Avevamo sperato in una vita breve, con fine incruenta, delle trasmissioni virtuali di Calcataonline News… ma come in “Hollywood Party” i folletti “Vitali” dei redattori si sollevano e declamano ad libitum… Colpiti a morte, tacitati in tutti i modi, tappate le bocche, incartate le dita, spenti i computers.. ma i “Vitali” continuano a produrre deliranti News… Stavolta è la volta degli alieni… e potevano mancare gli alieni a Calcata?
Macché… sono persino nominati nell’Home Page del sito del Circolo Vegetariano VV.TT. (vedi: http://www.
Quindi ancora una volta a reti unificate ecco a voi l’edizione “fantascientifica” di Calcataonline News, le notizie di cronaca spiccia sono in calce al presente notiziario.
Ed ora proseguiamo senza pietà…
Schiere di astronomi, linguisti, matematici, filosofi, da decenni si interrogano su come comunicare correttamente con un alieno, per evitare equivoci. Intanto, però, vengono inviati nello spazio migliaia di messaggi in ordine sparso. Oltre alle trasmissioni TV che potrebbero essere il nostro involontario biglietto da visita cosmico. (Sylvie Coyaud).
NOTA, in attesa della trasmissione su Italia 1 del prossimo 1 luglio, dedicata agli “alieni”, occorre riflettere su quanto finora hanno fatto gli alieni sulla nostra Terra.
Cosa sono infatti le antiche divinità mediterranee se non alieni conosciuti da tutti i popoli? E questo andare su e giù delle divinità in questione, non sono forse piccoli viaggi spaziali? Io sono convinto che Noi potremmo avere ulteriori informazioni dal nostro amico e protettore PRIAPO! Proprio in questo momento s’ode l’aere circostante inebriarsi di un suono profondo, che sembra sgorgare dalla natura. E’ la voce maschia e baritonale di Priapo che, come una melodia di zampogna, si espande per i boschi, i campi gialli di messi mature, di calli, di collinette e di borghi arrampicati in cima ad improbabili e friabili rocce, come Calcata d’altronde. La stessa Voce che fu udita dal famoso Erasmus di Rotterdam, esperto in similitudini, quando giunse a Calcata, nel 1513 (Mense Dicembri, Anno MDXIII), alla ricerca del “preputius Christi”, onde scrivere un trattato sulla corretta conservazione dei prepuzi e prostate di santi e madonne).
Scriveva infatti Erasmus, nella lettera dedicatoria all’amico Pietre Gilles, pubblicata in anteprima sul ”Monitore di Faleria”, tessendo l’elogio della Metafora come strumento pedagogico per insegnare a scrivere bene, come sosteneva Cicerone. La metafora è l’artificio sommo che conferisce ad uno scritto non solo splendore, ma l’intera sua eleganza: e il “paragone” è una Metaphora esplicata, una metafora sciolta, distesa, adatta ed efficace in ogni tipo di scrittura.
Scrive pertanto l’illustre protagonista:
Come le briciole di un cristallo non si possono assolutamente ricomporre, così è difficilissimo riconciliare coloro che da una strettissima confidenza passarono all’odio reciproco.
Orbene, è proprio qui, a Calcata, che il costruttore di metafore colse l’arcano che circonda questa straordinaria Civitas. Quando, per esemplificare, è invalso l’uso di nomare in istrano modo i Frati dermatologi (dell’Ospedale dell’Immacolata, giustamente da questi romiti, curanti cutanee macchie, invocata in quanto priva di macchie), e questo nomignolo essendo a loro dato dalla marmaglia romana quali “frati teppisti”, trattasi ciceronianamente di metafora in quanto giro di parole, perché da frati si giunge a frati trappisti e da questi alla già nomata teppisti.
Ordunque, essendo giunto con la propria carrozza, dalle brume di Rotterdam in quel di Calcata, avendo Egli ordinato al fiaccheraio di tirare le briglie ai corsieri, già provati dal viaggio, onde poter discendere per andare ad orinare nel prospiciente boschetto, da questo sentì provenire il canto melodioso che con intelligenza Erasmus non potè che attribuire ad una possente divinità: era proprio la vellutata voce di Priapus che così elevava i suoi gorgheggi al cielo:
“Un’ora sola ti vorreiiiiiiiiii…..
per darti quello che non saiiiiiiii….”
(Ma come poteva saperlo il pur esperto Erasmus non conoscendo egli la costumanza di Priapus a locarsi nei pressi del Tempio ove giaceva religiosamente conservato in una teca finemente arabescata dalle trepide mani di verginali romite, il prepuzio del Divin Fantolino??).
Udì egli invece un’altra voce elevarsi dal bosco incantato. Essa voce diceva:
“Ma l’amore noooooooo!!!
l’amore mio non puòòòòòòòòò
dissolversi nei gorghi del rio Trejaaaaaaa……”
Era dessa la voce di Lupo Mannaro, che in precedenza ebbi a significare quale amante di Lupa Capitolina- Ma Erasmus nol sapea e pertanto, credendo avere a che fare col diabolico Mephisto, amico di Fausto, l’intrigante alchimista, emulo di tale berluska o burlesca o matrioska, nella seduzione coattiva d’ingenuotte villane, si diede invettivamente ad apostrofarlo in latino: “FAUSTE! FAUSTE! IN AETERNUM DAMNATUS ES!” Profilavasi pertanto, in mente a Priapus, di ricorrere ad un ossimoro o alla peggio ad uno jojaro. Egli infatti gorgheggiò:
“C’era un Grillo (Beppe) in un campo di lino,
la formicuzza glie ne chiese un pochettino…..”
Ed infine un po’ di programmatica spinta… Ricordiamo a tutti gli affezionati lettori di Calcataonline News che sicuramente l’edizione viene chiusa, anche perché il “direttore” emigra altrove. Nel prossimo futuro potrebbe nascere l’inserto Spilambertoonline News, oppure Treiaonline News, dipende dall’ubicazione dell’Arpinate. Nel frattempo invitiamo gli accorti lettori e collaboratori a visionare sulle carte geografiche le posizioni di Spilamberto (anticamente Spilimberto) che si trova in provincia di Modena e di Treia (anticamente Atreia) che é in provincia di Macerata, studiandone attentamente la storia e le origini.
"Il 29 giugno 2010, alle h. 16.30, nel centro visite del Parco Valle del Treja a Calcata, si tiene una commovente cerimonia di commiato con la redazione e con il direttore di Calcataonline News, Paolo D’Arpini. Nell’occasione verranno anche riferiti i veri avvistamenti di UFO, angeli, demoni ed altre entità più o meno paranormali che si sono verificati nei secoli e nei millenni, fra Calcata, Pizzo Piede e Monte Li Santi…"
Ma non volendo entrare in tema di ermeneutica dell’affettività, al momento ci s’impone ad indurre il lettore a sospendere la lettura.
(Georgius Vitalicus Veientis et Saulus Arpinate Treiensis)
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