Foto di Paolo Mazzoni
Onda di probabilità quantica
Consideriamo una interazione tra due particelle x1 ed x2, e descriviamola attraverso l'azione di una particella mediatrice, come si usa in fisica delle particelle. La mediatrice m(1,2) emessa da x1 verso x2 trasporta una quantità di moto p(1;2) = |p(1;2)|u(1;2) = mv u(1;2) = (hf/c) u(1:2), dove u(1;2) è il versore diretto tra x1 ed x2.
Nel caso della repulsione tutto va bene, perché x1 subisce una perdita di qdm Dp1 = -|p(1;2)| ed x2 guadagna Dp2 = +|p(1;2)|.
Nel caso di una attrazione, invece, deve essere Dp1 = +|p(1;2)| e Dp2 = -|p(1;2)|, il che comporterebbe p(1;2) u(1;2) : p(1;2) 0, ovvero una quantità di moto con verso opposto alla velocità della mediatrice.
Dal che seguirebbe: o una onda a frequenza negativa o una particella a massa negativa.
L'onda di probabilità psi(x;t) nello spazio di Hilbert è l'apparato matematico che impieghiamo per fare previsioni statistiche probabilistiche rappresentate da |psi(x;t)|dxdydzdt.
Intendo dire: noi vediamo nella mente un modello matematico , ma il suo scopo è che i risultati che produce corrispondano alle misure delle osservabili che constatiamo sperimentalmente.
Il piano epistemico e quello ontico devono corrispondersi almeno in modo univoco ep ---> on .
Nel caso della repulsione tutto va bene, perché x1 subisce una perdita di qdm Dp1 = -|p(1;2)| ed x2 guadagna Dp2 = +|p(1;2)|.
Nel caso di una attrazione, invece, deve essere Dp1 = +|p(1;2)| e Dp2 = -|p(1;2)|, il che comporterebbe p(1;2) u(1;2) : p(1;2) 0, ovvero una quantità di moto con verso opposto alla velocità della mediatrice.
Dal che seguirebbe: o una onda a frequenza negativa o una particella a massa negativa.
L'onda di probabilità psi(x;t) nello spazio di Hilbert è l'apparato matematico che impieghiamo per fare previsioni statistiche probabilistiche rappresentate da |psi(x;t)|dxdydzdt.
Intendo dire: noi vediamo nella mente un modello matematico , ma il suo scopo è che i risultati che produce corrispondano alle misure delle osservabili che constatiamo sperimentalmente.
Il piano epistemico e quello ontico devono corrispondersi almeno in modo univoco ep ---> on .
Vincenzo Zamboni
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