martedì 31 luglio 2012
Mario Monti: "Italia... vendo tutto causa trasferimento in ruolo bancario mondiale" - E notizie sugli eloim
Circa 370 miliardi di euro di immobili. Nonostante le privatizzazioni degli anni ’90 il valore del patrimonio dello Stato Italiano rappresenta un serbatoio cui attingere per ridurre il peso del debito pubblico.
Il governo più delegittimato della storia repubblicana ha annunciato un piano di dismissioni per fare cassa. Ovviamente lo fanno con il solito linguaggio incomprensibile ai più; infatti da Berlino, alla consegna del Responsible Leadership Award, Mario Monti dichiara:
Abbiamo predisposto veicoli, fondi mobiliari e immobiliari, attraverso i quali convogliare in vista di cessioni, attività del settore pubblico, prevalentemente a livello regionale e comunale.
Siccome non ci ha capito niente nessuno, SuperMario precisa meglio:
Non solo non escludiamo la cessione di quote dell’attivo del settore pubblico, ma la stiamo preparando e presto seguiranno degli atti concreti.
Insomma si ta preparando la cessione di servizi quei pubblici locali e municipalizzate che hanno sul mercato valutazioni piuttosto vantaggiose. Il trionfo di decenni di cultura e pratica della privatizzazione selvaggia di tutto ciò che è patrimonio comune, nell’ottica di svendere la parte buona della società e passarla nelle mani dei soliti speculatori.
Nel frattempo molti piccoli comuni, strangolati dai tagli, vendono il loro patrimonio immobiliare. E’ il caso di Basiglio (MI) che inizia vendendo gli alloggi comunali destinati alle famiglie in difficoltà e prennuncia che sono a rischio trasporto pubblico, mensa scolastica, asilo nido, assistenza ai disabili e fondi per i servizi sociali. Ecco dove colpisce la Spending Review.
Vendere i gioelli di famiglia quando si hanno dei debiti poteva andare bene per la mia povera nonna, non per un governo di tecnici dal quale ci si aspetta una soluzione più articolata di un “vendo tutto”.
DEMOCRAZIA DIRETTA PESARO
aderente a LISTE CIVICHE MARCHE
............
Altra conferma ufficiale svendita – Scrive Reuters: “Il ministero delle Politiche agricole emanerà forse già entro la pausa di Ferragosto un decreto per la dismissione di decine di migliaia di ettari di terreni agricoli pubblici valutati da Coldiretti fino a 6 miliardi di euro: lo ha detto oggi il ministro Mario Catania."Il Demanio ci ha dato nuovi dati, che si avvicinano di più alle nostre previsioni, stiamo parlando di decine di migliaia di ettari", ha detto il ministro a margine di un convegno. "Forse faremo il decreto già prima dello stacco di Ferragosto", ha aggiunto Catania. Il mese scorso il ministro aveva detto che i dati forniti dal Demanio erano inferiori al previsto e indicavano solo "alcune migliaia di ettari", anticipando comunque la pubblicazione entro l'estate di un provvedimento con l'elenco dei terreni da destinare alla vendita. Le dismissioni agricole statali riguardano oltre 338.000 ettari. Secondo uno studio di Coldiretti del novembre 2011, non confermato dal ministero, dall'operazione lo Stato potrebbe trarre complessivamente oltre 6 miliardi di euro”
..................
Intervento fuori dalle righe di Raffaella:
"Eloim e potere mondano – Sto appena adesso iniziando a collegare la politica, la religione, e la situazione globale attuale. A partire dal popolo sedicente "eletto" che, in questa autoreferenzialità narcisistica o spicotica, si distingue ancora una volta nel suo feroce razzismo. E quindi penso agli eloim, ovviamente e subito dopo agli ebrei che li riconoscono senza problematizzare la loro comparsa sul pianeta terra. Come cosa risaputa. Quindi guardo a noi, occidentali, con un cristo di seconda mano e tenuti all'oscuro da ogni dubbio. Nè più nè meno di come ci immagineremmo un branco di bestie. Stupide e utilizzabili probabilmente per le sctolette di carne simmenthal. Penso Alle sette massonico sioniste. A tutti i gangli di potere. Banche, Media, Università, Multinazioinali, Think Tank. Ai Rockfeller, Rotschild, Soros, e giù a scendere fino al miserabile Monti, servo dei servi di Potere. Al club Bilderberg. O al club Roma. Al Britannia. Al trattato di Lisbona e di Velsen. Penso Alla foma idealmente piramidale di questa ciclopica piramide. Che sgocciola giù fino agli ultimi gradini dove si allineano, intronate, le moltitudini dei servi, fino alla sovranità monetaria perduta e forse, probabilmente mai avuta. Tolto che del messaggio evangelico me ne frega una cippa, RITORNA LA DOMANDA: sospetto ci potrebbe essere un rapporto tra gli ebrei attuali e gli eloim. Quale?"
Mario Draghi... lo sapevate che...? Notizie d'intelligence e di stupidità umana
Si addensano nubi sull'Eurotower. Il comitato di sorveglianza interna dell'Unione europea avrebbe aperto un'inchiesta su Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea. L'accusa sarebbe quella di conflitto di interessi. L'indiscrezione arriva dal quotidiano Le Temps. Tutto è partito da una denuncia del Corporate Europe Observatory (Ceo), un'organizzazione che controlla le attività di lobbyng contro l'Ue.
Secondo la Ceo, il ruolo di presidente della Bce sarebbe in contrasto con la partecipazione di Draghi al G30, che riunisce i leader del settore finanziario. Un ruolo che spingerebbe l'ex governatore di Bankitalia a "non essere totalmente indipendente" perché "il G30 ha tutte le caratteristiche di un veicolo di lobbying per le grandi banche private internazionali e il presidente della Banca centrale europea non dovrebbe esserne membro". Secondo la Ceo, dunque, la partecipazione al G30 sarebbe contraria "alle regole etiche della Bce".
"Abbiamo inviato una lettera di denuncia alla BCE. Ora attendiamo una risposta", fanno sapere dalla Ceo. LA Bce ha tempo fino alla fine di ottobre per rispondere. Al di là del peso reale della denuncia, la notizia non concorre certo a calmare le acque in una settimana importante per l'Euro. La Banca centrale europea si riunirà giovedì per decidere sull'eventuale taglio dei tassi.
Rocco Nuzzo
Fonte: http://affaritaliani.libero.it)
...e questa?
Mario Draghi poteva evitare il disastro del Sud Europa
Il governatore della Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi, avrebbe potuto evitare che in Italia si instaurasse il governo tecnico a guida del tecnocrate monetarista Mario Monti. Avrebbe potuto evitare che i tassi d'interesse sui nostri titoli toccassero quota 6-7%.
Ma ascoltando gli economisti (o sedicenti tali) tromboni delle televisioni nostrane, la BCE non può acquistare TDS dei paesi membri, o per dirla con la Bundesbank, "non può finanziare i debiti degli Stati" .
Bene, questo è ciò che ci viene raccontato continuamente non appena accendiamo la tv.
Nulla di più falso.
La BCE attraverso il programma "Securities Markets Programme" , avrebbe potuto (e può, non essendo obbligata) acquistare i debiti emessi dai paesi dell'Eurozona, stabilizzando così l'ormai noto spread tra i nostri Bond e i Bund tedeschi, evitando, di conseguenza, l'instaurarsi di un governo tecnico di sfrenati neoliberisti che stanno massacrando ciò che resta del tessuto democratico del nostro Belpaese.
Il SMP (Securities Markets Programme) non è molto conosciuto ma è stato adottato con decisione della BCE datata 14 Maggio 2010, quando sulla poltrona di governatore siedeva Jean Claude Trichet.
Nel documento della BCE in questione si legge che:
"Il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea [...] ha adottato questa decisione:
Articolo 1
Sotto i termini di tale decisione, il SEBC (Sistema Europeo di Banche Centrali, nda), può acquistare quanto segue:
a) sul mercato secondario, idonei titoli di debito negoziabili emessi dai governi centrali o amministrazioni pubbliche degli Stati membri la cui valuta è l'Euro;
b) sul mercato primario e secondario, idonei titoli di debito negoziabili emessi da amministrazioni private facenti parte dell'area Euro."
