martedì 20 giugno 2023

Roma, 24 giugno 2023 - "Per la Pace, contro la guerra"

 


Il pomeriggio del 24 giugno 2023 si terrà a Roma un corteo contro il governo Meloni, con comitati ambientalisti vari, USB, Unione Popolare, ecc. per denunciare l'atteggiamento guerrafondaio dell'UE e accendere i riflettori sul dibattito e voto del 28 giugno che si svolge alla Camera ed al Senato con le comunicazioni del premier Meloni. 

 Il 29 e 30 giugno si riuniranno a Bruxelles i leader dei paesi dell'Unione Europea. Parleranno anche di Ucraina e lo faranno alla loro maniera: senza citare la parola "Pace" che per l'Unione arriverà solo dopo la vittoria dell'Ucraina. Parleranno di produrre munizioni con fondi destinati alla spesa sociale, auspicando l'entrata veloce dell'Ucraina nella NATO.

L'Unione europea mai ha cercato la pace, con Putin hanno parlato solo i leader di alcuni paesi, mai la Commissione Europea, la Commissione e il parlamento UE si allineano sempre alle posizioni di Zelensky e della NATO, incoraggiano enormi investimenti nella spesa militare.

Marco Palombo – No War Roma



Mia integrazione: Ringrazio chi ha convocato, il 24 giugno 2023 a Roma, una manifestazione contro la guerra che parte da Piazza Repubblica, ore 14, fino a Piazza San Giovanni. Anche noi del Circolo Vegetariano abbiamo aderito. 

Sono d'accordo sugli obbiettivi che dovrebbero essere presenti in modo esplicito:

- No alle armi italiane all’ Ucraina

- SI a un negoziato subito e al sostegno ai tentativi in corso

- NO all’entrata dell’Ucraina nella NATO

- NO all’aumento delle spese militari


Qui ripropongo il parere di Moni Ovadia: "Europa serva degli Usa, torniamo nelle piazze e alziamo la voce contro la guerra" – Continua: https://www.youtube.com/watch?v=yBdzjhDvdmc


Referendum contro la guerra dove firmare: https://dovefirmare.it/ - Online: https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=RIPUDIA_LA_GUERRA


(P.D'A.)




1 commento:

  1. Gli USA hanno fame - Scrive Alexander Kots: "Il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha annunciato che alla Bundeswehr sono rimasti solo 20.000 proiettili del calibro base dell'artiglieria NATO da 155 millimetri.
    Questo basterà per tre-quattro giorni di operazioni di combattimento attivo nella zona di difesa aerea e nemmeno nella parte più "rumorosa" del fronte. Pistorius ha annunciato l'intenzione di aumentare le scorte fino a 230 mila proiettili, ma solo entro il 2031.

    La situazione di questo calibro è simile in altri Paesi della NATO. Ad eccezione degli Stati Uniti, che hanno mantenuto una solida scorta. In particolare, le scorte in Israele e Corea del Sud rimangono intatte. Inoltre, Washington sta progettando di aumentare la produzione fino a 40.000 proiettili al mese entro il 2025 e allo stesso tempo di attirare l'industria europea sul proprio territorio. Il calcolo è semplice: privare gli alleati della capacità di produrre da soli ciò di cui hanno bisogno e costringerli ad acquistare materiale di produzione americana. Con un buon sconto, ovviamente. Alleati!

    Per lo stesso motivo il Pentagono non ha fretta di condividere i suoi Abrams con l'AFU, anche se queste macchine nelle basi di stoccaggio sarebbero sufficienti per riarmare tutte le unità di carri armati ucraine. Kiev semplicemente non li pagherà. Allo stesso tempo gli europei faranno la fila per gli Abrams quando i loro ultimi Leopard saranno bruciati nel Donbass."

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