sabato 1 dicembre 2012

Spiritualità laica e politica – Quanti giorni mancano all’alba?


Paolo D'Arpini al sole di Treia

“Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione” (Michel Foucault)

Quanti giorni mancano all’alba?
La canzone del Silenzio diceva “brutta burbetta va in branda, va a dormir, mentre l’anziano va fuori a divertir, a divertir…” La tromba suonava per tutti ma gli anziani uscivano in permesso e le reclute restavano consegnate in caserma a fare i servizi, tutti i servizi…. Ecco per chi non ha vissuto quell’esperienza com’è possibile capire l’attesa dell’alba?
Questa naja che è la cosa più stupida che ci sia, che ci obbliga a seguire gli ordini di chi sa cosa va fatto, perché gli ordini del potere non si discutono… Pulire i cessi tre volte? Benissimo e subito dopo vengono lordati da chi te li ha fatti pulire, non perché dovesse andare al cesso, no! Solo per farti vedere chi è che comanda, chiaro?
E chi è che comanda nella nostra vita?
Sapete che io sono uno spiritualista e sono però anche laico, diciamo che mi inserisco nel filone laico spiritualista, in cui non si crede in un dio personale ma si “accetta” la legge dell’evoluzione e della liberazione dall’ignoranza, diciamo che è una “via” per uscire dalla naja di questa vita.
Nel buddismo tibetano, ad esempio, c’è una totale ammissione delle varie forme del potere, esiste la scuola sinistra e quella destra, esiste il misticismo e la stregoneria, entrambe le scuole sono riconosciute come valide, dal punto di vista della mente, solo che il misticismo ti fa intravedere l’alba e la stregoneria ti mostra la notte buia!
Perché dico questo? Ma è semplice ed ovvio, per noi occidentali la scienza e la ragione e l’economia speculativa, l’utile come lo definisce Bataille, sono la nuova stregoneria, la religione. In Tibet usano i mantra e le incantazioni mentre qui gli scienziati al servizio della finanza producono meraviglie attraverso le formule e gli esperimenti. Per guadagnare sul cibo, che è l’unica cosa veramente necessaria alla vita, si sono persino inventati gli OGM = Ordine Genere Migliore.
Un proverbio di Calcata dice: “Il meglio è nemico del bene” (soprattutto se ha una matrice “migliorista”)
Ma quanto manca all’alba? Qui sembra proprio notte fonda, l’alba ha da venì (come baffone), ed intanto tutto si muove quando e come decide l’anziano, non secondo il naturale turn over del pianeta, no lo deciderà la finanza ed il mercato quali sono i meccanismi della vita utili al progresso (che fa comodo!). E se il cesso è pulito ci pensa l’anziano a risporcarlo subito, così possiamo rimetterci all’opera, noi burbette dobbiamo sempre avere qualcosa da fare, non possiamo stare a pensare con la nostra testa, ci pensa l’anziano, lo scienziato, il banchiere, lo stato, che son la stessa cosa. E se c’è qualche dubbio sulla morale del sistema… nessuna paura ecco qui il cappellano (o lo psicanalista) che confessa e ti perdona le tue seghe inutili e disperate.
Quanto manca all’alba? La gente studia sul computer e fa i conti: “ecco qui, lo dice wikipedia” – “ecco qui sta scritto così e lì cosà”. Ma chi lo sente l’odore del giorno? La gente del mondo, davanti al piccolo schermo, aspetta il “miglioramento” e non ha capito il senso del proverbio. La scienza con nuove tecnologie inibitorie aiuta il popolo a trovare un “Ordine di Genere Migliore”, una nuova speranza: né maschio né femmina, né buono né cattivo, né giusto né sbagliato, né religioso né ateo, semplicemente “amorfo”.
Purtroppo la speranza è come l’ideale, più ti avvicini e più si allontana.
Essere od avere? Se hai non basterà mai. Se sei allora è fatta. Significa che è giunta l’alba. Non era poi così difficile e strano, succede per conto suo.
“Viene la primavera e l’erba cresce da sé..” (mica la devi spingere…..)


