venerdì 14 febbraio 2014

Alessandria - Guerra informatica contro Medicina Democratica

Evidentemente siamo scomodi. Non bastano le minacce personali. Con un altro attacco informatico hanno tentato di bloccare il nostro blog. Ne abbiamo così fatto 4 gemelli ispirandoci ai 4 elementi fondamentali di Empedocle (Aria, Acqua, Fuoco e Terra). 


Dipinto sui 4 elementi di Alaux

Nell’auditorium della Corte di Assise di Alessandria suona l’orchestra di fiati e percussioni diretta dal maestro Santamaria.

Perfino i maxi schermi non ne potevano più, si sono ribellati e si sono spenti. Nella stracolma ala destra dell’aula, c’è chi sospettava che è controproducente per la Solvay, che è indisponente protrarre le consulenze per ore e ore, che dopo mezzora di astruse argomentazioni la soglia di attenzione comincia a declinare per cedere del tutto e diventare addirittura insopportabile dal primo pomeriggio a pancia semivuota. Vero è che, a parte l’eroica Presidente che sembra l’unica a non perderne una parola e quei giornalisti che si accontentano della velina prima dell’inizio del dibattimento, vero è che per tutti i presenti nell’aula della Corte di Assise di Alessandria la logorrea difensiva risulta sgradita. Però stiamo attenti. Gli avvocati Solvay sono prìncipi del foro. Sanno di non possedere argomenti difensivi solidi contro l’imputazione di avvelenamento doloso delle acque e dolosa omessa bonifica del disastro ecologico. Perciò seguono una strategia psicologica precisa. A loro interessano due cose: l’apparenza e gli slogan.L’apparenza è il consulente che parla a cottimo, che non si fa volutamente seguire e capire inducendo così l’ascoltatore ad attribuirsi limiti di comprensione su argomentazioni che è portato a pensare possano essere di alto livello (in realtà le argomentazioni sono prive di contenuti scientifici, appunto pronunciate senza vincoli di giuramento). Gli slogan, invece, vengono nel contempo scanditi con calcolate ripetizioni e controcanto dell’avvocato, e sono quelli che dovrebbero restare nella testa dei giurati. E’ un po’ come far ascoltare per ore musica da camera del ‘700 inframmezzata da brani di Mina e Battisti. Cosa ti resta in testa? Questa è la sofisticata strategia. Lo slogan Solvay nell’udienza del 10 febbraio 2014 è stata: “Tutti sapevano dell’immane inquinamento, soprattutto gli Enti pubblici. L’unica ignara Solvay”. Sempre la stessa musica. Alle percussioni Fabio Colombo e Patrizia Trefiletti. Ai fiati Vincenzo Francani. Dirige l’orchestra il maestro Luca Santamaria. Applauso dell’avvocato Ausimont svegliatosi di soprassalto.

Messaggio di pace e salute inviato da Lino Balza

Via Dante 86 15121 Alessandria Tel. 3470182679 - 013143650 linobalzamedicinadem@libero.it


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