Caro Presidente Gentiloni, ci faccia il piacere...
…“questi conduttori televisivi, che fanno il bello e il cattivo tempo e si sentono i padroni del mondo, non hanno capito che il vento è cambiato. Che il No così come la ben più importante vittoria di Trump in Usa sono un no all’establishment, del quale fanno parte i network televisivi. Del resto questo movimento contro l’establishment mediatico, in Italia è già in atto da tempo”….scrive Massimo Fini su Il Fatto Quotidiano.
Come dargli torto! Quale migliore rappresentazione possibile della realtà!
Le crepe di un mondo dell’informazione taroccato e mendace sono sempre più evidenti e insopportabili. Esempi di malversazione giornalistica imperversano ormai senza ritegno, quotidianamente.
Nel tentativo impudico di tutelare le proprie posizioni di rendita, giornalisti (si fa per dire) del calibro di Lucia Annunziata, non si vergognano di proporre cronache gratuitamente insolenti nei confronti degli avversari di regime e, al tempo stesso, di servilismo indecente e pacchiano nei confronti di un establishment sempre più tragicamente comico!
Non passa giorno che la Rai, nel più generale quadro di manipolazione mistificatoria dell’informazione, non ci ricordi le “tegole” che si abbattono sul M5S, dimenticando le “travi” che una classe politica, sempre più arrogantemente impresentabile, ha gettato e getta tuttora sulla testa degli italiani!
Sarà forse per questo che stanotte ho fatto un sogno. Ho sognato Gentiloni nel suo primo intervento in Parlamento, in veste di presidente del consiglio, che parlava della Rai,…… e con lui il ministro Poletti che accompagnava il suo discorso compiaciuto con gesti di approvazione, mentre la Pinotti a stento tratteneva l’impeto tentatore di un invio di truppe in viale Mazzini,…… per riportarvi la pace!.... Su tutto le parole del nuovo premier – le sue parole! - che si materializzavano in un suggestivo crescendo musicale….. Tutte queste cose ho visto e sentito, presidente, ma era solo un sogno….. e si è infranto al bagliore del primo tiggì del mattino!
Orbene, però, caro presidente, il mio sarà pure stato solo un sogno, ma la voce che ho sentito nel sonno, quella, mi creda, l’ho sentita una volta pure da sveglio! Quella è autentica reale, documentata e, soprattutto, pronta per una prima serata dalla nuova promessa del servizio pubblico televisivo, Gianluca Semprini, o magari a Porta a Porta, dal sempiterno Bruno Vespa, nel salotto portante della scena politica dell’ultimo quarantennio.
Che ne pensa? Si può fare? “C’è una realtà di una grandissima crisi di reputazione di una crisi di rigetto della Rai da parte dell’opinione pubblica”…..e forse, con un atto di onestà intellettuale si potrebbe fare ancora qualcosa di buono, non crede?
Ci faccia questo piacere, Presidente. Se è il caso, potremmo intervistarla di nuovo!
Adriano Colafrancesco - www.adriacola.altervista.org
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