Calcata allo specchio
Utopia o realtà? Il villaggio
ideale come comunità globale.
Calcata non è, o non
dovrebbe essere, un luogo puramente ideale -Calcata Utopia significa “in nessun luogo"-.. Infatti il villaggio "ideale", ma fisico, non
può essere né un sogno avveniristico, come Brasilia, né la
mitica Shangrilla che appare e scompare, ma qualcosa che si avvicini a Castalia, quel
luogo descritto da Calvino, ove si coltiva il gioco delle perle di vetro, e
somma di tutti gli insegnamenti passati fatti regola per la vita
di ogni giorno.
Questo “qualcosa di ideale" non può essere perciò una proiezione metafisica, cioè un luogo completamente
immateriale, etereo,
fantasma... altrimenti il suo “essere
altrove” in un tempo scandito meccanicamente ed in uno spazio
assente, lo renderebbe automaticamente alieno.
La stessa cosa
avviene con la frantumazione di un agglomerato sociale suddiviso in
cellule virtuali che comunicano solo attraverso tecnologie: televisione,
computer, telefono. Anche in questo caso la Società non
sarebbe completa, mancando l'incontro fisico o il contatto, ma si
ridurrebbe ad una rappresentazione— uno Show mediato,
filtrato, manomesso... un film elaborato da una commedia.
Come in
una casa degli specchi il nostro interagire sarebbe demandato al
pulsante di un terminal.
Se osserviamo bene, capiamo che questo
“sogno urbano" è un modo per sfuggire alla concreta realtà dei nostri giorni,
e per farlo siamo pronti ad inventare luoghi di relax in
cui rifugiarci: paesi come Calcata, per trascorrere un week end, con trekking organizzati, ritiri spirituali o
notti di follia, tutto nel tentativo di uscir fuori e ritrovare un
“incontro con noi stessi e con gli altri”.
Se noi considerassimo le nostre città non soltanto come luoghi (urbs) ma anche come
interazioni di vita sociale (civitas) ecco che allora la fuga
diverrebbe superflua. Allora persino la ricerca di un
ipotetico “Villaggio Ideale” diventa futile, giacché potremmo
riconoscere lo stesso tipo di rapporti umani come “presenti”
in ogni luogo. Che bel risparmio di tempo e di energie!
Il nostro
villaggio ideale non è che l'abito mentale del quale ci
rivestiamo, l'involucro delle nostre aspirazioni,
creatività
produttività, aspettative e realizzazioni. Occorre riconoscere l'importanza ed avere il coraggio, di una comunicazione diretta, non mediata da cavi od impulsi elettromagnetici. Nel luogo in cui siamo.
produttività, aspettative e realizzazioni. Occorre riconoscere l'importanza ed avere il coraggio, di una comunicazione diretta, non mediata da cavi od impulsi elettromagnetici. Nel luogo in cui siamo.
Paolo D'Arpini
Mimetizzato a Calcata
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