"....Vista la situazione sempre più drammatica in Medio Oriente (Siria, Palestina, etc.) io farò una meditazione condivisa per la pace. Pare che in Siria ci sia una forte energia della Dea e che la cabala voglia soffocare questa forza. Farò la meditazione seguendo un video, in tal modo la meditazione è sincronizzata, sei interessato? Si parla di sincronizzare una meditazione, tutti uniti, perché così ha un grandissimo potere. E' in corso una battaglia planetaria tra le forze della luce e la cabala, io sto con la luce ovviamente. Tu non sei obbligato... Questa battaglia in corso è stata profetizzata, si tratta della battaglia che annuncia l'avvento del regno di Shambala. In questo momento un'entità plasmatica potentissima che ci ha condizionati per millenni è in fase di dissoluzione, si sta trasformando in luce. Ma ripeto non sei obbligato a credermi. Per me è così, scusami per il disturbo..." (M.M.)
Mia rispostina: “Mah, non sono molto portato per queste “meditazioni” su appuntamento telematico ad orario ed a tema... la meditazione è qualcosa che si svolge durante tutto l'arco della giornata, è un senso di presenza, dargli uno scopo è come inquinarlo. E poi non la chiamerei meditazione al massimo direzionalità del pensiero. Questo modo di stare con la luce è opinabile e ci pone in una parte di essa. La luce tutto comprende. Non sezionare la luce in buona o cattiva restando nella propria natura è ciò che chiamo meditazione. Il pensare positivo è un gioco nel divenire, come ben disse lo stesso Osho: “Il pensare in positivo, ha condotto l’America su una strada sbagliatissima. Si limita a dare speranza alla gente, a persone che stanno perdendo ogni speranza”. Ma se tu in quella “speranza”credi allora agisci di conseguenza.... in sintonia con il tuo sentire. Tranquilla non mi hai arrecato alcun disturbo, la condivisione di idee e sentimenti fa parte del rapporto umano, anche se non sempre tali idee e sentimenti corrispondono... Persino i più grandi saggi hanno enfatizzato aspetti della verità che apparentemente differiscono. L'importante è non trasformare le differenze in antagonismo. Buona vita a Te!” (Paolo D'Arpini)
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