Inoltre, stando a quanto riportato sul sito ufficiale della BCE (ecb.int), l'Eurosistema, dopo aver attuato il Securities Markets Programme, "riassorbe la liquidità fornita attraverso il SMP con operazioni settimanali."
Ovviamente, ciò non sta a significare che il programma non ha effetti.
Spingendo i tassi d'interesse sui TDS verso il basso (tramite il SMP), lo Stato oggetto di tale politica monetaria da parte della BCE riesce a finanziarsi molto più facilmente sui mercati dei capitali, aumentando quindi la domanda dei propri TDS. In base alle leggi dell'economia, più i TDS sono domandati più il prezzo sale e più il tasso d'interesse scende.
Fin qui tutti penserete che la salvezza è possibile. E' possibile far abbassare quel dannatissimo spread (che non dipende dai governi in carica, vedasi lo spread di questi giorni sotto il governo Monti). E' possibile tornare a finanziarci a buon mercato (il che è obbligatorio solo con l'Euro, poichè uno Stato che emette una propria moneta non ha bisogno di TDS per finanziare la propria spesa pubblica, men che meno delle tasse), far ripartire l'economia, magari con manovre espansive che facciano ripartire la domanda.
Niente di tutto ciò.
Nei giorni scorsi, Mario Draghi ha annunciato che sarà "pronto a tutto per salvare l'Euro" , anche ad aprire i rubinetti della BCE (ovvero acquistare i TDS dei paesi periferici).
E' di oggi la notizia che anche Angela Merkel ha dato il suo sostegno a tale iniziativa, andando contro il volere della Bundesbank (la Banca Centrale di Germania).
Cosa significa?
Semplicemente ancora più deflazione economica. Perchè?
In base a quanto imposto dal Fiscal Compact e dal MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), l'Italia sarà obbligata dal 2013 a trovare ulteriori 50 miliardi di Euro ogni anno (più i restanti destinati alla riduzione del deficit di bilancio e del debito pubblico), perpetrando ulteriori devastazioni alle vite dei cittadini.
Se Draghi apre i rubinetti della BCE, acquistando così i nostri TDS e calmando per un periodo di tempo i mercati, i tassi d'interesse dei TDS medesimi caleranno, scongiurando il rischio default. Come correttamente analizza il giornalista Paolo Barnard sul suo blog, ciò sta a significare semplicemente che continueranno incessantemente con le ricette di austerità economica che stanno distruggendo il Sud Europa, che stanno costringendo donne elleniche ad abbandonare i propri bambini all'orfanatrofio, che stanno costringendo al suicidio sia piccoli imprenditori che operai disoccupati.
Continueremo a prendere in prestito ogni singolo Euro per ogni tipologia di spesa pubblica, aumentando il nostro debito pubblico (che con l'Euro è realmente un debito reale, che grava sulle spalle dei cittadini).
Stanno fornendoci il medicinale che ci permetterà di restare in vita nonostante la metastasi devastante da cui siamo affetti continuerà a distruggerci ogni tessuto vitale.
Se Mario Draghi apre i rubinetti, qualsiasi mezzo di salvezza da questa spirale di morte chiamata Eurozona sarà reso vano.
Un default controllato, un ritorno ad una propria fiat money (con annesse politiche economiche di MMT che ho già descritto nei miei precedenti articoli), è l'unica exit strategy possibile ad una follia omicida come quella dell'Eurozona.
Valerio Spositi
(Fonte, Qualcosa di Sinistra: http://wp.me/p1mWAa-2BW)
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lunedì 30 luglio 2012
Elke Colangelo: "La cucina disinformata ad hoc…. e cuochi ingaggiati dall’industria carnaria"
Più mi informo e più rabbrividisco…
Anche i cuochi possono essere ingaggiati per diffondere la disinformazione sistematica, che protegge l’industria della carne.
Spuntano dappertutto come funghi venefici, infatti, aumentano i programmi di cucina in TV o su internet, dove abbonda la carne in ogni dove; antipasto, primo, secondo, nel contorno e a momenti pure nel dessert!
Non sanno più dove ficcare le membra dei poveri animali straziati e uccisi, urlanti dal terrore di perdere la LORO vita, tra fiumi di sangue fumante!
L’industria del cibo malato sta crollando, grazie alla corretta informazione che NOI ci passiamo sul Web, soprattutto sui vari social network ed eccoli qua, i giullari di corte con il cappellino bianco in testa!
Sono i cuochi pagati per raccontarci come ci fa bene ingozzarci di cadaveri pieni di virus, antibiotici, OGM e tossine del terrore e che rimangono impresse nella carne dei poveri animali indifesi, condite da una bella spolverata di cinismo e crudeltà umana!
Aumentano i programmi di cucina mandati in onda a tutte le ore e guardate con quale serietà e quali personaggi:
http://www.youtube.com/watch?v=VoD7E3hGwu0
tanto per fare un esempio e per non dimenticare!
Anche sulle TV estere, parlano di CARNE, CARNE E ANCORA CARNE!
Buon segno! L’industria dell’orrore sta crollando e cerca di remare più velocemente nel suo lago di sangue putrido e fetente, che lentamente ma inesorabilmente si sta prosciugando, grazie al calore che emana la nostra anima!
Purtroppo esistono anche tante pagine e gruppi su Facebook che diffondono la disinformazione mirata.
Osservate come assemblano le foto di piatti a base di carne e latticini, al sesso e ai personaggi famosi, ma anche ai candidi aforismi sull’amore sulla vita!
Tette, muscoli, cuori rosa, panna e ragù… che bella orgia di sensi che è attivata nel nostro cervello! Sarà il cartellone stradale che ci accompagnerà fino al prossimo supermercato dietro l’angolo di casa!
Questa forma di comunicazione si usa per manipolare le masse e indurle al consumismo di determinati prodotti. Sembra innocua ma i messaggi subliminali che ci sbattono di continuo sotto il naso, fanno incassare miliardi agli interessati. Sono moltissime le pagine o i gruppi che lavorano per le multinazionali e di solito sono anche i più organizzati e belli da vedere.
Non solo Ahimè! Ormai sono molti i disinformatori professionisti che si fingono utenti qualsiasi!
Hanno dei profili normalissimi, ma li usano per diffondere sistematicamente pagine con temi apparentemente neutrali. Solo osservando meglio tutti i loro album, ci si potrà rendere conto della quantità dei messaggi subliminali che vi sono inseriti. Queste persone fungono da tramite e da spioni dove serve maggiormente, per proteggere l’industria avvelenatrice. Li chiameremo i debunkers aggreganti; in altre parole sono i disinformatori professionisti che collegano i cunicoli del loro lercio formicaio dell’industria meschina e corrotta!
Essi svolgono il compito di coesori di menzogna in grande quantità e cercano di screditare chi invece lotta contro tutta questa disinformazione.
Qualcuno mi contestò di esagerare nel vedere ovunque i disinformatori professionisti, ma di solito sono persone in buona fede che non studiano a fondo il problema e che dunque ancora non si sono resi conto di quanto sia infettato tutto il sistema comunicativo, ricco di astuzie psicologiche delle più sopraffine.
Siamo stati troppo distratti e ora ci ritroviamo la casa infestata di cimici velenose! Aiutiamoci a vicenda a osservare nel dettaglio ogni notizia e da dove proviene. Saranno di poco profitto le varie guerre verbali che i disinformatori cercheranno di attizzare in ogni dove. Piuttosto impieghiamo meglio il tempo a controbilanciare tutta quest’immondizia disinformatica, che circola sotto mentite spoglie soprattutto sul Facebook. Passiamoci le varie informazioni in maniera più attiva, serena e facendo attenzione ai lupi travestiti da agnelli! Non possono vincere e lo sanno!
BUON APPETITO UMANITA’!
SUL MENU’ DEL GIORNO CAMPEGGIA A CARATTERI CUBITALI IL PIATTO MIGLIORE: “L’EVOLUZIONE SENSIBILE”!
