Alla faccia della volontà della maggioranza degli italiani che il 4 dicembre ha rigettato, senza mezzi termini, l’attentato alla Costituzione, anziché essere banditi come traditori della repubblica, sono stati (ri)elevati negli incarichi ministeriali per il nuovo governo del Paese che hanno sgovernato negli ultimi anni, sotto la guida del più brutto esempio di leadership politica mai avuto in Italia, dal dopoguerra ad oggi.
Spostato Alfano dal ministero dell’Interno a quello degli Esteri – certamente per meriti acquisiti con il caso Shalabayeva - la squadra del governo promosso dal presidente Matteorella si è addirittura arricchita con la new entry Finocchiaro ai Rapporti col Parlamento. già esaltati dalla precedente gestione celestiale di Monna Etruria.
Tutto questo, ovviamente, col concorso compiaciuto delle televisioni in cui imperversano i Sorge e i Polito di turno, al fianco dell’immancabile Emanuele Fiano, sempre più ignaro della comicità della sua narrazione politica.
Tutto questo, ovviamente, col concorso compiaciuto delle televisioni in cui imperversano le facce dei faccia a faccia della Rai e de La7, sempre più impegnate nel tentativo di arginare con tutti i mezzi possibili, anche sleali, l’irrompente onda anomala del Movimento 5 Stelle.
- A chi devo dire grazie per la sua presenza in tv?
- Per andare in televisione non dovete chiedere il permesso a nessuno?
- Quanto vi intestate del 60% che avete condiviso con Berlusconi e D’Alema?
- Voi consideravate l’Italicum una legge liberticida e preludio della dittatura, adesso invece la sognate modificata dalla Corte. Insomma, una bella contraddizione!
- Voi adesso andrete sull’Aventino, è vero?
- Senta proviamo a dire un po’ di Verità: a Roma, perché non si è candidato…..non è che qualcuno non l’ha voluta?
- Senta, sono passati sei mesi, a Roma i problemi sono enormi, le polemiche sono tante, la Raggi sorride sempre, però è in crisi nera. Perché?
- Dopo sei mesi forse c’è bisogno di qualcosa di nuovo! Non ha fatto neanche la giunta. Non sarà colpa dell’informazione! ……..la situazione era difficile, perché non avete chiesto subito il fallimento della città
- Sembrate divisi, Di Maio dice che ci sarà un leader, Fico dice che ci sarà un portavoce. Lei è per il leader o per il portavoce?
- Quindi tutto il potere al popolo, ………senta cosa diceva Gheddafi sulla partecipazione della vita politica …la rappresentanza è un impostura, più o meno dice le stesse (vostre, ndr) cose
- Quasi la metà degli italiani non naviga su internet, quindi se governerete voi, in qualche modo non partecipa….è un po’ come togliere il diritto di voto
- Perché non fate più lo streaming?....state quindi diventando un partito?
- Senta un suo collega grillino, Zaccagnini, ha detto che il suo obiettivo era essere eletto e diventare famoso. Missione compiuta?
- Dopo il partito azienda di Berlusconi, avremo il partito azienda di Casaleggio?
- Quali sono le garanzie di trasparenza della piattaforma Rousseau?
- A proposito di Berlusconi, è vero che anche lei suonava sulle navi?
- Lei ha passioni in comune con Berlusconi?...le donne, per esempio?
- Mi dicono, però, che quando faceva il catechista molte ragazzine erano innamorate di lei …lo imbarazzava?....questo me l’ha detto chi c’era,….purtroppo la so meglio di lei!!....non le dico il nome di chi era innamorato di lei….ma….
- Senta ma tra un fricchettone con lo zaino in spalla…. che fa il catechista, come lei e uno scout di Rignano in fondo potrebbero esservi cose simili
- Senta, ma da zero a dieci, quanta democrazia c’è nel cinque stelle?
- C’è un filo rosso, secondo lei, che legga la Brexit con l’elezione di Trump e il referendum in Italia?
- Ma a lei piace Trump?
- Crede anche lei che Putin abbia potuto influenzare con il suo hacker l’elezione americana?
- Le piace Putin?
- Lei, in prospettiva, si sente più garantito dalla Nato o dalla Russia di Putin?
- Lei ha un padre che è dichiaratamente fascista. Le ha mai creato imbarazzo?
- Senta lei ha detto che è più importante essere onesto che antifascista.. Cosa vuol dire?
- Senta ma il reddito di cittadinanza è difficile da finanziare o no?
Sic, su La 7, nel Faccia a faccia di Giovanni Minoli, il quale, alle prese con Alessandro Di Battista, incurante del fatto di parlare con una figura di spicco della prima forza politica del Paese, ha dato prova (ammesso che ve ne fosse ancora bisogno) della faziosità dell’armamentario di “domande fatte”, sistematicamente rispolverato dai giornalisti di regime, nelle interviste televisive ai 5 stelle. Lo stesso Minoli che un mese prima, in un altro faccia a faccia, incalzava il presidente Renzie con un fuoco di fila di domande da brivido, tipo:
- Dopo tre anni di governo, che senso ha la Leopolda oggi?
- Questa volta lei è andato tra i terremotati con sua moglie. Come mai?
- Dietro alle quinte, nel Giglio magico c’è anche Agnese?
“Io non reggo mezz’ora di frasi fatte”, così invece, su Rai 3 a In Mezz’ora, poche ore prima, lo aveva preceduto Lucia Annunziata, innervosita perché incapace di tenere testa alle affermazioni argomentate e inoppugnabili di Luigi Di Maio.
“Ma non è che, niente niente, questi vogliono la rivoluzione? No, perché ci era stato assicurato che tornava la Prima Repubblica con i suoi riti democristiani, le sue liturgie bizantine, all’insegna della decantazione e della “moderazione”. Altro che moderati: questi sono i più scatenati estremisti, i più sfegatati provocatori che la storia recente ricordi”…..Padre nostro, che vedi tutto,…. “dacci oggi Il (nostro) Fatto Quotidiano……
Adriano Colafrancesco
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