Ed ora per finire una bella analisi politica

Notizie del giorno – Rabbiosa protesta di Israele, dopo il riconoscimento della Palestina come stato osservatore dell’ONU, ed immediate giungono le contromosse del capo setta “bibi”: migliaia di nuovi coloni spediti in Cisgiordania a contrastare la presenza palestinese. Tutti armatissimi e cattivi. Sapete infatti che i coloni possono girare per tutto il paese armati e sparare a chiunque sia sospettato di essere “terrorista”?
Israele non vuole il compromesso dei “due Popoli due Stati”, e con la politica dei continui insediamenti nei territori palestinesi vuole arrivare alla definitiva cacciata di questo popolo, per poter costruire la biblica grande Israele, con capitale Gerusalemme, previa cacciata degli arabi anche da questa città e demolizione delle due moschee che attualmente occupano il compound del vecchio tempio per costruirvi il nuovo.
Anche in Italia “bibi” non manca di alleati. Il Giornale della famiglia Berlusconi (quello che è socio in affari con Goldman Sachs), titolava ieri: “Monti svende Israele a Bersani” e con cappello “I Tecnici stanno con Hamas“. Mi chiedo a questo punto: perché il berlusca non si fa ebreo ed emigra in israele? Ah, dimenticavo, ebrei si è solo per nascita….!
E nella discussione tanto per creare scompiglio ci si mette pure il Renzi (sì lui, il rottamatore) il quale per fare il bastian contrario afferma: «Non sono d’accordo con Bersani sul fatto che la centralità di tutto sia il conflitto israelo-palestinese. Il problema è generale di tutta l’area del Medio Oriente. E al centro c’è l’Iran. Dobbiamo noi Europa per primi ascoltare il grido di dolore delle ragazze di Teherhan [sic]. Se non risolviamo lì, non risolviamo il conflitto israelo-palestinese. A Gaza cosa c’è scritto, infatti? ’Grazie Theran’ [sic]. L’Europa non deve lasciare la questione Iran soltanto agli Usa: è quella la madre di tutta le battaglie nel Medio Oriente….». Insomma che si trattasse di un idiota ne abbiamo ora la prova provata (che sia un duplicato delle pussy riot?).
Dal confronto in TV fra Renzi e Bersani abbiamo appreso che per Bersani la cosa principale da fare, in caso di sua vittoria alle primarie, sarebbe quella di dare la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia, da parte di Renzi invece apprendiamo che bisogna muoversi facendo guerra all’Iran. Ma nessuno parla dei 9′000 miliardi di ricchezza italiana di cui il 90% e nelle mani di poche migliaia di persone e dei 30 MILIONI di poveri (in aumento)… Beati democratici, ma ci fanno o ci sono?
Ma in politica non si vede l’alba in alcun luogo… Anche le speranze per un cambiamento riposte in nuove aggregazioni non politicizzate, come una nuova Lista Civica Nazionale, di cui tra l’altro esce in edicola dal 5 dicembre p.v. il nuovo mensile Barricate (vedi: http://retedellereti.blogspot.it/2012/11/barricate-in-edicola-la-prima-rivista.html), o la liste per il Bene Comune (in lotta con il PD per il marchio, vedi: http://retedellereti.blogspot.it/2012/11/il-bene-comune-del-movimento-per-il.html) o lo stesso M5S di Grillo, non danno garanzie efficaci di riuscita. Le liste civiche perché mancano di visibilità ed il M5S perché è una struttura “padronale”, in cui è difficile entrare e facilissimo uscire.
Insomma siamo entrati in una fase politica più che turbolenta: mentre i partiti classici continuano a dissertare sul sesso degli angeli e non capiscono che le risorse non sono affatto scarse ma vanno ben indirizzate, tantissime nuove realtà piene di speranze e di idee (ma anche prive, sovente, di sufficiente esperienza) si stanno dando da fare…. ma difficilmente riusciranno a prevalere. La dittatura mediatica ed il potete costituito e l’asservimento al mercato e gli interessi finanziari e la sudditanza economica alle banche… lo impediscono.
E una ribellione nel pensiero, una presa di coscienza?

Paolo D’Arpini
Rete Bioregionale Italiana

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