giovedì 16 febbraio 2012

Sanremo...? No alla cacofonia antimelodica di questo festival del gracchiamento...

Noooo, Basta!


Vi ricordate del FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA?

Quello che si svolgeva nel 'Salone delle Feste' del Casinò di Sanremo, con i cantanti in abito da sera, e venti canzoni a competere per la Palma ? Bene, già la mattina dopo, alla radio, un diluvio di strofe e ritornelli investiva, di melodie orecchiabili, l' ascoltatore. Anche se questi avesse disdegnato la 'diretta' del Festival medesimo, sarebbe stato IMPOSSIBILE sottrarsi alla sirena, la melodia ITALIANA, che tutte denotava....

Anche chi NON seguisse il concorso, ancora venti anni fa, FESTIVAL DI SANREMO 1992, NON POTEVA NON RICONOSCERE, ALL' ORECCHIO, LA SEDUZIONE, 'MAGICA' PROPRIAMENTE, che promanava dalle note della canzone 'NON AMARMI', ultima costruita secondo la naturale Legge della melodia, ed un autentico capolavoro nel genere miniato proprio della canzone, fin dai tempi di "Fenesta vascia", una della più belle mai inventate a Napoli ante-occupazione militare, economica, politica, artistica,
ameri.com/unista oggi vigente.


E' Stendhal per primo a descrivere il fenomeno che, per oltre tre secoli, HA CONNOTATO LA SUPREMAZIA ITALIANA NELL' ARTE MUSICALE. Allorchè, in uno dei suoi straordinari 'report' dal Belpaese, ci descrive la reazione dei VENEZIANI TUTTI, alla 'prima', tenuta all FENICE, del TANCREDI, l' opera di soggetto volterriano, prima di SEMIRAMIDE, composta da Gioacchino Rossini.

"Di tanti palpiti, e tante pene...", quella poche notine dilaganti per calli, per campielli e per canali, affidate ai gondolieri e alle massaie, siccome ai calafati al lavoro negli squèri, ANTICIPANO IL SUCCESSO MONDIALE DELLA CANZONETTA ITALIANA, succedanea dell' Opera nell' epoca del disco e della radio, ma anche delle 'parafrasi' affidate al pianoforte, per il genio di tanti, da Liszt a Thalberg, da Chopin a Paderewskij.

Invero era già accaduto a Parigi, a metà Settecento, quando il 'coin de la Reine' aveva sponsorizzato le briose ed incisive ariette de LA SERVA PADRONA di Pergolesi, nella sua naturalezza memoranda, come vessilo 'italiano' contro l' Orleanista 'coin du Roi', fedele al declamato della tragédie lyrique, irripetibile fuori della puntuale lettura sul pentagramma.

Ma perchè LA MELODIA NAPOLETANA ORIGINARIA, DI MILLE E MILLE CANTI VOLATI DI QUA E DI LA' DEGLI OCEANI, 'LORO' VOGLIONO ASSOLUTAMENTE STIGMATIZZARE COME 'CRIMINALE', ed infettivo incunabolo di camorra ed omertà ?????

Perché ESSA E' LA MEMORIA DEL POPOLO, NATURALE, E NON ARTIFICIALE, COME QUELLA DIFFUSA PER I MEDIA.

Il puttano-dattilografo, della carta piombata, su 'O SURDATO 'NNAMMURATO, l' entusiasmante 'marcetta' in 4/4 dalle struggenti rime, che tanto evoca, nelle altezze e nel ritmo, quella del Conte dedicata a Cherubino nelle 'NOZZE' di Mozart ("Non più andrai farfallone amoroso"), E' PRIVO DI OGNI POTERE PROMOZIONALE, CHE INVECE, E' L' UNICA MANIERA DI 'PROMUOVERE' NULLITA' COME MICHAEL JACKSON O MADONNA!!!

La melodia, infatti RAPPRESENTA INSIEME, LA 'FIGURAZIONE' di cui consta una composizione al 'rigo superiore' del pentagramma, RICONOSCIBILE NON DALL' OCCHIO, come un dipinto od una statua ugualmente 'figurali', MA BENSI' DALL' ORECCHIO. ...

....E LA LEGGE DI GRAVITA', APPLICATA ALLE NOTE, ATTRAVERSO IL SISTEMA DELLA DIVERSE TONALITA' ENTRO CUI SI INSCRIVE.

