Quello che tremila
anni di civiltà hanno lasciato nel nostro DNA, tra le altre cose, è la
distinzione, e la capacità di percepirla, fra giusto ed ingiusto. Fra bene e
male. Fra permesso e proibito.
Certo, ciascuno ha
la propria coscienza, e la morale, checché dicano gli “sciamani” delle varie
sette religiose che si agitano per imporre la loro morale, la morale, dicevo, è sempre e solo personale.
I Greci ci regalarono la filosofia, il
sapere, il logos. E la libertà dal misticismo orientale, fermato e massacrato
da 300 eroi alle Termopili.
I Romani ci regalarono la persona,
l’individuo, unico responsabile degli atti compiuti. Quindi il diritto (ci
regalarono anche il più vasto organizzato, civile e feroce Impero della Storia.
Ma questa è un’altra storia).
I Tedeschi ci regalarono lo Stato, l’organizzazione,
il vivere insieme. Già Tacito nel III secolo adombrava queste caratteristiche
teutoniche (“de Germania”).
Bene e male.
Legge e fuori
legge.
Responsabilità
individuale.
Sembrerebbe
banale, addirittura inutile ripetere per la millesima volta queste cose, ma non
lo è. Gli ultimi sconci accadimenti accavallatisi in questi giorni pre natalizi
(non è un caso, credetemi: in questa politica non esiste mai nulla di casuale)
ci fanno riflettere.
E, una volta commesso
quel grave reato odierno che è pensare, ci fanno rivoltare, furibondi più che
mai.
Due fatti.
Depenalizzazione di alcuni reati.
Sdemanializzazione del Porto Franco
Internazionale di Trieste.
Prima
considerazione. Furbo come un cervo, il Governo renziano, pd, fingendo di
rottamare ha seguito la seguente logica: le carceri sono piene. La Magistratura non ce
la fa. Milioni di processi in attesa. Riformare la Giustizia non se ne
parla (“Se ci provate” dicono i Giudici, “vi mettiamo dentro tutti”. Vista la
qualità della Casta, è una minaccia credibile e verosimile). Come uscirne?
Semplice: depenalizziamo i reati “minori”. Furto,
percosse, atti osceni, maltrattamento degli animali, truffa, omissione di soccorso, fino all’omicidio colposo
ecc. ecc., anche perpetrati sotto gli
occhi delle Forze dell’Ordine non rivestiranno più carattere penale.
Cioè, siccome non
sono in grado di garantire le regole del vivere civile, della sicurezza per i
Cittadini, siccome non sono in grado di amministrare le Comunità e la Società , fingo che certe
porcherie non siano più porcherie. Adatto la morale civile alla mia incapacità.
Mi svendo al fallimento dell’organizzazione delle regole. Modifico il bene ed
il male, dando a quest’ultimo più spazio e più agibilità.
Pazzia. Pazzia
pura, dettata dalla nullità morale e dalla mancanza di senso dello Stato. Anche
nel Far West la gente girava con la colt al fianco. Ma imperavano anche
principi: onore e sacrosanta vendetta. Hai toccato uno della mia famiglia? Ed
io vengo a cercarti! Hai rubato un cavallo? Ed io ti impicco. Hai violentato
una ragazza? E io ti sparo. Gente dura e vera. Altri tempi, altra morale, altri
uomini. E hanno fatto l’America: bibbia in una mano, la colt nell’altra. Si
pensava che quei tempi fossero finiti, che la Legge avesse regolato il vivere comune. Illusione
tragica.
Nasceranno anche
da noi, come in Brasile, gli Squadroni
della Morte. Giustizia privata. Che finisce con Giustizia a pagamento. La Mafia è più seria.
Bravi, bene,
continuate così. Distruggerete quel poco che è rimasto, anche in virtù
dell’impegno e dell’abnegazione di tanti: Forze dell’Ordine, Giudici eroi ( e
sono tanti: qualche mela marcia non è la maggioranza, anche se la tentazione di
riempire lo spazio lasciato vuoto dalla politica è forte), Gente comune che fa
il suo e vorrebbe solo essere lasciata in pace. Cittadini, famiglie,
lavoratori, pensionati……
Il risultato della
“renziade” sarà un aumento di clandestini, una sicurezza ridotta ai minimi
termini, una vita più violenta e meno vivibile. Esattamente quello di cui
avevamo bisogno.
Sciacalli, iene,
miserabili amebe morali. State divorando il cadavere di questa nostra Italia,
che voi avete scannato.
Il secondo
accadimento è la “sdemanializzazione” del Porto Franco internazionale di
Trieste” nella sua parte Nord, comunemente chiamata Porto Franco Vecchio, per
distinguerla dal Porto Franco Nuovo. E qui dobbiamo capirci. Il Porto
Franco ed il suo mantenimento in essere a beneficio di tutti, degli operatori
di tutto il mondo, era una clausola precisa del Trattato di Pace del 1947,
stipulato a Parigi tra l’Italia ed più di venti Stati vincitori della Seconda
Guerra Mondiale. Il trattato fu recepito e votato dal Parlamento Italiano che lo assunse a livello costituzionale. Oggi
il PD (sempre più Partito del
Denaro) vuole “regalare” la immensa area del Porto al Comune di Trieste. Un po’
come se uno cedesse una casa non sua ad un parente (anche a Trieste c’è un Sindaco
del Partito del Denaro). Emendamento fatto passare in Commissione, di notte
come i ladri, senza averne dato previa comunicazione ai parlamentari. Regalo
alla speculazione, affamata di terreni. Regalo fatto ai costruttori (e altri),
mancanti di terreni edificabili. Invece di sviluppare a promuovere le
meravigliose opportunità che la natura di “Porto Franco” offre, il governo
renziade, il governo del Partito del Denaro, svuota illegalmente ed
illegittimamente la natura del Porto, che, per inciso, tutto il mondo ci
invidia. Mi ricorda quella barzelletta, se il caso non fosse tragico, di quello
che per far dispetto alla moglie si autocastra.
Ma non passeranno:
la levata di scudi della gente comune è forte e non le manda a dire. Vedremo,
anche se lo sconcio è “blindato” anche alla Camera. Vedremo. Gli altri Stati
non sono come questo sbrindellato, straccione Stivale, il più bello e
massacrato del Mondo.
Due esempi, dalla
cronaca di questi giorni non a caso pre natalizi.
Due esempi di una
tragica realtà. Per la Casta :
è arrivata la loro fine. Quando la morale , quella che sia, viene assassinata,
nasce il tempo di iene, sciacalli, vermi. Sempre nella Storia la fine è
preannunciata da scadimento, da annullamento dei valori morali, quelli che
siano.
E’ la fine.
Fabrizio Belloni
E' vero, la morale è individuale. E' la coscienza che è unica e universale.
RispondiEliminaHo pubblicato molti articoli di Fabrizio Belloni sul mio blog, finché non ha dichiarato di essere un orgoglioso mangiatore di carne. http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2014/10/una-vipera-in-seno.html Questo mi ha mostrato la vera natura del soggetto, che, se parla di depenalizzazione del reato di maltrattamento di animali, lui carnivoro impenitente, non può che coerentemente esser contento.
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