Tutti ricordano il
grido di battaglia della Lega Nord: “Roma, ladrona, la Lega non perdona!”. Altri tempi. La Lega sembrava una carica
inarrestabile e travolgente.
Poi, arrivata
nella Capitale, lentamente si è adeguata, e ha smesso di urlare e soavemente ha
sussurrato “La Lega
ci sta”. Il Trota, Belsito, la Banca Padana ,……
potrei continuare, con le cooperative, con Miss Padania (se non c’erano le
russe, le prime volte, il concorso sarebbe stato simile al deserto dei
Tartari)…. Abbandono del progetto
politico.
In questi giorni
assistiamo alla nemesi padana: quello che non era riuscito compiutamente alla
Lega, lo hanno fatto Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza.
E’ stato
scoperchiato il verminaio, ed è affiorata la “Cloaca Maxima”. Solo che quella
costruita dai Romani (quelli veri) duemila anni fa, era un’opera di civiltà ed
un progresso civico e di pubblica salute. Quella portata alla luce dalle Forze
dell’Ordine e da Magistrati coraggiosi è purtroppo la fotografia di una civiltà
ormai cadavere, di un sistema che ha addirittura smesso di agonizzare. Mi ha
dato il voltastomaco, ma non mi ha stupito. Mi ha irritato e disgustato perché
non mi è ancora cresciuto il callo attorno al cuore e il bisogno vitale di
giustizia e di normalità riesce ancora a suscitare scandalo dentro di me.
Ma usando la
ragione, ho verificato per la milionesima volta che non può non succedere
quello cui abbiamo assistito. E’ l’apogeo della casta, è lo zenit del sistema,
è la vetta delle istituzioni occupate, stuprate dall’incestuosa ammucchiata
politica, dall’estrema destra all’estrema sinistra. E se per caso qualche
sparuto cespuglio ne è rimasto (QUESTA VOLTA!)
indenne, è dovuto al fatto che contava come il due di picche ed è stato
trascurato dai ladroni.
Certo, fa impressione
vedere montagne di soldi impacchettati (572.000 euro) come pacchetti di
sigarette nel borsone di un onesto contrabbandiere.
Certo, provoca
sdegno l’affermazione rituale di “fiducia nella giustizia cui dimostrerò la mia
totale estraneità”.
Certo, è
scandaloso l’imbarazzo dei politici i cui esponenti sono stati invischiati e
presi con le mani nella marmellata.
Certo, fa scandalo
sentire che con i clandestini si fanno più soldi che con la droga: e tutto
diventa chiaro ancora di più.
Di sicuro fa imbufalire,
su una Televisione generalista, sentire Cirino Pomicino stigmatizzare e
trinciare giudizi, lui che fu beccato e condannato per una bazzecola di
tangenti sulla sanità: il “chierichetto” democristiano non riuscì a
giustificare una decina di miliardi di lire. Sanità, sottolineo.
Ma, quando lo
stomaco smette per un attimo di ribellarsi, quando il cuore esce dalla
tachicardia, la ragione riprende il comando delle operazioni.
E la ragione dice
che questi farabutti, questa gentaglia sono il frutto di un sistema che conosce
benissimo il suo futuro, e sa che è alla fine. Tanto vale arraffare quanto più
si può, lontani anni luce da quello che dovrebbe essere la gestione della cosa
pubblica.
“Ma non c’è una
persona, non c’è l’Uomo che prenda in mano la situazione”, obbietta il piccolo
borghese, fino ad ora impaurito e schiavizzato.
Sempre, nella
storia, nei momenti di crisi profonda, nei momenti di catarsi, quando i buchi
nella cintura sono finiti, il Popolo esprime qualcuno che rivolta tutto. Che
sia operatore ecologico o ingegnere spaziale, fruttivendolo o impiegato,
massaia o studente, non conta ed importa nulla.
Il Popolo si è
svegliato...(?)
Fabrizio Belloni
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