giovedì 13 febbraio 2014

Anomalie di primavera (2014): "Cadono le ultime foglie...."



Il tempo fa cadere le ultime foglie che il vento raccoglie e in ogni foglia gialla disanimata c’è tanta tristezza che parla di noi, della nostra vita passata. 

Le parole nate dalla poesitologia di uomini sensibili originariamente pervenute dalla Cina, dai contatti con le origini del mondo, tradotte in varie lingue e trasportate in Italia da Marco Polo insieme a tante altre scoperte che incantarono Marco definendo l’altare della scienza mondiale di allora, ricchissima di invenzioni che determinarono il successo di Colombo, Galilei e tanti altri connazionali.

Le parole raccolte e modificate da poeti di varie origini per trasmettere emozioni, dove quel noi della poesia in Italiano, intesa come foglie cadute con poche gioie e tanti ricordi di tristezza per la perdita di persone care o riferite a milioni di disoccupati e sofferenti in generale, portati sino al suicidio a causa di altre foglie disumane posizionate più in alto, ingiallite e scarnite dal tempo fisicamente e intellettualmente, le quali dalla cima della nostra pianta Nazionale, imparentate con le Ingiustizie, i mali cronici dellu Male-Senati e quello ancor più triste dellu Male-Parlamentari, hanno distrutto per anni la parte produttiva del Paese, seminando veleni e povertà.
Le parole chiave sono state volutamente deformate per far rimarcare le deficienze di quelle Istituzioni di massima importanza, Enti Sacri edificati per un migliore interscambio sociale della Comunità Nazionale, deformate a tale punto da assumere tendenze Mafiose e Totalitarie, da non corrispondere più alle funzioni per le quali furono create.

La Costituzione Italiana, il Vangelo che guida alla Pace, allo Sviluppo e alla Fratellanza Nazionale, è stata più volte offesa senza l’intervento di chi di dovere a suonare il campanello di allarme per la continua corruzione e deformazione delle libertà Politiche non corrispondenti alla nostra civiltà.

Il mondo ci osserva con biasimo e scoppia lo scandalo della bolla Politica ed Economica italiana di tutti i tempi.  Ci è voluto l’iniziativa di scrittori stranieri in qualità di pompieri, riproducendo in un libro fatti e misfatti compiuti da anime Nazionali in pena che si arrogano diritti contro l’umanità, nel tentativo di spegnere quel fuoco che brucia ormai da tanti anni e che ha incendiato l’intero Paese, generando povertà, nebbia, fumo e confusione creata da piromani della Politica, distruggendo persino il futuro di milioni di innocenti disorientati sino al punto di non saper distinguere i compiti e l’utilità della mano destra da quella sinistra, dal piede destro a quello sinistro, da non confondere con il fondo schiena molto apprezzato nell’incantare gli stolti, edificato da Partiti Politici opportunisti nell’intento di raggirare evacuando e defecando anche dalla bocca, notizie immischiate con  gli spiriti del male incentrati nelle grandi cupole.

E’ cosa lungamente risaputa che per mettere a posto lo Stivale bisogna eliminare le mele marce, rappresentate da bipedi corrotti interiormente, i quali per il loro benessere personale, non hanno remore nell’occupare più posizioni per l’avidità di raccogliere più rimunerazioni, togliendo la possibilità di impiego ad uno o più lavoratori.
Sin dagli anni 1970 il Paese inizia la discesa progressiva in quasi tutti i settori e nonostante il tempo trascorso, non abbiamo avuto il buon senso di rimediare al decadimento Nazionale con uomini più qualificati, scegliendo a casaccio nel paniere della perdizione Mediatica pubblicitaria, con risultati estremamente dannosi alla Nazione. Iniziando da:

L’euro, per coprire le deficienze inflazionistiche dello Stato causate dalla Politica, dove le mille lire divennero immediatamente due mila, definite una unità Euro, moltiplicando il valore del pane e dei pesci con il miracolo Prodiano e Damantiano in favore della Kasta ai danni del Paese.

La Globalizzazione, per arricchire la movimentazione delle merci via mare e dare lavoro provvisorio ai cantieri Marittimi amministrati dai monopolisti deficitarii di Stato.

