Fingendo di non ricordare
“le cene de la mejo gente d’er coppolone”
che vedevano insieme Panzironi, Alemanno, Buzzi, Casamonica, Poletti e compari vari del calibro diLuca Odevaine ex capo di gabinetto del sindaco di Roma Valter Veltroni, ex componente del tavolo di coordinamento sugli immigrati del Viminale, patteggiatore di una pena a due anni e otto mesi per la vicenda sui vertici della cooperativa la Cascina accusati, con lui, di corruzione per l’aggiudicazione di un appalto per la gestione del Centro assistenza richiedenti asilo di Mineo, i segugi della notizia televisiva del calibro di Maurizio M’annoi e Lilli Krucker ,- per non parlare della nutritissima cucciolata di scodinzolatori di sistema che infesta la Rai - annunciano, visibilmente scandalizzati, che la vera pietra dello scandalo della politica nazionale ha un volto e un nome: Virginia Raggi.
Colpevole di essersi calata nell’arena di un Colosseo ancora puteolente di fiere che hanno dilaniato per anni la capitale d’Italia, con la presunzione di ridare a Cesare (i cittadini) quel che è di Cesare (la gestione onorevole e onesta della cosa pubblica), pur senza essere accusata(sabile) di alcunché, è lei la causa vera di tutti i mali della politica italiana!
Ridiamoci sopra, che è meglio. Anzi cantiamoci sopra col Canto Trigoriano de la mejo Roma - Virgi’ nun ce pensà! Ch’è mejo pialla a ride!
Adriano Colafrancesco - acolafran@gmail.com
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