mercoledì 26 febbraio 2014

Economia alla "padoan-a" - Ovvero se il neo ministro porta "sfiga"



Napoleone di uomini se ne intendeva. La truppa era arcisicura che conoscesse uno per uno i suoi soldati: potenza di un carisma eccezionale. E di un Generale che gli veniva segnalato, chiedeva: ".... sì, sì è bravo. Ma è fortunato?"

Lungimiranza del Toscano-Corso, e profonda conoscenza delle vicissitudini della vita. La fortuna, in effetti, spesso gioca un ruolo decisivo.

Mi è tornata alla mente l'aneddotica napoleonica quando ho visto, meglio: rivisto, l'immagine del neo ministro per l'economia del...... "rivoluzionario" governo Renzi.

Lascio ad altri, ben più preparati, elencare le frequentazioni abituali e impresse a fuoco nella vita politico-sociale del Padoan: Ocse (vice segretario), FMI, Argentina, Grecia.... Noto fautore della tassazione a go gò, cavaliere dell'apocalisse della patrimoniale, pretoriano della tassazione sulla casa....e chi più ne ha, più ne metta.

Campione del rigore che più rigore non si può, è chiaro da che parte andrà il nuovo governo "rivoluzionario". Come prima, più di prima.

Quello che vorrei mettere in evidenza è l'aspetto da menagramo che si ritrova il Padoan. Prendete uno dei pezzi teatrali di de'Filippo o addirittura di Totò: a volte c'era la figura del porta sfortuna professionista.

Ora prendete il Padoan, vestitelo di nero, con cappello nero, occhiali da sole scurissimi.
Roba da incubo, roba da brividi. La incarnazione del porta sfortuna, del menagramo, del porta sfiga, del provocatore di jella. A quantità industriale.

Napoleone chiedeva se quel generale fosse fortunato. A noi tocca un ministro che incrementerà la vendita di corni, di ferri di cavallo, di quadrifogli. Esattamente quello di cui aveva bisogno la nostra Italia.

Terque quaterque.....


Fabrizio Belloni


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