In fondo... quel che conta è l'Amore!
Eh sì, è stata una doccia fredda al baretto, non
perché qualcosa non funzionasse nel servizio, per carità tutto a
posto: cappuccino bello caldo senza schiuma e maritozzo con la panna!
Ma le notizie...
Da un bel po' non ero più abituato a sfogliare il
Corriere della Serva, siccome a Spilamberto nei bar si trova solo il Resto
del Carlino, ed ho appreso subito la sottile differenza che esiste
fra le due testate. Il Corriere della Serva è al servizio evidente
dei poteri forti e l'ho visto immediatamente dai titolo e dalle
notizie pubblicate. Bersani accondiscende che Renzi si candidi alle
primarie, Mina parteggia per Grillo ed è quindi od una sciroccata od
una illusa, quante belle figlie madama Dorè (monti), oh quante
belle figlie...
Insomma servilismo su tutti i fronti.... Pazienza ho
accantonato il giornalaccio pesante e mi sono goduto il panorama
della finestrella ed ho rimirato anche ben bene la mia amata
Caterina che di lì a poco sarebbe partita... In fondo nella vita
quel che conta è l'Amore! (Paolo D'Arpini)
Ed ecco come la racconta Caterina:
“Anche
stamattina, io e Paolo eravamo al solito bar di Treia dove
andiamo a far colazione. Era prima della mia partenza ed andavamo un
po' di fretta. Paolo ha preso dal porta-giornali il numero odierno
del Corriere della Sera e l'ha appoggiato sul tavolino. Di solito lui
leggiucchia qua e là qualche articolo o meglio qualche titolo e poi,
inevitabilmente, chiude ed allontana da sé l'ammasso di carta,
scuotendo la testa e commentando. Io lo guardo e a volte anch'io
provo a leggere qualcosa, ma desisto in fretta. Succedono troppe cose
e cose molto complesse e specialmente è difficile districarsi tra le
notizie quando puoi immaginare, perché hai letto o hai sentito già
altre campane, che le cose, i fatti riportati spesso non sono reali,
o sono opinioni che hanno dietro il fine di condizionare
l'opinione pubblica.
Stamattina mi è caduto
l'occhio su un riquadro in basso a sinistra, abbastanza grande, a
firma di Aldo Grasso; commentava il parere espresso da Mina a favore
di Beppe Grillo. Premetto che non sono una fan di Mina e che non so
esattamente in che termini e in che modi questo suo parere sia
stato espresso. Mi ha colpito una frase del trafiletto che diceva più
o meno così: "Ormai solo i cantanti ed i giullari si alleano
con i nuovi guru" e poi sfottò sulla sua produzione musicale e
sul fatto che, vivendo in Svizzera, paga le tasse in Svizzera,
senz'altro molto meno di quel che pagherebbe in Italia.
Tanto livore per
un'artista che mi pareva fosse riconosciuta come una delle più
apprezzate tra le cantanti italiane, di ieri e di oggi, che
credo abbia portato la musica italiana nel mondo e che ha fatto
sognare le famiglie italiane negli anni '60, duettando con i più
grandi cantanti ed attori dell'epoca... e mi sono chiesta: ma se
avesse sostenuto Bersani, Casini o Alfano avrebbe suscitato la stessa
reazione? Inoltre credo che lei in Svizzera ci viva, che dire invece
di coloro che pur vivendo in Italia hanno la cittadinanza in altri
paesi, proprio per il minor carico fiscale?
Si può non condividere il
suo pensiero, ma credo che meriterebbe un po' più di rispetto, anche
solo come essere umano"
(Caterina Regazzi)
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