lunedì 24 giugno 2024

Daghestan, 23 giugno 2024 - Terroristi filonazisti contro le religioni...


"Sono più di 15 gli agenti di polizia uccisi negli attacchi simultanei avvenuti nella regione russa del Daghestan, dove uomini armati hanno dato alle fiamme due sinagoghe e due chiese ortodosse nella capitale della repubblica, Makhachkala, e nella città costiera di Derbent. Nell'attacco hanno perso la vita anche quattro terroristi e diversi civili, tra cui padre Nikolaj, che ha prestato servizio per più di quarant'anni nella chiesa ortodossa di Derbent. Numerosi i feriti. Presi di mira anche un posto di blocco della polizia, dove sono stati uccisi sei agenti." (AGI)


Le notizie principali in Daghestan fino a questo momento:

 La sparatoria nella chiesa di Makhachkala è terminata;

 Le misure di sicurezza sono state rafforzate in Cabardino-Balcaria e Inguscezia, hanno riferito i capi di queste repubbliche;

L'arciprete assassinato Nikolay Kotelnikov era un simbolo della pace interreligiosa in Daghestan.

Nel centro di Derbent si trova un monumento alla fratellanza delle tre religioni, rappresentate da un rabbino, un prete ortodosso e un mullah. Ogni figura ha il proprio prototipo reale; il sacerdote al centro della composizione è padre Nikolay Kotelnikov, ucciso  dai terroristi.


 Padre Nicolay è stato ucciso tra le mura della chiesa della Beata Vergine Maria a Derbent;

 È morto il capo del dipartimento di polizia del Daghestan Ogni, Mavludin Khidirnabiev;

 Due terroristi sono stati eliminati a Derbent, l'operazione antiterrorismo è stata completata;

 Tutti gli eventi di intrattenimento pubblico a Makhachkala sono stati cancellati, ha detto il sindaco della città;

 Il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia ha espresso le sue condoglianze alle famiglie e agli amici dei morti e dei feriti. Secondo lui bisogna fare di tutto per impedire i tentativi di radicalizzare la  guerra religiosa.

Gli atti di matrice terroristica compiuti  in   Daghestan  non hanno nulla a che fare con la religione islamica, ha affermato Abdula Akhalov, presidente del Consiglio degli imam di Makhachkala.


Le autorità del Daghestan hanno dichiarato tre giorni di lutto dopo l'attacco dei terroristi a Makhachkala e Derbent.

Gli attacchi terroristici a Sebastopoli e in Daghestan durante la luminosa festa della Santissima Trinità non possono essere una coincidenza. Questi tragici eventi sono stati ispirati dall’esterno con l’obiettivo di seminare il panico e dividere e intimidire il popolo russo.

I non umani che hanno attaccato chiese, sinagoghe, clero e civili meritano la punizione più severa. Ma non devono sottrarsi alla responsabilità innanzitutto coloro che stanno dietro ai terroristi, che dirigono questi atti bestiali, che forniscono armi mortali e concedono indulgenze per l’omicidio di donne, anziani e bambini. 

Gli Stati Uniti e i suoi satelliti europei, che non riescono a venire a patti con l’effettiva sconfitta dei loro burattini di Kiev sui fronti dell'operazione speciale, si sono trasformati in veri e propri sponsor del terrorismo di stato. Anche il sangue delle vittime degli attacchi terroristici di oggi è sulle loro mani. 


(Notizie da varie fonti rielaborate da P.D'A.)


Mosca agli USA: "Gli attentati in Crimea e Daghestan non rimarranno impuniti". Gli attentati in simultanea in Crimea con missili americani e nella repubblica russa meridionale del Daghestan. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: "Il coinvolgimento degli USA non potrà non avere conseguenze". - Video collegato con Stefano Orsi e Giacomo Gabellini - Conduce Carlo Savegnago: https://www.youtube.com/watch?v=te73h9SJbVk

1 commento:

  1. Integrazione di Francesco Dall'Aglio: "Le prime indagini dopo gli attentati terroristici in Dagestan stanno riservando scoperte inaspettate. Già ieri si era saputo, quasi subito in verità, che due degli attentatori sono figli (e un terzo è il nipote) di Magomed Omarov, politico di lunghissimo corso a capo del distretto di Sergokala e della sezione regionale di "Russia Unita", il partito al governo. Stamattina si è saputo anche che il nipote, Ali Zakarigaev, era stato candidato alle elezioni locali, sempre del distretto di Sergokala, per "Russia Giusta – Patrioti – Per la Verità" (Справедливая Россия – Патриоты – За Правду), formazione socialdemocratica (almeno secondo loro, ospita anche il rinnegato Semigin) che fa parte della coalizione di governo. Nella foto la sua schermata sul sito di Russia Giusta del Dagestan, ora irraggiungibile perché il partito ha provveduto ad espellerlo stamattina, qui invece la sua scheda informativa: https://info.vybory.pro/poisk-kandidata/kandidat....
    Qualcosa mi dice che ci sarà un bel repulisti nel governo locale, ma bisognerà fare attenzione a non alterare troppo gli equilibri..."

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