Nel sistema tonale, secondo turni assegnati, tonalità per tonalità, a ciascuna delle note, esse svolgono tutte, insieme e separatamente, differenti funzioni in ordine gerarchico. Nella tonalità di 'do maggiore', ad esempio, la nota dominante non è il 'do', come si potrà credere, ma il 'sol', a distacco di una 'quinta' dalla nota d' impianto. La sottodominante 'fa' dista invece di una 'quarta', la 'sensibile', che è la più lontana, di una 'settima'. E via discorrendo per ben ventiquattro tonalità di modo maggiore o minore, un autentico Universo infinito, basato sulla gravitazione, e sulla RECIPROCA ATTRAZIONE fra i singoli elementi. Le note sono come PERSONE VIVENTI, che si 'innamorano' l' una dell' altra, ovvero si respingono. Un trattato d' armonia funziona come una RECHERCHE di Marcel Proust, nello scoprire le 'affinita' e le idiosincrasie fra i singoli elementi materiali che quel mondo compongono, letteralmente.

Una composizione è creare un mondo vivo e vero, di persone naturali interagenti, per quanto minimo, come nella canzonetta.
MASSIMO, A PARER DEL SOTTOSCRITTO, IN UNA 'SINFONIA LONDINESE' DI FRANZ JOSPEH HAYDN.

La melodia è il modo di organizzare questi 'individui' NELLA SUCCESSIONE TEMPORALE (scritta orizzontalmente in partitura), seguendo il ritmo della successione stessa. L' armonia è l' architettura delle parti complete, ossia L' EDIFICIO, che sostiene, verticalmente, tutta la composizione, il 'punctus contra punctum' (il contrappunto), a partire da quello.

L' armonia è UNA VERA E PROPRIA INGEGNERIA della costruzione, con precise leggi NATURALI, sia pure intepretabili, come nell' edilizia, in modo tecnicamente 'evolutivo' (si pensi alla rivoluzione della Cupola fiorentina di Brunelleschi): accordi che trecento anni fa parevano un insulto all' orecchio, vengono progressivamente 'accettati' in disciplina, le 'dissonanze' cosiddette, titolo di un famoso saggio di Adorno CHE NE FACEVA INVECE le parti costruttive-essenziali di UNA ASTRAZIONE TOTALITARIA, la DODECAFONIA ......

La DODECAFONIA E' LA COLLETTIVIZZAZIONE ED EQUALIZZAZIONE DELLE NOTE, CHE INVECE, IN SISTEMA TONALE, SI DIFFERENZIANO 'ALL' ORECCHIO UMANO', SECONDO FUNZIONI DIFFERENTI E CONTRAPPOSTE, seguendo precise gerarchie ben note ai musicisti.

Fu la NEUE WIENER SCHULE, della famosa triade SCHOENBERG-BERG-WEBERN, in realtà compositori assai differenziati fra di loro, ad affermare questo Dogma: quello della EGUAGLIANZA DI TUTTE LE DODICI NOTE 'VISIBILI' SULLA TASTIERA, AD ESEMPIO, DEL PIANOFORTE, i tasti bianchi e i tasti neri, tutti ridotti ad una unica sequela di 'semitoni' cromatici. 'Note' ed 'accidenti', ossia i 'be molle', 'diesis' ed i 'be quadro' CHE AUMENTANO O DIMINUISCONO di mezzo tono il valore della nota medesima, venivano completamente equiparati gli uni alle altre.

Il metodo per 'comporle insieme' fu asseverato essere LA SERIE 'PREDETERMINATA', in mente Dei, ossia del compositore, delle note stesse debitamente 'cromatizzate' come sopra. Da sostituire a quelle che propone la singola tonalità.
Onde si parla correttamente di 'METODO SERIALE' che attua, compositivamente parlando, LA SCALA DODECAFONICA UNICA PER TUTTI.

Doveva essere LA RIVOLUZIONE RADICALE DELLA MUSICA OCCIDENTALE, ma è finita in un COMPLETO FALLIMENTO, per una ragione 'naturale', e semplice da capire, come bere un bicchier d' acqua: L' ORECCHIO NON RICONOSCE QUELLE 'FIGURE' ASTRATTE, CHE NON ESISTONO NELLA NATURALE GRAVITA' REGOLATRICE IL MOTO DEI CORPI SONORI, le loro vibrazioni matematicamente 'esatte', in rapporto numerico fra di loro....

Come nelle arti figurative ANCHE NELLA MUSICA, L' INTELLETTUALISMO CABALISTICO, per così definirlo, 'DISSOLVE' LA FIGURA, viceversa RICONOSCIUTA ISTINITIVAMENTE DAL SENSO UMANO.... l'udito come la vista.

Anche nella DODECAFONIA vige infatti il PRINCIPIO ICONOCLASTA della IRRIPRODUCIBILITA' DELL'(IR)RICONOSCIBILE'.....

Lo prova l'assioma famoso proposto da una delle persone più stupide del mondo, UMBERTO ECO. Un cretino incredibile che asseverò dottoralmente la necessità, per un intellò adeguato, di sapere 'CANCRIZZARE UNA SERIE' a memoria.....

