)

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