Elke Colangelo
Elke Colangelo e Paolo D'Arpini a Calcata
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domenica 29 luglio 2012
ILVA di Taranto, diossina, vendetta.... ed anche giustizia!
Il missionario padre Dario Bossi scrive dall'Amazzonia e propone un incontro internazionale a settembre a Taranto.
In Brasile padre Dario sta lottando con le popolazioni locali contro la multinazionale Vale che rifornisce l'Ilva con il minerale di ferro estratto dalla foresta amazzonica.
Ci scrive padre Dario:
"Questa notizia della chiusura dell'Ilva é molto importante e la stiamo rimbalzando anche qui nel nord del Brasile, provocando la nostra giustizia ad avere lo stesso coraggio.
Comprendiamo la disputa tra la difesa ambientale e la necessitá di lavoro, ma siamo convinti tutti che si possa promuovere l'una favorendo anche l'altra.
Anche da noi il conflitto con l'impresa Vale si fa sempre piú forte. Qui un intero quartiere che soffre i danni dell'inquinamento.
Proprio ieri siamo riusciti ad ottenere una coraggiosa decisione giudiziaria che sospende il processo di duplicazione della ferrovia della Vale.
Andiamo avanti insieme con coraggio.
Credo che questa alleanza tra noi e la gente che lotta contro Ilva sia sempre piú importante.
A settembre l'avvocato brasiliano Danilo Chammas, militante dei diritti umani e socio-ambientali, sará in Italia.
Vorremmo molto realizzare un incontro (il pú possibile partecipato e plurale), a Taranto, sul tema 'Il prezzo del ferro", rilanciando anche il libro scritto da Francuccio Gesualdi (editrice EMI - ci legge in copia Pier Maria Mazzola) e soprattutto rilanciando strategie e pratiche comuni.
Cosa ne dite?
Un grande abbraccio,
p. dário - da Açailândia - MA
(Fonte Peacelink)
................
Questo che segue e' il comunicato stampa della famiglia Fornaro a cui sono state abbattute tutte le pecore e le capre a Taranto perche' contaminate da diossina.
L'Ilva emetteva diossina in quantita' a pochi chilometri dalla masseria tarantina della famiglia Formaro. (Fonte: peacelink)
Costretti da anni a convivere con l'annientamento delle nostre attività lavorative, vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà, innanzitutto, a chi oggi si trova nella necessità di difendere il proprio posto di lavoro. Noi da anni, subiamo la sorte che gli operai ILVA temono oggi di dover affrontare, siamo disoccupati. Noi come gli operai paghiamo per colpe non nostre. Comprendiamo, quindi, la rabbia, la disperazione, la smisurata voglia di cercare il colpevole. Purché sia il vero colpevole! Questo, per non dimenticare che, se la magistratura si è ritrovata a dover prendere delle decisioni così gravose, evidentemente , proprio non ha potuto evitarlo. Evidentemente quanto riportato nelle perizie, ha prospettato uno scenario tale da non lasciare alternative ai giudici. Nelle perizie, peraltro mai contestate sui dati in sede di incidente probatorio dagli stessi esperti nominati dall’ILVA, si parla di danni ai bambini, distruzione del territorio, contaminazione di derrate alimentari destinate al consumo, esito di politiche aziendali perpetrate negli anni, e non sol!
o in passato, frutto di un inquinamento attuale come risulta dalle perizie stesse. Abbiamo, tra l'altro, sentito esimii esponenti delle istituzioni esortare la politica, senz’altro finora assente, ad intervenire per risolvere ogni questione in modo da " far riposare gli avvocati ". Ci sembra un modo di tacitare la giustizia. Ma se noi vittime dell’inquinamento nell'ultimo, recentissimo concordato sottoscritto, non siamo neanche nominati, ci chiediamo chi mai se non gli organi della giustizia possono tutelarci per il danno subito, e per quello che ancora può verificarsi? E le vittime sono tutti i cittadini di Taranto, perché è dell’aria di Taranto che parliamo.
E allora, se è vero che il lavoro è un diritto sacrosanto, e come tale va difeso e tutelato, è pur vero che se la moneta di scambio diventa la salute nostra e, soprattutto, dei nostri figli, bisogna necessariamente correggere il tiro. Non possono chiederci ancora il sacrificio della vita contro la miseria, ma ci devono consentire una vita dignitosa, che è fatta di salute e di lavoro. Bisogna cercare alternative, andare oltre quei cancelli dietro cui una intera classe politica, si è trincerata per decenni sentendosi al riparo dallo spauracchio della fame e impedendo lo sviluppo di ogni altra attività. Attività che ci avrebbe consentito di salvarci molto prima, scongiurando probabilmente i tragici accadimenti di oggi che ben conosciamo. La nostra è una terra ricca di potenzialità. Violentata per anni ma ancora certamente recuperabile. Se solo noi tarantini prendessimo realmente coscienza di questo e, sorvegliando molto da vicino i nostri rappresentanti, li spingessimo a decidere nell'interesse nostro, scopriremmo quanto ancora si potrebbe fare. Si possono migliorare le attività esistenti e si possono creare nuove attività. E’ possibile conservare i posti di lavoro, ed è possibile vivere in un ambiente sano. Si tratta di speranze, ma poiché tutti hanno il diritto di pensare a un futuro migliore, auspichiamo che innanzitutto si rispettino le inevitabili decisioni prese senz'altro a fatica ma con coscienza e che chi di dovere, in clima di vera concertazione crei le basi per ripartire e consentire finalmente a noi e all'intera città di rinascere.
Famiglia Fornaro
sabato 28 luglio 2012
Coldiretti e la Chiesa dicono no agli OGM
Gli alberi non volano
Mario Toso: “..gli Ogm rendono i contadini dipendenti delle multinazionali”
”Le monocolture Ogm non solo contribuiscono a diminuire la biodiversita’, ma possono rendere i contadini che le praticano dipendenti dalle multinazionali”. E’ quanto ha sottolineato Monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, al convegno organizzato dalla Coldiretti su ”Rigenerazione culturale e rigenerazione dell’agricoltura: ruolo della dottrina sociale della Chiesa”.
”L’introduzione di una nuova tecnica agricola, ha sottolineato Toso, non deve in nessun modo rendere maggiormente difficile, dipendente e vulnerabile la vita dei più poveri”.
Questa dichiarazione di Mons. Toso, dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, è per noi motivo di grande soddisfazione e soprattutto sostiene e ribadisce ciò che noi promuoviamo da anni: gli ogm non sono una questione ideologica, come qualcuno ci attribuisce. Siamo assolutamente convinti che il valore del made in Italy sia dato dalla distintività e dalla identità delle singole produzioni. Noi non riusciremo mai a competere con le estensioni dei paesi americani o di altri continenti, e non possiamo nemmeno permettere che l’omologazione distrugga il patrimonio che il nostro mondo agricolo ha costruito negli anni”.
“Molto spesso, prosegue Bisi, si sottolinea che gli Ogm sono resistenti alla siccità e ai parassiti, ma nessuno considera che ci sono varietà di semi che resistono da migliaia di anni”.
“E’ recente, continua il leader di Coldiretti Piacenza, la lettera scritta da 200 tra scienziati e agricoltori e indirizzate alle massime cariche dello Stato (Presidente della Repubblica e del Consiglio) e riportata da testate nazionali in cui si chiede che sia possibile coltivare piante Ogm. Tra i 200 firmatari della lettera ci sono nomi noti e rappresentanti di enti e istituzioni. Evidentemente non hanno tenuto conto del fatto che la quasi totalità degli italiani è contraria e l’ha espresso in più occasioni”
“Vorrei ribadire, riprende Bisi, così come ha sottolineato chiaramente Monsignor Toso, che da tempo la Coldiretti, alla luce del principio della creazione, nonché dei principi di precauzione e di responsabilità, ma in particolare anche del principio della destinazione universale dei beni, ha optato per una scelta chiaramente contraria alle produzioni transgeniche. Questo, però, non e’ significato opposizione assoluta ad ogni uso delle tecnologie progredite e nemmeno preclusione alla ricerca e alla sperimentazione. Ne’ e’ significato un disinteresse per questo tema complesso. Anzi in un contesto di legislazioni plurali rispetto alle produzioni transgeniche, a fronte dei problemi concreti delle imprese, che finiscono per utilizzare prodotti contenenti percentuali di elementi transgenici, la Coldiretti si e’ fatta promotrice a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certificazione della storia, della qualità’ e dell’origine dei prodotti agroalimentari, agricoli ed ittici, a tutela del diritto all’informazione e alla scelta consapevole del consumatore”.
