Era il 17 febbraio del 1600…“Che mortificazione chiedere al potere di riformare il potere…”. Sono 4 secoli e manciate di anni che è morto Giordano Bruno: non pare ieri, pare oggi. Sono passata da quella che una volta era Piazza Giordano Bruno ed è Piazza Mario Fani, per danzare con gioia a Viterbo il 14 febbraio, per il Grande e mondiale Flash mob contro la violenza sulle donne: ho fotografato la “fu” piazza.
Quanta violenza accompagnò la morte al rogo di Giordano Bruno? … non si scorda e non si separa il coraggio del genere femminile e maschile nell’affrontare il tema della laicità, del libero pensiero, malgrado tutto: le rimozioni, la toponomastica sollecita nel variare i nomi a piazze, vie e circonvallazioni, la pletora di servitrici e servitori del pensiero unico nell’Informazione, l’indottrinamento, la Cacciata del diverso, la straniera che sotto sotto rimane una puttana, lo straniero che sotto sotto rimane uno stupratore, la scelta accurata degli Eventi Manifestazioni, il cullare tra squilli di campane e campanelli che avvisano l’arrivo dei monatti e delle sciagurate, quelli che rubano tucur, la cultura per i poveri di spirito, il perbenismo che chiagne e fotte, le Ali contese tra i Facchini del Potere, le pie donne e le brave ragazze…
Penso al mio Amico Peter Boom, ci sarebbe andato anche questa volta alla commemorazione. Peterè il secondo anno che manca: è volato via il 26 maggio.Alla fine troverete due inviti, uno a Viterbo e l’ altro a Roma.
“Un’ unica Forza, l’Amore, lega e da vita a infiniti mondi”, scriveva Giordano Bruno. E diciamolo «Li piacevano assai le donne», se l’ è cercato il rogo.
Doriana Goracci
Per l’occasione ho riportato anche quanto ho scritto in passato:
Le generose offerte del Potere: Giordano Bruno e i nuovi roghi
17 Febbraio 1600 Non voglio che tu muoia Giordano Bruno
PENSIERO “GIORDANO BRUNO”
Anche quest’anno la suddetta associazione ricorderà a Viterbo il 17-febbraio alle ore 11 in piazza Mario Fani (avanti il palazzo della Provincia) il martirio di Giordano Bruno con la deposizione di una corona di lauro. Giordano Bruno frate domenicano, insigne scienziato e filosofo fu condannato al rogo ed arso vivo, colpevole di non volersi conformare e sottomettersi alle Verità Presupposte ed assolute: condanna pronunciata dal tribunale della Santa inquisizione Presieduto dal Papa Clemente VIII e reso operativo con inumano Zelo dal Cardinale Bellarmino che per i meriti acquisiti la Chiesa elevò Agli onori dell’altare Riflettere in questo giorno su questa nefandezza, è un ovvio imperativo Per tutti,ma sarebbe più fruttuoso e opinabile globalizzare le efferatezze di Ogni tipo,cancellarle, seppellirle, esecrarle in un giornata comune della memoria Con la profonda consapevolezza che la vita è un valore non negoziabile a qualunque uomo appartenga senza eccezioniViterbo 17-02 -2013 Prof. Ercoli Osvaldo
Anche quest’anno a Roma, il 17 febbraio 2013 a Campo dei Fiori, a partire dalle ore 16.30, l’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”, ricorderà il martirio di Giordano Bruno in collaborazione col Comune di Roma.«Giordano Bruno venne mandato al rogo – dichiara Maria Mantello, presidente dell’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”- perché non voleva conformarsi, sottomettersi a Verità presupposte e assolute.Eretico, pertinace, impenitente… lo giudicava il tribunale della Santa Inquisizione Romana presieduto personalmente dal papa, che lo condannava ad essere bruciato vivo in piazza Campo de’ Fiori il 17 febbraio del 1600.Ma la pertinacia e l’ostinazione di Giordano Bruno è la forza della ragione e il coraggio della libertà. Per la dignità di ciascuno e di tutti. Per una società di liberi e di eguali, dove ognuno possa essere portatore del diritto fondamentale di avere diritti. Era la religione civile a cui approda la rivoluzionaria filosofia del Nolano. Sono oggi i principi scritti nella Costituzione Repubblicana che non a caso pone a proprio valore supremo la laicità dello Stato. Perché senza laicità non c’è possibilità di emancipazione mentale, politica, sociale, economica; ma solo sopruso! Nel momento storico di crisi che stiamo vivendo, è necessario ripartire dalla dignità dell’individuo. E Giordano Bruno ci chiama ad alzare la testa per sconfiggere caste e corruttele, per non essere schiacciati da fantomatiche leggi di mercato, per riaffermare con vigore la dignità di esseri umani liberi e pensanti, che vigilano per l’affermazione e l’estensione di libertà – giustizia – uguaglianza.» Di tutto questo si parlerà a Roma, a Campo dei Fiori, domenica 17 febbraio 2013 sotto il monumento di Giordano Bruno, nella commemorazione-convegno, promossa dalla Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” e patrocinata da: Istituto italiano per gli Studi Filosofici – Centro Internazionale di Studi Bruniani “Giovanni Aquilecchia” (CISB); Assessorato alle Politiche Culturali e centro storico del Comune di Roma; Municipio Centro Storico.
P.S.
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