mercoledì 13 aprile 2016

Politica e teatrino mediatico - Canditati evergreen e candidati senza faccia




Sembra ormai consolidata, da parte di alcuni  candidati ad una qualsiasi elezione politica, l’abitudine di nascondere il proprio volto, o più precisamente, di presentarsi agli elettori non come oggi si vedono allo specchio ma come apparivano lustri addietro.

Sembra che non ci siano più fotografi a disposizione, si rovista disperatamente nei cassetti alla ricerca di sorrisi ormai passati, di guance tirate, di capelli folti.

Un candidato a livello nazionale può pensare di nascondere le sue reale fattezze ad una platea piuttosto vasta, non avendo tutti l’occasione di incontrarlo o conoscerlo personalmente; ma nei piccoli paesi come si può pensare di farla franca, fuori porta ti incontrano e ti vedono tutti gli elettori; si può spacciare il reperto fotografico sulla stampa, sui santini elettorali, sulle foto commemorative, ma a che pro se poi al faccia a faccia si rischia di non essere neanche riconosciuti, di perdere immediatamente di credibilità.

Ed allora a cosa serve questo proporsi per come eravamo e non per come siamo?!

Qui necessiterebbe l’intervento di psicologi e sociologi per spiegare scientificamente l’ormai diffuso fenomeno, ma noi comuni elettori ci facciamo interrogativi semplici, al limite dello scherzoso, ma che forse nascondono la classica saggezza popolare.

Perché nascondono il loro volto di oggi ?! Perché già ci mentono ?!

Se già prima di essere eletti si mettono una maschera cosa ci dobbiamo aspettare poi, forse solo facce di bronzo in grado di affrontare ogni appello senza battere ciglio.

O forse inconsciamente si sentono già inadeguati al ruolo per il quale chiedono di essere chiamati, ed allora cercano nuovo vigore nei ricordi del passato.

Forse sono vittime di consiglieri che sacrificano la verità inseguendo l’eterna giovinezza che purtroppo non esiste; ma la pubblicità questa chiede, dobbiamo essere tutti giovani ed aitanti oppure manchiamo di presa su chi ci ascolta.

Ma proporsi per amministrare il bene comune non richiede bellezza e vigoria, ma passione, onestà, trasparenza, dedizione, tutte qualità che non si dimostrano certo restando disperatamente ancorati al passato che purtroppo tale rimane.

Ma se guardano indietro addirittura a se stessi come sperare che siano in grado di guardare avanti per il bene della comunità ?!

Collettivo M5S  di Vitorchiano

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