(Fonte: La Libertà)
Mario Toso: “..gli Ogm rendono i contadini dipendenti delle multinazionali”
”Le monocolture Ogm non solo contribuiscono a diminuire la biodiversita’, ma possono rendere i contadini che le praticano dipendenti dalle multinazionali”. E’ quanto ha sottolineato Monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, al convegno organizzato dalla Coldiretti su ”Rigenerazione culturale e rigenerazione dell’agricoltura: ruolo della dottrina sociale della Chiesa”.
”L’introduzione di una nuova tecnica agricola, ha sottolineato Toso, non deve in nessun modo rendere maggiormente difficile, dipendente e vulnerabile la vita dei più poveri”.
Questa dichiarazione di Mons. Toso, dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, è per noi motivo di grande soddisfazione e soprattutto sostiene e ribadisce ciò che noi promuoviamo da anni: gli ogm non sono una questione ideologica, come qualcuno ci attribuisce. Siamo assolutamente convinti che il valore del made in Italy sia dato dalla distintività e dalla identità delle singole produzioni. Noi non riusciremo mai a competere con le estensioni dei paesi americani o di altri continenti, e non possiamo nemmeno permettere che l’omologazione distrugga il patrimonio che il nostro mondo agricolo ha costruito negli anni”.
“Molto spesso, prosegue Bisi, si sottolinea che gli Ogm sono resistenti alla siccità e ai parassiti, ma nessuno considera che ci sono varietà di semi che resistono da migliaia di anni”.
“E’ recente, continua il leader di Coldiretti Piacenza, la lettera scritta da 200 tra scienziati e agricoltori e indirizzate alle massime cariche dello Stato (Presidente della Repubblica e del Consiglio) e riportata da testate nazionali in cui si chiede che sia possibile coltivare piante Ogm. Tra i 200 firmatari della lettera ci sono nomi noti e rappresentanti di enti e istituzioni. Evidentemente non hanno tenuto conto del fatto che la quasi totalità degli italiani è contraria e l’ha espresso in più occasioni”
“Vorrei ribadire, riprende Bisi, così come ha sottolineato chiaramente Monsignor Toso, che da tempo la Coldiretti, alla luce del principio della creazione, nonché dei principi di precauzione e di responsabilità, ma in particolare anche del principio della destinazione universale dei beni, ha optato per una scelta chiaramente contraria alle produzioni transgeniche. Questo, però, non e’ significato opposizione assoluta ad ogni uso delle tecnologie progredite e nemmeno preclusione alla ricerca e alla sperimentazione. Ne’ e’ significato un disinteresse per questo tema complesso. Anzi in un contesto di legislazioni plurali rispetto alle produzioni transgeniche, a fronte dei problemi concreti delle imprese, che finiscono per utilizzare prodotti contenenti percentuali di elementi transgenici, la Coldiretti si e’ fatta promotrice a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certificazione della storia, della qualità’ e dell’origine dei prodotti agroalimentari, agricoli ed ittici, a tutela del diritto all’informazione e alla scelta consapevole del consumatore”.
(Fonte: La Libertà)
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Arrigo Colombo: "La concertazione è un momento necessario della democrazia"
Dipinto di Pina Doria
Quando il Premier Monti dice no alla concertazione, dice no alla sovranità popolare, che è l’essenza della democrazia.
Perché in un regime parlamentare, quale è oggi quello prevalente, il potere detenuto dai cittadini è ceduto solo in parte ai suoi rappresentanti di ogni ordine e grado, tanto quanto è necessario per l’esercizio delle loro funzioni; ma è sempre una prerogativa popolare. Come spiega Beccaria.
Perciò è dovere della rappresentanza, in particolare del parlamento e del governo, coinvolgere il più possibile il popolo e i suoi corpi organizzati – i sindacati ad esempio, gli ordini professionali – nel lavoro preparatorio delle decisioni da prendere. Sì che la decisione provenga in certo modo dal popolo stesso, che detiene il potere sovrano.
Il vizio maggiore nelle democrazie rappresentative d’oggi è proprio lo scarso esercizio della sovranità popolare, relegata al voto politico ogni quattro cinque anni, e al voto amministrativo.
Lo stesso referendum, previsto da noi dalla Costituzione, è ora trascurato, in seguito all’abuso che ne hanno fatto i radicali. Ma questo anche perché la Costituzione non prevede i casi in cui debba intervenire in modo perentorio; come avviene invece in Svizzera.
Il premier Monti è pregato di astenersi da certe affermazioni – come anche l’altra, che il lavoro stabile è noioso, mentre è un basilare diritto in quanto prerogativa della persona e necessario alla sussistenza e sicurezza del vivere – che contrastano coi diritti fondamentali della persona e del cittadino.
Prof. Arrigo Colombo
Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di LecceVia Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160E-mail arribo@libero.it/
Quando il Premier Monti dice no alla concertazione, dice no alla sovranità popolare, che è l’essenza della democrazia.
Perché in un regime parlamentare, quale è oggi quello prevalente, il potere detenuto dai cittadini è ceduto solo in parte ai suoi rappresentanti di ogni ordine e grado, tanto quanto è necessario per l’esercizio delle loro funzioni; ma è sempre una prerogativa popolare. Come spiega Beccaria.
Perciò è dovere della rappresentanza, in particolare del parlamento e del governo, coinvolgere il più possibile il popolo e i suoi corpi organizzati – i sindacati ad esempio, gli ordini professionali – nel lavoro preparatorio delle decisioni da prendere. Sì che la decisione provenga in certo modo dal popolo stesso, che detiene il potere sovrano.
Il vizio maggiore nelle democrazie rappresentative d’oggi è proprio lo scarso esercizio della sovranità popolare, relegata al voto politico ogni quattro cinque anni, e al voto amministrativo.
Lo stesso referendum, previsto da noi dalla Costituzione, è ora trascurato, in seguito all’abuso che ne hanno fatto i radicali. Ma questo anche perché la Costituzione non prevede i casi in cui debba intervenire in modo perentorio; come avviene invece in Svizzera.
Il premier Monti è pregato di astenersi da certe affermazioni – come anche l’altra, che il lavoro stabile è noioso, mentre è un basilare diritto in quanto prerogativa della persona e necessario alla sussistenza e sicurezza del vivere – che contrastano coi diritti fondamentali della persona e del cittadino.
Prof. Arrigo Colombo
Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di LecceVia Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160E-mail arribo@libero.it/
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venerdì 27 luglio 2012
Un grazie a David Gramiccioli - Non è facile parlare di cose vere in una "democrazia" finta...
Foto di Gustavo Piccinini
"Conoscere è già rivoluzione", ma per conoscere è necessario far sapere. Questo lo si può fare solo con i mezzi di informazione, che sono i media classici (stampa, cinema, radio e tv) ed ultimamente internet. La conoscenza è potenza, dicevano i greci, chi conosce pensa e riflette, chi non conosce si accontenta ed accetta. La conoscenza produce consapevolezza, e cambiamento, Il potere non accetta cambiamento, per questo non vuole che la conoscenza si diffonda, questa potrebbe produrre rivoluzione. La rivoluzione produce sempre cambiamento. L'uomo è un animale relazionale e nella relazione c'è sempre una "reazione".
L'animale relazionale reagisce alla informazione. L'idea porta sempre all'azione, l'idea "nuova", "diversa", porta sempre alla riflessione e dopo all'azione. L'idea "vera", l'idea "nuova" porta sempre all'ide-azione. Nella natura abitudinaria dell'animale uomo se l'idea è sempre la stessa, non viene attivata la "re-azione", ma solo l'abitudine, (scatta nel cervello subito: "questo l'ho già sentito, e subito si spegne il riflettore dell'attenzione).