POVERO DEFICIENTE !!! LA 'SERIE' NON ESISTE IN NATURA, PERCIO' NON E' CANCRIZZABILE ('canone inverso') DA ALCUN ORECCHIO UMANO , CHE SEMPLICEMENTE LA IGNORA !!!!

SAREBBE COME METTERSI A FARE DI PROFESSIONE L' 'ACCHIAPPATORE' DI UNICORNI.....anzichè di farfalle.

Così la composizione seriale su scala dodecafonica E' PREMATURAMENTE SPIRATA, DOPO ALCUNI DECENNI, QUELLI DEI SEMINARI DI DARMSTADT E DONAUSCHINGEN, fra i Cinquanta e la fine dei SETTANTA, in cui LA CRITICA, SOTTO LA FERULA TOTALITARIA DELL' ADORNISMO MILITANTE (THEODOR WIESENGRUND detto 'ADORNO' dal matern cognome, vicino alla Scuola di Francoforte che fu il massimo teorico del 'metodo'), disconobbe, letteralmente, interi palinsesti del Novecento: Puccini, Strauss, Ravel, Britten (ostracizzato come 'eclettico'), perfino Stravinskij (che fece il seriale più che altro per 'parodìa', alla fine di carriera), ed infiniti altri, LASCIANDO COSI' A NOI POSTERI LA GIOIA DI SCOPRIRE LA FRAGRANZA, LA NOVITA' E LA FRESCHEZZA DI QUEI COMPOSITORI GRANDISSIMI, DEL TUTTO DEGNI DI PARAGONARSI AI LORO ANTECEDENTI DEI PRECEDENTI SECOLI....ma che prima erano ANATEMIZZATI COME 'REPROBI ALL'AVANGUARDIA', nel nome dei Tre fondatori, e di una infinita sequela di lucrosi imitatori che non valevano manco mezza calzetta....Perchè, sia chiaro, Schoenberg, come pure Berg, era un fior di compositore, bastino i GURRE LIEDER E LA VERKLAERTE NACHT, capolavori assoluti di 'modernità' post-wagneriana... La Passacaglia di Webern è un gran pezzo di musica.... Schoenberg, sciaguratamente, sperperò il suo talento inseguendo la chimera di una Musica dell' Avvenire che approfondisse le 'eccezioni' cromatiche presenti in Wagner, facendone PIETRA ANGOLARE di un edificio che non resse la sfida della ESECUZIONE IN PUBBLICO DI QUELLE MUSICHE. Come un palazzo basato sul vuoto: che beninteso, anch' esso E' ARCHITETTURA, tuttavia non esclusivamente !!!!

Il ritorno alla tonalità, troppo 'consumata dall'uso', secondo i cultori della teleologia progressiva anche nella musica, ha finora permesso di RISCOPRIRE TESORI ARCHEOLOGICI SEPOLTI SOTTO IL CEMENTO DELL' AVANGUARDISMO MILITANTE DA OLTRE UN SECOLO ---COME UNA POMPEI 'CONSERVATA' DAL VESUVIO SOTTO LA SUA LAVA--- SI PENSI SOLO ALLA SCOMUNICA CHE T.W. ADORNO FORMULO' CONTRO L' IMMENSO PIOTR ILIC CIAIKOVSKIJ, L' 'ALTRO MOZART' DI RUSSIA !!!!

Mentre i compositori 'nuovi' ricominciano a scoprirla come unico metodo davvero 'COSTRUTTIVO', linguisticamente TRADUCIBILE, dopo il vero e proprio TERRORISMO vigente nei Conservatori ed Accademie durante un secolo quasi....

Piano piano usciranno i discendenti dei grandi, dopo una interruzione di più generazioni.... Ed il pubblico saprà pure riconoscerli.

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Ora, se SANREMO non sforna più alcuna melodia, ma GEREMIADI DI CELENTANO, diffuse il giorno dopo per giornali e TV, invece che strofe e ritornelli di NEL BLU, questo è il frutto maturo della analoga IMPOSIZIONE TOTALITARIA DEL ROCK AMERICANO, A MEZZO DEL DOMINIO SUI MEDIA.... Michael Jackson, Madonna, Lady Gagà 'che aveva detto agli amici', sono CANTANTI DI NESSUNA CANZONE, che NESSUN 'cascherino del fornaio', come scriveva ieri Pasolini, ovvero un Pony Express-portapacchi, potrà giammai intonare pedalando....

VIVA L'ITALIA, VIVA LA SUA CANZONE NAPOLETANA, madre di ogni altra scuola di canzoni nel mondo !!!!

Gianni Caroli

napoLibera

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