1) Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, intervistata dal Financial Times sulla notizia di negoziati che sarebbero in corso tra "ribelli" siriani e Russia, ha confermato serafica che è da anni che la Russia sta negoziando con questi "ribelli moderati". Tutti noi che stiamo seguendo il più possibile da vicino gli eventi siriani, sapevamo da sempre che quando Putin dichiarò il ritiro dalla Siria del grosso della task force russa, contemporaneamente aveva sguinzagliato su tutti i territori siriani in mano ai "ribelli" agenti che parlano perfettamente le lingue locali e conoscono bene la storia e la situazione politica della Siria, per convincere con vari argomenti il maggior numero di signori della guerra di abbandonare le armi. Quindi i colloqui ad Ankara sono un esito naturale, anche se non scontato, della politica russa. Il Financial Times forse non se l'aspettava, ma più che altro era molto turbato dal fatto che aveva saputo dei recentissimi colloqui ad Ankara tra Russia, "ribelli moderati" (tra cui il sedicente Esercito Siriano Libero) e la Turchia e soprattutto era esasperato dal fatto che gli Usa sono totalmente tagliati fuori da questi colloqui, pur essendo la Turchia un perno (almeno fino ad oggi) della Nato. Su questo punto specifico la Zakharova, che è sempre iper-professionale è non dice mai una parola di troppo o di meno, si è lasciata andare a un po' di ironia, sottolineando che gli Usa con la loro politica si sono isolati da soli.
2) Non è possibile sapere cosa si sono detti Putin ed Erdogan nella telefonata del 1 dicembre 2016, ma il fratello sultanello di Ankara a fatto una spettacolare marcia indietro, rimangiandosi le dichiarazione di poche ore prima in cui affermava che l'esercito turco era intervenuto in Siria per abbattere Assad. Dopo la telefonata con Mosca Erdogan ha invece affermato che l'unico scopo è il "terrorismo", che Assad non c'entra niente e che ogni altra interpretazione è malevola. A parte il fatto che Erdogan dice e smentisce con la stessa faccia di palta che aveva Berlusconi (solo che lo fa su cose molto più gravi), bisogna prendere atto che Putin sembra avere argomenti molto convincenti nei confronti della Turchia.
3) Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha dichiarato che entro la fine dell'anno Aleppo sarà completamente liberata. Ricordo che i Russi sono molto prudenti nel rilasciare dichiarazioni di questo tipo.
4) L'inqualificabile Mogherini ha dichiarato che le posizioni ostili della UE nei confronti della Russia rimarranno tali anche se gli Usa dovessero cambiare politica. Della serie essere molto ma molto più imbecilli del Re.
Piotr
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