L'idea nuova invece fa partire le sinapsi e scatta la parte elaborativa ed ecco che da un idea ne nasce un'altra fin quando nasce l'azione. Il potere fa di tutto per trasmette (programmare) sempre le stesse idee, e sopratutto di confonderle per bene, parla sempre e solo degli effetti, mai di cause, ed usa in continuazione sempre elementi emozionali, poiché la "macchina umana" se usata (programmata) con le emozioni "re-agisce" sempre alla stessa maniera (bimbo triste che piange = compassione, case diroccate e strilli = solidarietà, ansia paura = rassegnazione e affidamento, insicurezza = delega di potere, ecc).
Mentre se la "macchina umana" viene usata (programmata) con le idee "nuove", rischia di "auto-programmarsi" (consapevolezza), perché allo stimolo di una idea, il cervello risponde con un altra idea (non conosciuta dal sistema) e quindi non controllabile. Il sistema sa che per controllare la popolazione è necessario che il popolo sappia il meno possibile, e quel poco che sa deve essere scadente e soprattutto inutilizzabile (un po' come il concetto di democrazia). L'obbiettivo del potere quindi è fondamentalmente quello di mantenere l'impero dell'ignoranza, se il popolo ignora non agisce, fino all'ottocento primi del novecento questo bastava, dopo è stato necessario: manipolare, mediare, filtrare e soprattutto "creare" una informazione ad effetto per gestire la "re-azione" del popolo.
Tale informazione "pilotata" ha molteplici funzioni, tra cui: distruggere ogni possibile forma di "re-azione" e quindi di "ide-azione", in modo da far accettare passivamente qualsiasi cosa venga fatta dal potere (con il principio del silenzio-assenso), poi ha la funzione di tenere occupata l'attenzione emozionale il più possibile (risse, truffe, omicidi, sesso, giochi, ecc) per evitare qualsiasi risveglio della razionalità, poi distrugge ogni tipo di relazione familiare che servivano come funzione di controllo sull'individuo, in quanto adesso il controllo deve essere totalmente sotto il sistema, poi distrugge anche l'identità che ha la funzione di dare un significato al territorio in cui si vive, distruggere l'identità (cittadino, regione, nazione, ecc) significa rompere i legami ed i riferimenti del proprio "territorio" di appartenenza ( per "territorio" si intende non solo quello fisico, ma anche culturale, sociale ed ideale), livellare l'istruzione ed imporre l'uguaglianza industriale, al fine di poter avere una massa di "macchine umane", tutte intercambiabili e programmabili allo stesso modo.
Il potere non deve avere nessun "alter ego", il popolo nella illusione delle "democrazie" dovrebbe essere il controllore del potere, di fatto il potere costituito non accetta il controllo del popolo ma invece potenzia il controllo del popolo per non essere controllato. Il potere è una relazione di forza, è una reazione, ed in una relazione vince chi ha più armi ha disposizione, chi ha più "re-azione", ricordiamo che "re-azione" significa anche e soprattutto, "grado di partecipazione" all'azione.
Nel gioco del potere costituito, la cosa che si nasconde, in tutte le leggi da 40 anni a questa parte, è quella di limitare fino a togliere definitivamente il grado di "re-azione" dei cittadini (relazione di potere). I trattati di Maastricht e Lisbona (ma anche la Costruzione Italiana scritta da sapienti mani atlantiche con la complicità rossa, non scherza) sono una chiara dimostrazione di come il potere, ormai in mano dei potentati finanziari e bancari, per auto-difendersi, ha sistematicamente tolto ogni potere "contrattuale" di "re-azione" del popolo. La relazione di potere "il popolo è sovrano" (art.1 Cost It.) nei fatti oggi è una presa in giro, e questo il popolo non lo deve sapere. La regola del "controllato" e del "controllore", non c'è più. Oggi c'è un sistema centrale fatto da tanti sotto sistemi (potere finanziario, multinazionali, comunicazione, politica, sindacati, ecc) che ha reso il popolo, inconsapevole, inerme, ignorante ma soprattutto "non re-attivo" attraverso pesantissime e continue programmazioni mentali, proprio per esercitare incondizionatamente le proprie volontà di dominio globale con l'alibi della "democrazia".
Ancora molti pensano che la politica, gli stati, le regioni, i comuni, servano a governare il popolo, di fatto sono strumenti completamente in mano al potere finanziario che se non torchiano gli schiavi (i cittadini) di fatto diventano inutili infatti sono enti da tagliare, accorpare, da chiudere, far fallire. Quando si fa tacere una voce (qualunque voce) è un pezzo di libertà che muore. Chiudo con un atto di solidarietà a David Gramiccioli, a cui è dedicato questo articolo e a cui va tutta la mia stima, perché gli hanno chiuso il programma "OVERTURE", che era una voce fuori dal coro, che stava tentando (riuscendoci, la prova provata è proprio la chiusura) a de-programmare le persone, facendole "re-agire", perché la conoscenza è già RIVOLUZIONE. Non è facile parlare di cose vere in una "ditta-democrazia". Grazie David.
Giuseppe Turrisi
"Conoscere è già rivoluzione", ma per conoscere è necessario far sapere. Questo lo si può fare solo con i mezzi di informazione, che sono i media classici (stampa, cinema, radio e tv) ed ultimamente internet. La conoscenza è potenza, dicevano i greci, chi conosce pensa e riflette, chi non conosce si accontenta ed accetta. La conoscenza produce consapevolezza, e cambiamento, Il potere non accetta cambiamento, per questo non vuole che la conoscenza si diffonda, questa potrebbe produrre rivoluzione. La rivoluzione produce sempre cambiamento. L'uomo è un animale relazionale e nella relazione c'è sempre una "reazione".
L'animale relazionale reagisce alla informazione. L'idea porta sempre all'azione, l'idea "nuova", "diversa", porta sempre alla riflessione e dopo all'azione. L'idea "vera", l'idea "nuova" porta sempre all'ide-azione. Nella natura abitudinaria dell'animale uomo se l'idea è sempre la stessa, non viene attivata la "re-azione", ma solo l'abitudine, (scatta nel cervello subito: "questo l'ho già sentito, e subito si spegne il riflettore dell'attenzione).
L'idea nuova invece fa partire le sinapsi e scatta la parte elaborativa ed ecco che da un idea ne nasce un'altra fin quando nasce l'azione. Il potere fa di tutto per trasmette (programmare) sempre le stesse idee, e sopratutto di confonderle per bene, parla sempre e solo degli effetti, mai di cause, ed usa in continuazione sempre elementi emozionali, poiché la "macchina umana" se usata (programmata) con le emozioni "re-agisce" sempre alla stessa maniera (bimbo triste che piange = compassione, case diroccate e strilli = solidarietà, ansia paura = rassegnazione e affidamento, insicurezza = delega di potere, ecc).
Mentre se la "macchina umana" viene usata (programmata) con le idee "nuove", rischia di "auto-programmarsi" (consapevolezza), perché allo stimolo di una idea, il cervello risponde con un altra idea (non conosciuta dal sistema) e quindi non controllabile. Il sistema sa che per controllare la popolazione è necessario che il popolo sappia il meno possibile, e quel poco che sa deve essere scadente e soprattutto inutilizzabile (un po' come il concetto di democrazia). L'obbiettivo del potere quindi è fondamentalmente quello di mantenere l'impero dell'ignoranza, se il popolo ignora non agisce, fino all'ottocento primi del novecento questo bastava, dopo è stato necessario: manipolare, mediare, filtrare e soprattutto "creare" una informazione ad effetto per gestire la "re-azione" del popolo.
