mercoledì 3 ottobre 2012

Santa Maria vista da Calcata... forse sarà un'altra....


Calcata vista da Santa Maria

Ante scriptum

Da quella rocca di Santa Maria, posta esattamente di fronte a Calcata vecchia, molte volte ho fatto il passaparola, utilizzando l'eco della valle. Dalla casa in cui abitavo in Via di Porta Segreta, stando sul terrazzino urlavo agli amici che bivaccavano nella torre: "Il pranzo è pronto...". L'ultima volta che feci un'escursione, nella chiesa diroccata che ora si prevede di  ripristinare (almeno in parte) fu tre anni fa, durante l'ultima Notte senza Tempo trascorsa a Calcata, in cui facemmo un'escursione notturna sotto la luna sino alla roccaccia di Santa Maria... Accendemmo un focherello per scaldarci (era il 31 dicembre) e sostammo in meditazione nel perimetro della chiesa in cui ancora si respirava un'aria sacrale...  Chissà se ancora saprò riconoscere il posto.. dopo il "restauro"...?
Paolo D'Arpini

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Comunicato Stampa

Nell’ambito dei POR, Programmi Operativi della Regione Lazio, il Parco Valle del Treja ha presentato un progetto e ottenuto dei finanziamenti per la valorizzazione di uno dei luoghi più suggestivi dell’area protetta: il sito medievale di Santa Maria di Castelvecchio.


“Il progetto, di restauro conservativo della torre e della chiesa – commenta il direttore del Parco Gianni Guaita – si inserisce in una più generale programmazione proposta dal Parco Regionale Valle del Treja: il Masterplan denominato ‘I Falisci sul Treja’, e lega la sicurezza e il miglioramento dell’accessibilità, alla valorizzazione in funzione turistica e soprattutto didattica.”

Il sito di Santa Maria si trova nel territorio comunale di Mazzano Romano, al margine nord occidentale del Parco. Per posizione geografica fronteggia, anche da un punto di vista visivo, il centro storico di Calcata e con esso ha, quindi, una relazione diretta.

I presupposti operativi del progetto partono dalla considerazione che il patrimonio regionale di risorse culturali, siti naturali e bellezze paesaggistiche costituiscono degli attrattori culturali, che con modelli innovativi di fruizione e promozione possono migliorare la gestione territoriale, creare occupazione e sviluppare l’economia. Turismo compatibile e di qualità, quindi, individuando le vocazioni, la storia e le caratteristiche del territorio.

“La tutela e la promozione del nostro territorio rappresentano un obiettivo prioritario – conclude il direttore Guaita – le finalità di un’Area Protetta di salvaguardare l’ambiente e la cultura di un luogo ben si sposano con la domanda da parte dei visitatori di una fruizione turistica piacevole e stimolante.”

Elena Sciacca
sciacca@parcotreja.it

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