L’apertura alla clandestinità incontrollata, che ha sviluppato nel Paese lo smercio della Droga e della delinquenza, soffocando gli Istituti di Detenzione a spese dei lavoratori.

Lo sfascio dell’Industria Italiana, causata dai costi esorbitanti della Politica, aggravando di tasse, imposte e diavolerie varie, tutta l’Imprenditoria Privata, scoraggiando Capitali e Investimenti.

Il mantenimento delle Industrie di Stato, tutte deficitarie, senza pagare tasse, mantenendo lo scompiglio Economico ai danni della normale produzione Nazionale.

Il crescente pericolo dell’inquinamento sia atmosferico che alimentare il quale si manifesta negativamente sulla salute e sui costi Nazionali dell’Ente Malattie.

L’abbandono del Territorio con disastri che moltiplicano i costi degli interventi.
Perdite quantificabili in miliardi di Euro sprecati per mantenere Garanti, Consiglieri, Organizzazioni e Associazioni Mafiose che duplicano il lavoro dei vari Ministeri, delle Regioni, Province e Comuni, mentre basterebbe creare un centro di raccolta di richieste e suggerimenti migliorativi provenienti dal basso, ossia dai cittadini che abitano e vivono giornalmente imposizioni Mafiose generate da esseri diversamente non eleggibili per un migliore servizio al Paese.

Il costo della vita, il quale è divenuto un Gangsterismo ufficializzato, con costi dei servizi moltiplicati per far fronte alle Tasse per mantenere un inefficiente sistema Politico Nazionale, dove molte famiglie arrivano a stenti al 15 del mese.

La scuola Italiana deficitaria!  Gli Italiani i meno preparati e i più disinformati nel contesto Europeo. Domande più volte sottoposte all’opinione pubblica e rimaste senza risposta:
A che cosa serve lo studio del Latino nelle scuole?

In realtà a parte le varie dicerie astratte che circolano, serve esclusivamente a capire la parola di Dio, perché nel monoteismo ecclesiale Cristiano Dio parla al mondo in Latino, non in Arabo, Inglese, Cinese o Aramaico, e se non conoscete il Latino non capirete la parola dellu Prete per dare in pasto i vostri figli e le vostre compagne nel produrre innocenti finocchietti per ottenere il lascia passare per il Paradiso.

Per chi non lo sapesse. Lo studio del Latino fu introdotto nelle scuole superiori, imposto dal Ministro dell’Istruzione al tempo del Fascismo, per arruffianarsi le simpatie della Chiesa, per  invitarla a chiudere uno o entrambi gli occhi nei vari crimini gestiti dai Gerarchi di allora, anziché studiare le lingue straniere che migliorerebbero la cultura Universale e l’intesa fra i popoli.

Hitler non fu capito perché parlava in Tedesco e gli Italiani rispondevano in Latino, ma nei suoi programmi tentava di far capire al mondo che bisognava cambiare Politica, altrimenti si sarebbe arrivati al fallimento Europeo e conseguentemente a quello Globale. Sta di fatto che la Germania è salva, mentre noi soffriamo le pene del Purgatorio.

A che cosa serve lo studio del Greco?

Qualcuno sostiene che è importante soprattutto per conoscere il sapere dei nostri antenati, Aristotele, Eraclito, Pitagora, Platone, Socrate, ecc., come ragionavano i sommi Filosofi nel guidare la Società Universale, molto prima dell’evento del Cristianesimo, alla ricerca di soluzioni adatte all’evoluzione del progresso in continuo cambiamento, come ad esempio fra le maggiori scoperte la , oggi giorno deviata dal concetto originale per soddisfare le Lobby di interessi personali di gruppi di Potere, modificando il pensiero unitario di collaborazione fra i popoli, sostituita dalla corruzione di gruppo, non un Duce o un RE, ma centinaia di Gerarchi sparpagliati per l’intero Stivale, causando ingiustizie, rivendicazioni e guerre infinite per mantenere la poltrona.
Dalla storia si può rilevare che l’Italia è sempre stata un gregge di pecore allo sbaraglio, ad eccezione di pochi gloriosi personaggi che hanno dato lustro al nostro Paese, tempestato da preconcetti e tradizioni, speculazioni e furti Istituzionalizzati con imposizioni non ragionate, che mettono in serio pericolo l’esistenza della nostra antichissima civiltà.
Anthony Ceresa

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