Tale informazione "pilotata" ha molteplici funzioni, tra cui: distruggere ogni possibile forma di "re-azione" e quindi di "ide-azione", in modo da far accettare passivamente qualsiasi cosa venga fatta dal potere (con il principio del silenzio-assenso), poi ha la funzione di tenere occupata l'attenzione emozionale il più possibile (risse, truffe, omicidi, sesso, giochi, ecc) per evitare qualsiasi risveglio della razionalità, poi distrugge ogni tipo di relazione familiare che servivano come funzione di controllo sull'individuo, in quanto adesso il controllo deve essere totalmente sotto il sistema, poi distrugge anche l'identità che ha la funzione di dare un significato al territorio in cui si vive, distruggere l'identità (cittadino, regione, nazione, ecc) significa rompere i legami ed i riferimenti del proprio "territorio" di appartenenza ( per "territorio" si intende non solo quello fisico, ma anche culturale, sociale ed ideale), livellare l'istruzione ed imporre l'uguaglianza industriale, al fine di poter avere una massa di "macchine umane", tutte intercambiabili e programmabili allo stesso modo.
Il potere non deve avere nessun "alter ego", il popolo nella illusione delle "democrazie" dovrebbe essere il controllore del potere, di fatto il potere costituito non accetta il controllo del popolo ma invece potenzia il controllo del popolo per non essere controllato. Il potere è una relazione di forza, è una reazione, ed in una relazione vince chi ha più armi ha disposizione, chi ha più "re-azione", ricordiamo che "re-azione" significa anche e soprattutto, "grado di partecipazione" all'azione.
Nel gioco del potere costituito, la cosa che si nasconde, in tutte le leggi da 40 anni a questa parte, è quella di limitare fino a togliere definitivamente il grado di "re-azione" dei cittadini (relazione di potere). I trattati di Maastricht e Lisbona (ma anche la Costruzione Italiana scritta da sapienti mani atlantiche con la complicità rossa, non scherza) sono una chiara dimostrazione di come il potere, ormai in mano dei potentati finanziari e bancari, per auto-difendersi, ha sistematicamente tolto ogni potere "contrattuale" di "re-azione" del popolo. La relazione di potere "il popolo è sovrano" (art.1 Cost It.) nei fatti oggi è una presa in giro, e questo il popolo non lo deve sapere. La regola del "controllato" e del "controllore", non c'è più. Oggi c'è un sistema centrale fatto da tanti sotto sistemi (potere finanziario, multinazionali, comunicazione, politica, sindacati, ecc) che ha reso il popolo, inconsapevole, inerme, ignorante ma soprattutto "non re-attivo" attraverso pesantissime e continue programmazioni mentali, proprio per esercitare incondizionatamente le proprie volontà di dominio globale con l'alibi della "democrazia".
Ancora molti pensano che la politica, gli stati, le regioni, i comuni, servano a governare il popolo, di fatto sono strumenti completamente in mano al potere finanziario che se non torchiano gli schiavi (i cittadini) di fatto diventano inutili infatti sono enti da tagliare, accorpare, da chiudere, far fallire. Quando si fa tacere una voce (qualunque voce) è un pezzo di libertà che muore. Chiudo con un atto di solidarietà a David Gramiccioli, a cui è dedicato questo articolo e a cui va tutta la mia stima, perché gli hanno chiuso il programma "OVERTURE", che era una voce fuori dal coro, che stava tentando (riuscendoci, la prova provata è proprio la chiusura) a de-programmare le persone, facendole "re-agire", perché la conoscenza è già RIVOLUZIONE. Non è facile parlare di cose vere in una "ditta-democrazia". Grazie David.
Giuseppe Turrisi
giovedì 26 luglio 2012
MES e Fiscal Compact approvati in parlamento = 50 miliardi di tasse e tagli ogni anno per 20 anni con il voto di tutti i partiti al potere…
MES e Fiscal Compact approvati in parlamento = 50 miliardi di tasse e tagli ogni anno per 20 anni con il voto di tutti i partiti al potere…
I partiti in parlamento hanno ratificato il cosiddetto fiscal compact, ossia il trattato che introduce i meccanismi di stabilità, in pratica ci hanno impegnati a 50 miliardi di Euro all’anno di tasse e tagli per 20 anni.
Il voto è stato praticamente unanime: 368 sì e 65 no.
Salari e servizi della popolazione più tartassata d’Europa, saranno i bersagli dei tagli per il prossimo ventennio. Chi parlava di macelleria sociale era un ottimista!
Lo scorso dicembre 2011 il Parlamento Europeo ha approvato il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), un trattato con l’obiettivo di affrontare la crisi dei debiti dei paesi dell’area euro. Un fondo di garanzia con lo scopo di soccorrere i paesi in difficoltà. Il famoso salva-stati che, in effetti, sarebbe meglio chiamare salva-banche.
MES, i firmatari del contratto satanico
Ecco i punti cardine del MES:
Viene costituito un fondo iniziale di 700 miliardi di euro a cui l’Italia partecipa con una quota del 17.9% che significa versare oltre 125 miliardi di euro (di cui 15, subito).
I 17 stati aderenti, tramite i loro rappresentanti (definiti “governatori”, in pratica i ministri dell’economia degli stati membri) possono in qualsiasi momento variare questo capitale e per farlo NON NECESSITANO DI NESSUNA AUTORIZZAZIONE..
I governatori godranno di immunità giudiziaria, immunità di giurisdizione e di inviolabilità dei documenti. Non potranno essere chiamati in giudizio per decisioni prese riguardo il MES, non si potranno visionare i documenti prodotti al MES nè ispezionare locali.
Il MES potrà rastrellare fondi dalla finanza internazionale (quindi dalle grandi banche). Questi finanziatori esteri avranno il diritto di commissariare lo stato sovrano che beneficerà del prestito. Siete pronti ad avere Goldman Sachs o Hu Jintao in Parlamento?
Clausola finale: nessun Governo successivo a quello che ha ratificato il trattato potrà disimpegnarsi, adottando una eventuale decisione di uscita.
Stiamo consegnando la nostra sovranità ai banchieri, ci impegniamo per l’eternità ad un trattato blindatissimo su cui non abbiamo il minimo controllo e tutto nell’assoluto silenzio dei partiti e degli organi di informazione.
In parlamento non ci sono più dibattiti, le decisioni più liberticide vengono prese all’unanimità (salvo minime defezioni di IDV e Lega). PD, PDL e UDC nel silenzio assoluto stanno vendendo il nostro futuro sotto la regia di Monti e Napolitano.
Siamo oltre lo schifo, siamo allo sbando.
Solo liberandoci di questa classe politica potremo sperare di avere un futuro, i partiti stanno diventando a tutti gli effetti il problema, dal parlamento alle amministrazioni comunali, per questo Liste Civiche Marche non accetterà più nessuna alleanza elettorale con i partiti tradizionali e invitiamo tutte le liste municipali aderenti al nostro progetto a riconsiderare le loro alleanze anche a livello locale, in considerazione della gravità che sta assumendo la situazione politica nazionale.
Se è vero che al nostro interno vige un patto di totale rispetto per le autonome scelte di ogni singola lista, è altrettanto necessario affrontare il problema alla radice, lasciando i partiti alle loro irresponsabili scelte generali che ricadono pesantemente e direttamente anche sui comuni.
Italo Campagnoli
italo.campagnoli@tin.it
Povera Italia
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Luigi Crocco in solitario per il salvataggio d'Europa e del mondo!
Luigi Crocco, ritratto
Lo sapete che l'europa il 6 luglio 2011 ha deliberato 12 pagine legali sulla decisione del parlamento di finanziare il lavoro ?
