martedì 23 ottobre 2012

Altra Verona ... ed il premio ad Ezra Pound "12 Apostoli" del 26 ottobre 2012


Ezra Pound
 
Per l’ “Omaggio al Grande Passato” quest’anno verrà ricordato il poeta, saggista e traduttore [sic!]statunitense Ezra Pound (1885-1972). L’Omaggio al Grande Passato a Pound, celebri i suoi Canti Pisani [sic!]intendere metter in luce anche il particolare legame che lo scrittore aveva con la città e il 12 Apostoli [sic!]. La serata di premiazione, quest’anno, sarà l’occasione anche per conoscere la figlia dell’artista[sic!], Mary de Rachewiltz, residente in Tirolo [sic!] e che difficilmente partecipa ad eventi pubblici. Per farlo, ha scelto proprio Verona e il Premio 12 Apostoli. Questa sezione, che intende arricchire il tradizionale Premio 12 Apostoli Montblanc, è giunta al terzo anno dopo aver celebrato personaggi del calibro di Stephen Spender, nel 2010, e, lo scorso anno, Ernest Hemingway.”. 

Così il comunicato: il 26 ottobre 2012 al Teatro Nuovo di Verona, e séguito ai tavoli del ristorante “12 Apostoli”, sarà conferito l’omonimo premio annuale a Philippe Daverio ed Emilio Giannelli, nobilitati dalla presenza della 87enne figlia di Ezra Pound, con contorno dei giurati: Marzio Breda, Luca Goldoni, Ettore Mo, Lorenzo Reggiani e Sergio Romani. Comunicato programma laconico, che mostra quanto poco si sappia di Ezra Pound. 

Senza dubbio Ezra Pound fu anche poeta (tra i massimi dell’umanità), anche saggista, anche traduttore, ma pure critico letterario e musicale, musicista (3 opere e composizioni per violino), rivelatore e diffusore – con Olga Rudge - del 60% delle opere di Antonio Vivaldi, promotore di concerti come di avanguardie culturali, sodale di . Marinetti (gli dedicò il LXXII dei Cantos, in italiano!), “lanciatore” di James Joyce, T.S.Eliot ed Hemingway (“mi insegnò a scrivere ciò che si deve e ciò che non si deve scrivere”, attestò l’autore di “Festa Mobile”!), e studioso eccelso dei fenomeni economici e monetari. Così non solo analizzò la crisi americana del 1929, ma additò che Roosevelt, per superarla, malamente copiò le avanzatissime leggi italiane tentando di trasferirle nel “New Deal” (ad oggi negli USA l’assistenza sanitaria nazionale è chimera, mentre in Italia vige da 80 anni!) e nelle locali leggi bancarie. 

Pound previde le crisi monetarie (analoghe alla attuale), e le addebitò alla avidità di pochi “signori del denaro”. Sottolineò l’attivo di bilancio dello Stato italiano per 20,9 miliardi di lire tra il 1944 e l’aprile 1945 creato dal ministro delle Finanze Domenico Pellegrini Giampietro (citato più volte nei Pisan Cantos). Ma prima, 30 gennaio 1933, aveva suggerito al capo del governo italiano di esimere dalle tasse i cittadini tassando invece il denaro all’emissione presso la banca centrale. 

Nel 1935 sentenziò la “Imbecillità della tassazione”(oggi esaltata dagli incapaci di governo e di economia) nel trattato filosofico “Guide to Kulchur”. Criteri studiati poi negli anni ‘90 nella scuola universitaria di Teramo diretta da Giacinto Auriti. Solo “artista” Ezra Pound? O soprattutto Maestro di morale, oltre che di scienza? Il comunicato veronese trascura che lo “statunitense” sia sepolto nella “sua Venezia” da 40 anni esatti, dopo l’oltraggio “rieducatore”, senza sentenza, fattogli subìre dal 1945 al 1958 nel manicomio criminale di Washington. I gestori del premio hanno citato i “Canti Pisani”, ignorando che questi sono 11 dei 120 “Cantos”. 

Non si citerebbe Dante come autore del “Purgatorio” (che è un terzo della ”Commedia”)! Mary de Rachewiltz “residente in Tirolo”? Austria, per i giurati! Ma lei vive nel comune italiano di Tirolo, sopra Merano, ove l’omonimo castello dette nome a vasta regione, in parte anche austriaca. 

Pound con Verona ebbe rapporto superiore a quello di Shakespeare: più incisive e numerose le sue citazioni (si pensi alle notazioni su San Zeno!), e non dovute a fantasìa drammaturgica.Guido Cavalcanti Rime. Edizione rappezzata fra le rovine”, preziosa opera curata-èdita da Pound nel 1932, fu dedicata a Manlio Torquato Dazzi che con lui desinò proprio ai 12 Apostoli. 

Cesare Marchi 50 anni fa’ nella biblioteca Capitolare di Verona rinvenne foglietti autografi lasciati in passato da Pound mentre consultava manoscritti di Guido Cavalcanti; con certezza fondata li datai al 29 settembre 1929. Ne pubblicai – spiegando il rapporto con la città - nel 1989 su “Vita Veronese” e nel 2009 (Edizioni della Vita Nova di Giovanni Perez) in “Verona “amore sacro” nell’opera di Ezra Pound”, cui rinvìo (imminente riedizione ampliata con illustrazioni), e ne trattai anche in conferenza nella Biblioteca Civica.

A disposizione per chiarimenti, Antonio Pantano, veronese d’anteguerra, ora nel Lazio. pantanoantonio@ymail.com

Valori Giuridici e Monetari – Istituto Ezra Pound di studi poundiani 

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