Bene la riduzione dei membri del Parlamento
Molti di noi cittadini di questa Repubblica italiana, di cui deteniamo originariamente la sovranità, abbiamo sempre pensato che il nostro Parlamento era pletorico; come anche in altre nazioni.
La decisione di diminuirne il numero, portarlo ad un livello più ragionevole, come appunto quello prospettato - 400 per la Camera, 200 per il Senato - ci sembra molto saggia e molto opportuna; come anche quella di diminuirne gli stipendi e di eliminare gli altri privilegi; e anche il titolo di onorevole, che addirittura sarebbe conservato a vita.
Che il parlamentare acquisti coscienza della sua vera identità: ch'egli è semplicemente un rappresentante dei cittadini col compito di gestire l'ordinamento legislativo dello Stato; il quale poi sussiste per una cessione di diritto dei cittadini stessi; come ben ha spiegato Beccaria.
Sulla base del principio di eguaglianza, dell'eguale dignità e diritto di tutti i cittadini; sul dovere quindi di colmare l'indigenza e la povertà di milioni di cittadini (sei milioni, una cifra enorme; ma sono anche di più) il denaro pubblico dev'essere gestito con parsimonia e distribuito per il benessere di tutti.
Prof. Arrigo Colombo - arribo@libero.it/
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Non ho la minima idea di quanto guadagni un membro del Parlamento italiano ma vorrei attirare la vostra attenzione sull’importanza del lavoro che deve svolgere un Membro del Parlamento e di una sua competenza adeguata al fine di svolgerlo con professionalità.
Se riduciamo al minimo gli stipendi, nei prossimi Parlamenti avremo solo i “Berlusconi”, per i quali lo stipendio non ha nessuna importanza, e i nullafacenti semi-analfabeti in materia di governo dello Stato che si improvvisano parlamentari, com’è gia il caso attualmente, per i quali lo stipendio da parlamentare è del tutto al di fuori delle loro possibili prospettive.
Il lavoro di Membro del Parlamento è un lavoro di fondamentale importanza per l’Italia e per gli Italiani non banalizziamolo, cerchiamo piuttosto di adottare misure che leghino i membri del Parlamento alla loro sedia e non lo esercitino come una “sine cura”. Rendere il Parlamento più efficiente è legittimo, banalizzare il ruolo dei Parlamentari è un suicidio.
Anna Maria Campogrande