Andate, promulgate e convincentvi della truffa più grande in Italia a trovare una soluzione anche parziale da correggere
Sono il 1° PROMOTORE popolare italiano che lo propone con tutte e solo le sue forze dal 2005 con più di 100 raccomandate + Email a tutti i governi italiani , anche perchè nel 2008 Grazie al Presidente Barroso ho creduto con tutte le mie forze di essere l'unico a sapere che , la cominità europea ha attribuito la Politica monetaria alla banca centrale di Francoforte BCE mentre a ciascun governo degli stati membri la competenza esclusiva sulla Politica sociale e dei redditi e, deve rispondere al proprio elettorato (sic) , non solo a progetti politici sulle elezioni ma soprattutto finanziari ed economici sul lavoro ( 2008 il presidente Barroso a me, per l' euro d'oro in obbligazioni speciali a pagare basse pensioni e salari )
Gentilissima Presidente Erminia Manzoni, delle commissioni commissioni petizioni/denuncie in europa
ho ricevuto il 17 luglio 2012 la vostra pregiata datata 9.7.2012 e allegati 12 pagine del 6. luglio 2011 che,
il parlamento europeo ha deliberato in merito alle misura da adottare sulla crisi finanziaria, economica e sociale 2010/2242(INI) per l'art 48 del regolamento sulla prevenzione dei rischi politici-sociali che possono crearsi al interno della comunità a pag 1 A -considerando che , i costi della crisi sono elevati che l'occupazione nel unione europea ha subito la contrazione del 1,8% e di conseguenza 23 milioni di persone economicamente attive si trovano disoccupate (9.6% sul totale) e il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 21%, e che permangono incerte le prospettive dei livelli del occupazione e che il 17% dei cittadini rischia di diventare indigente, a pag 3 punto 7 sottolinea che , la crisi del debito sovrano ha evidenziato il rischio degli squilibri europei, ; rivela la necessità che l'unione reagisca in modo univoco e, se del caso elabori una politica di bilancio comune, dotata di risorse finanziarie sufficienti , provenienti in parte da risorse proprie e predisponga opportuni meccanismi per contrastare la crisi sulla convergenza economica ( ogni governo degli stati membri ha competenza esclusiva sulla politica sociale e dei redditi ). e a pag 3 punto 13- chiede alla commissione di esaminare un futuro sistema obbligazionario al fine di determinare le condizioni che rendono tale sistema vantaggioso a tutti gli stati membri ...
E commento: Per la non corretta emissione obbligazionaria sul finanziamento ai redditi minori che sostengono l'economia dei paesi dalla firma sul trattato europeo a Roma nel sostenere il potere di acquisto dei salari sui prezzi al consumo , di disattese promesse sulla soglia della povertà 900.36 euro (24 Ore il Sole 22. settembre 2003) e successivi ad oggi senza notizia sul inflazione reale 72,22% per prezzi raddoppiati al consumo dal 2001 (unico caso abnorme in Europa )
E oggi il lavoro s'è fermato aumentado gli indigenti a 8 mln, forse più sul fenomeno della diminuizione dei consumi per il prezzo della benzina, che aumenta l'inflazione mentenendo inalterato il costo del lavoro al Inps 59% più alto del mondo , per pagare la gestione del Istituzione con 30 mila dipendenti 34 milioni tra salari e stipendi x milioni di pensioni al 80 % del ultimo salario
E fu ideato il tasso bancario monitorato dalla BCE nel deliberare dal Nostro Consiglio dei ministri l'inflazione minima 1.50% al 2.50% dal 2001 al 2016 pre-calcolata virtuale collegandola ai salari e pensioni per concedere mutui agevolati al acquisto casa e , prestiti alle aziende per pagare oltre i dipendenti anche le tasse e le spese del l'attività aziendale , ma le banche mantennero il fido sino al 15% per l' attività bancaria che a sommarci il costo del lavoro 59% + 15%= 74% gioco forza il datore di lavoro è costretto pagare il dipendete con la base salariale più bassa.per non aumatare l'inflazione E il dipendete anche nullatenente va dalla finanziaria a chiedere un prestito ovviamente col tasso più alto della banca che deve essere controfirmato dal datore di lavoro, ma il datore osserva il bilancio e calcola quanti dipendenti ho e quanto costano? E dal attività quanto ricavo e levate spese e tasse quanto rimane ? Se l' Azienda è solida e il mercato tira , riflette sulla spesa facendo lavorare di più il dipendente anche a non pagargli le ore ore di straordinario , ma se non lo è, licenzia , subito il dipendente considerandolo in esubero e sulla disoccupazione si apre il mercato nero della concorrenza dove il dipendente si abitua alla cassa integrazione a guadagnare di più in nero , e il datore di lavoro a non pagare i contributi al INPS 59%. E così si manifesta la disoccupazione che diminuisce l'occupazione. Ma, su tutto ciò si potrebbe intervenire soprattutto per corregge le discrepanze sui mutui , prestiti ecc, ma siamo in Italia dove occorrono interventi sindacali e governativi ordinari e straordinari a lungo periodo e d'incerto risultato, interessando nuovamente la politica del governo le banche, aziende, imprese , stipendi ecc. Oggi ancora sulla crisi più colpiti i salari .
E chiedo di rispondermi il governo italiano se dal rapporto 60% del DEBITO PUBBLICO/PIL =1200 miliardi ?come a Pag. 3 punto 14 possono essere estratti dal prossimo SEMESTRE 2013 soli 36 miliardi di Eurobliggazioni annui per 10 anni = 360 MILIARDI a finaziare direttamente tramite il controllo della Banca d'italia sul taglio es: 2225 euro a 5 milioni di medi salari + 6750 euro a 3 milioni di alti salari + 6750 euro a 5 milioni di piccole e medie aziende A FAVORE dei primi 8 milioni di salari in difficoltà da 500 a 900 euro mensili , per diminuire il costo del lavoro al INPS con 4500 euro annui + 6 miliardi per 6 anni =36 miliardi il taglio di 2000 euro annui a 3 milioni di studenti che restituiranno al tasso 2% semplice o solare a piccole rate il capitale 12.000 euro in enne anni, trovato il lavoro
--Luglio 2012 GiÀ SCOMPARSI 400 MILIARDI NELLE BANCHE italiane pari al 20% del Debito Pubblico sulla speculazione 1% a concedere prestiti col tasso maggiorato in attesa dei Salva Stati facendo pressione su Angela Merkel (madre di tutti i tedeschi sul economia reale del lavoro ) che non vuole , anche perché sarebbero investiti sullo Spread per il Default sul debito pubblico e per il voto del Rating , alfabetico negativo, ai governi più deboli, e non si fida dei 4 paesi più deboli d'europa sulla poliica economica dei redditi da lavoro.
IN FEDE
luigi.crocco o poetalc col diritto di unico autore ed editore avendo impegnato tutta la pensione dal 2005,per il 2001
luigi.crocco@gmail.com
P.S. SUL TRATTATO DI LISBONA 1 milione di cittadini possono partecipare alle discussioni del parlamento e tramite petizione perfezionare, modificare o cancellare leggi
Attendo una risposta
Lo sapete che l'europa il 6 luglio 2011 ha deliberato 12 pagine legali sulla decisione del parlamento di finanziare il lavoro ?
Andate, promulgate e convincentvi della truffa più grande in Italia a trovare una soluzione anche parziale da correggere
Sono il 1° PROMOTORE popolare italiano che lo propone con tutte e solo le sue forze dal 2005 con più di 100 raccomandate + Email a tutti i governi italiani , anche perchè nel 2008 Grazie al Presidente Barroso ho creduto con tutte le mie forze di essere l'unico a sapere che , la cominità europea ha attribuito la Politica monetaria alla banca centrale di Francoforte BCE mentre a ciascun governo degli stati membri la competenza esclusiva sulla Politica sociale e dei redditi e, deve rispondere al proprio elettorato (sic) , non solo a progetti politici sulle elezioni ma soprattutto finanziari ed economici sul lavoro ( 2008 il presidente Barroso a me, per l' euro d'oro in obbligazioni speciali a pagare basse pensioni e salari )
Gentilissima Presidente Erminia Manzoni, delle commissioni commissioni petizioni/denuncie in europa
ho ricevuto il 17 luglio 2012 la vostra pregiata datata 9.7.2012 e allegati 12 pagine del 6. luglio 2011 che,
il parlamento europeo ha deliberato in merito alle misura da adottare sulla crisi finanziaria, economica e sociale 2010/2242(INI) per l'art 48 del regolamento sulla prevenzione dei rischi politici-sociali che possono crearsi al interno della comunità a pag 1 A -considerando che , i costi della crisi sono elevati che l'occupazione nel unione europea ha subito la contrazione del 1,8% e di conseguenza 23 milioni di persone economicamente attive si trovano disoccupate (9.6% sul totale) e il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 21%, e che permangono incerte le prospettive dei livelli del occupazione e che il 17% dei cittadini rischia di diventare indigente, a pag 3 punto 7 sottolinea che , la crisi del debito sovrano ha evidenziato il rischio degli squilibri europei, ; rivela la necessità che l'unione reagisca in modo univoco e, se del caso elabori una politica di bilancio comune, dotata di risorse finanziarie sufficienti , provenienti in parte da risorse proprie e predisponga opportuni meccanismi per contrastare la crisi sulla convergenza economica ( ogni governo degli stati membri ha competenza esclusiva sulla politica sociale e dei redditi ). e a pag 3 punto 13- chiede alla commissione di esaminare un futuro sistema obbligazionario al fine di determinare le condizioni che rendono tale sistema vantaggioso a tutti gli stati membri ...
