Dipinto di Franco Farina
Il 21 Dicembre è iniziata la Stagione Fredda.
E’ sempre stato un
giorno sacro per i saggi Antichi, soprattutto Romani.
Festeggiavano i
Saturnali, i Romani, anche scambiandosi doni. Guarda un po’ le tradizioni come
sopravvivono.
Per i Popoli
Nordici il Solstizio d’Inverno era ugualmente sacro. La notte si passava
attorno ad un falò, od ad un Albero sacro. A riguarda da dove arriva l’Albero
di Natale, prima che i semiti venissero a rompere le scatole con fasulle
fiabe…..
Il 21 dicembre era anche la
data che i Maya avevano indicato come fine di qualcosa ed inizio di qualcosa
d’altro. I Maya erano persone serie ed anche un po’ misteriose. Feroci pure,
come non disprezzabile. Raffinatissimi astronomi (come facessero senza binocoli,
cannocchiali, telescopi, resta un mistero, per allietare gli sbandati della New
Age), si facevano i loro calcoli, e stilavano i loro calendari. Ne fecero più
di una dozzina, da quello “sacro” che durava nove mesi e nove giorni, cioè il
periodo di gestazione. Poi c’era quello “di tutti i giorni”, con 365 giorni per
anno. “Selvaggi”, “esseri inferiori”, “servi del demonio” sbavavano francescani
e domenicani al seguito di quei banditi che furono i conquistadores, che
arraffarono oro, pagandolo con stermini, sifilide, raffreddore, malaria ed
altre piacevolezze simili. Ma i “selvaggi” erano i Nativi amerindi, da
convertire, manu militari, alla vera
religione. Maledetti!
Quello che mi ha
fatto girare come eliche certe cose è il solito ambaradan consumistico che ci
si è costruito sopra, alla cosiddetta “profezia” dei Maya: i furbacchioni, TV
in testa, ci hanno ricamato sopra di là dal sopportabile. Ovviamente non è
successa nessuna fine del mondo, senza catastrofi, terremoti, tsùnami,
rivoluzioni (questa ultima mi ha seccato per l’assenza!)……
Aspettiamoci la
prossima fine del mondo, il prossimo meteorite, la prossima catastrofe: come
sempre nei momenti di crisi sociale, economica, politica si moltiplicano le
stranezze. Una volta piangevano le madonne di pietra o di gesso. Poi si
moltiplicarono gli avvistamenti di UFO o di USO (lo stesso degli UFO, ma
sottomarini). Oggi ci si rifà ai
“primitivi delle Americhe. Allegri, c’è ancora tutta l’Africa da sfruttare, di
riserva.
Per quanto mi
riguarda ho festeggiato il Solstizio d’Inverno facendo danzare attorno ad un
mega falò dodici Vergini vestite di bianco, ed inneggiando ad Odino, Thor e al
Wahalla: “ Hann till Ragnarok!”. In verità la cosa difficile è stata trovare le
dodici Vergini…..
Buon Inverno a
tutti.
Fabrizio Belloni
simpatico
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