"Non so più come insultarvi!" - La
frase del titolo non è mia: la lessi su uno striscione della mitica
“curva Nord” di San Siro, la curva dedicata ai super tifosi
dell’unica squadra italiana mai andata in B: la grande, pazza,
adorata Inter. Era un periodo, prima della cavalcata trionfale che ci
portò in vetta al mondo, che vedeva una squadra sfilacciata, molle,
senza entusiasmo, speranza, voglia di combattere.
Mi
è tornata in mente in questi giorni guardando, con occhio schifato e
feroce, lo spettacolo della politica (?) italiana.
Mi
perdonino i miei confratelli di fede nerazzurra, se accosto, anche
indirettamente, la “Beneamata” allo squallido spettacolo
pubblico. Non è certo mia intenzione accostare categorie serie e
virili come il circo del pallone alla cloaca maleodorante della
politica.
Ma
veramente non ho più aggettivi per manifestare i moti dell’animo,
di fronte a quanto ci sciorinano di giorno in giorno i “politichetti”
dello Stivale. Né servirebbe usare termini volgari, popolareschi,
grevi e grezzi: comunque li innalzerebbe dallo stato melmoso in cui
si sono cacciati. La fregatura è che ci hanno obbligati a seguirli
nella palude, visto che sono coloro che comandano.
Fateci
caso: il PdL si spacca: mene del re Giorgio, di Letta e dei “poteri”
che tirano le fila. Il Silvio da Arcore è beccato con le braghe di
tela in mano: senza numeri ricattatori, il terrore che un qualsiasi
Pubblico Ministero lo arresti deve essere un incubo deflagrante. E di
sicuro qualche PM ammalato di protagonismo salterà fuori. Per lo
spazio di un mattino vivrà di luce (?) riflessa, almeno sui media –
linguetta.
Il
Partito di plastica, il Partito senza territorio, il Partito di
quelli che a Milano chiamiamo con disprezzo “i fighetta”, il
Partito degli arraffa poltrone e intrallazzi, si è sciolto al primo
addensarsi di nuvole. Chissà cosa succederà quando pioverà. Se poi
dovesse tuonare…..Nostalgia degli anni nei quali o si era di qua o
si era di là…..
Dei
“signori Nessuno” si credono diventati politici perché qualcuno
ha fatto credere loro di contare qualcosa; non riescono a capire che
è solo un giochino di numeri, di voti, di maggioranza. Si credono
politici e vogliono subito un posto almeno di sottosegretario. Sono
nessuno, contano nessuno, saranno nessuno: è solo la meraviglia
della democrazia parlamentare. Godetevela.
In
compenso dalla cosiddetta altra parte è peggio: intrighi, lotte di
corrente, tessere fasulle, veleni sopra e sotto il tavolo. Sembra
tornata la vecchia DC, quella di Fanfani, Moro, Rumor, De Mita,
Colombo, Forlani e del divo Andreotti. Cinquanta anni buttati via.
Partitocrazia trionfante e viscidamente tornata alla ribalta. I
“demoratici” ( ma non si vergognano a sbandierare una polluzione
perdente, fasulla ipocrita ed inutile, storicamente finita?) tentano
di trovare l’anti Grillo. Non che Grillo sia un politico, ma ne ha
le tasche piene ed intercetta il malumore dilagante. Gli ex rossi lo
sanno: se non fanno le riforme sbandierate, il Ligure farà il pieno
di voti, sia alle Europee che successivamente. Nonostante i guai che
la crescita magmatica porta con sé. E puntano, obtorto collo, sul
Sindaco di Firenze. Che è una bella macchietta, ma che è tutto
tranne che il nuovo: maggioritario e fedeltà ai padroni israeliani
la dicono lunga. Altri cinquanta anni gettati nel cesso.
Finito?
Manco per idea! La Lega si squaglia, come una sotto corrente
democristiana: non ha più idee, forza propulsiva, desiderio di
cambiamento, rivolta morale e politica. Ha svenduto ideali per
poltrone, cambiamento per governatorato della Lombardia con l’Expo
incombente, federalismo e secessione con posti di sottogoverno.
Faranno un congresso: uno di quei funerali deserti e tristi per il
vuoto. Venticinque anni di cavalcata alla carica gettati nella fogna.
E
Scelta Civica? Qualcuno non se ne ricorderà neppure. Era il partito
del bocconiano, del tecnico Monti. Che se ne è andato, lasciandoli
con i pantaloni abbassati Fine delle trasmissioni.
Su
tutti veleggia l’ex Fascista, l’ex entusiasta sostenitore
“dell’eroico alleato Germanico in una lotta di civiltà contro
l’URSS”, il migliorista, il carrista (carri di Krushev che
schiacciavano studenti ed operai Ungheresi), il savoiardo re Giorgio,
contrappasso di Celestino V°. E dovrebbe essere il collante di tutta
la Nazione? Ma per favore!
Ve lo vedete voi un Paese che così …. “guidato” possa attuare le riforme promesse? E se l’abolizione delle province, se la legge elettorale, se la riduzione dei parassiti (leggi: parlamentari), se il taglio della spesa pubblica, se la riduzione drastica degli sprechi, se la lotta alla corruzione sono argomenti importantissimi, anche se ormai inflazionati, la base, i cuore, il motore del cambiamento vero non è pensabile che venga neppure immaginato da quella banda di viscidi parassiti striscianti sul palcoscenico della Storia Italiana.
Dovrebbero
affrontare il nuovo patto sociale fra cittadini, il nuovo modello di
società, il superamento di socialismo e capitalismo.
Chi?
Quelli? Quelli sono degni solo di andare a scavare fra i rifiuti
tossici del napoletano: è il luogo adatto a loro, e non per i
cittadini.
Non
so più come insultarli. Ma non è un buon segno, anzi…..
Fabrizio
Belloni
Cell.
348 31 61 598
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