E commento: Per la non corretta emissione obbligazionaria sul finanziamento ai redditi minori che sostengono l'economia dei paesi dalla firma sul trattato europeo a Roma nel sostenere il potere di acquisto dei salari sui prezzi al consumo , di disattese promesse sulla soglia della povertà 900.36 euro (24 Ore il Sole 22. settembre 2003) e successivi ad oggi senza notizia sul inflazione reale 72,22% per prezzi raddoppiati al consumo dal 2001 (unico caso abnorme in Europa )
E oggi il lavoro s'è fermato aumentado gli indigenti a 8 mln, forse più sul fenomeno della diminuizione dei consumi per il prezzo della benzina, che aumenta l'inflazione mentenendo inalterato il costo del lavoro al Inps 59% più alto del mondo , per pagare la gestione del Istituzione con 30 mila dipendenti 34 milioni tra salari e stipendi x milioni di pensioni al 80 % del ultimo salario
E fu ideato il tasso bancario monitorato dalla BCE nel deliberare dal Nostro Consiglio dei ministri l'inflazione minima 1.50% al 2.50% dal 2001 al 2016 pre-calcolata virtuale collegandola ai salari e pensioni per concedere mutui agevolati al acquisto casa e , prestiti alle aziende per pagare oltre i dipendenti anche le tasse e le spese del l'attività aziendale , ma le banche mantennero il fido sino al 15% per l' attività bancaria che a sommarci il costo del lavoro 59% + 15%= 74% gioco forza il datore di lavoro è costretto pagare il dipendete con la base salariale più bassa.per non aumatare l'inflazione E il dipendete anche nullatenente va dalla finanziaria a chiedere un prestito ovviamente col tasso più alto della banca che deve essere controfirmato dal datore di lavoro, ma il datore osserva il bilancio e calcola quanti dipendenti ho e quanto costano? E dal attività quanto ricavo e levate spese e tasse quanto rimane ? Se l' Azienda è solida e il mercato tira , riflette sulla spesa facendo lavorare di più il dipendente anche a non pagargli le ore ore di straordinario , ma se non lo è, licenzia , subito il dipendente considerandolo in esubero e sulla disoccupazione si apre il mercato nero della concorrenza dove il dipendente si abitua alla cassa integrazione a guadagnare di più in nero , e il datore di lavoro a non pagare i contributi al INPS 59%. E così si manifesta la disoccupazione che diminuisce l'occupazione. Ma, su tutto ciò si potrebbe intervenire soprattutto per corregge le discrepanze sui mutui , prestiti ecc, ma siamo in Italia dove occorrono interventi sindacali e governativi ordinari e straordinari a lungo periodo e d'incerto risultato, interessando nuovamente la politica del governo le banche, aziende, imprese , stipendi ecc. Oggi ancora sulla crisi più colpiti i salari .
E chiedo di rispondermi il governo italiano se dal rapporto 60% del DEBITO PUBBLICO/PIL =1200 miliardi ?come a Pag. 3 punto 14 possono essere estratti dal prossimo SEMESTRE 2013 soli 36 miliardi di Eurobliggazioni annui per 10 anni = 360 MILIARDI a finaziare direttamente tramite il controllo della Banca d'italia sul taglio es: 2225 euro a 5 milioni di medi salari + 6750 euro a 3 milioni di alti salari + 6750 euro a 5 milioni di piccole e medie aziende A FAVORE dei primi 8 milioni di salari in difficoltà da 500 a 900 euro mensili , per diminuire il costo del lavoro al INPS con 4500 euro annui + 6 miliardi per 6 anni =36 miliardi il taglio di 2000 euro annui a 3 milioni di studenti che restituiranno al tasso 2% semplice o solare a piccole rate il capitale 12.000 euro in enne anni, trovato il lavoro
--Luglio 2012 GiÀ SCOMPARSI 400 MILIARDI NELLE BANCHE italiane pari al 20% del Debito Pubblico sulla speculazione 1% a concedere prestiti col tasso maggiorato in attesa dei Salva Stati facendo pressione su Angela Merkel (madre di tutti i tedeschi sul economia reale del lavoro ) che non vuole , anche perché sarebbero investiti sullo Spread per il Default sul debito pubblico e per il voto del Rating , alfabetico negativo, ai governi più deboli, e non si fida dei 4 paesi più deboli d'europa sulla poliica economica dei redditi da lavoro.
IN FEDE
luigi.crocco o poetalc col diritto di unico autore ed editore avendo impegnato tutta la pensione dal 2005,per il 2001
luigi.crocco@gmail.com
P.S. SUL TRATTATO DI LISBONA 1 milione di cittadini possono partecipare alle discussioni del parlamento e tramite petizione perfezionare, modificare o cancellare leggi
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Giampiero Cirnigliaro: "Fate contento il monti, per risparmiare sulle spese del boia... suicidatevi!"
Foto di Gustavo Piccinini
Buongiorno a tutti, cari amici.
Il prosciutto sugli occhi è un male incurabile. Ed in Italia colpisce 9 politicanti su dieci. Questa è l'amara realtà.
Ma questo male, certamente contagioso, ha colpito anche il 98% degli italioti aventi diritto al voto. Infatti, pur conoscendo bene l'attuale situazione politico-economica italiana, la gente continua a pensare alle ferie, al mare, all'iphone, all'ipad e, da poco, al galaxy 3.
Sento sempre più parlare di accessori, cover, software per i cellulari e sempre meno di crisi, tasse e povertà. Segno che, alla fine, basta poco per rendere felice un italiota medio: regalargli un gadget elettronico. Saremo tutte pecore! ma pecore Hi-Tec.
E dato che questi fatti sono molto noti ai politicanti attuali, ecco che loro si occupano di ben altro (anche perché i tablet e gli iphone li hanno avuti in regalo dal governo per Natale). ABC adesso litigano per una legge elettorale che, a mio modesto parere, non si farà. Ovviamente a loro conviene far vedere di esser li sul punto di scriverla, salvo poi tirarsi indietro quando giungono all'ultimo paragrafo. Come per la tela di Penelope, anche loro sfilano la sera ciò che hanno telato di giorno. Ovviamente, per me che sono un umile ignorante, questo puzza di compromesso "sottobanco". Ma io sono sempre sospettoso.
Il loro degno maestro-alleato, il tecnico prof, usa quasi la stessa tecnica sfruttando a suo favore (per rimanere incollato ad una poltrona ricevuta in regalo dall'imperatore), spread, rating e catastrofi varie. "Se il governo cade adesso, l'Italia fallisce!"
Bene, facciamo la prova: vediamo cosa accade se domani lui ed i suoi tecnocrati andranno a casa. Vediamo cosa sarà questo fallimento per noi popolo schiavo. Vediamo se avremo, tutti insieme, la forza di risorgere. Ovviamente queste velate minacce hanno uno scopo ben preciso: dare tempo ai politicanti di organizzarsi per le prossime elezioni e far fuori, politicamente, chi potrebbe toglier loro anche un solo voto. L'ultima proposta indecente è quella di dare ai tre partiti di ABC, a prescindere dal risultato elettorale, una quota fissa del 10-15% di preferenze.
Questo perché, secondo l'infausta idea di un diabolico politicante, solo così si potrebbero premiare "in anticipo" i partiti "regolari". Come se i movimenti spontanei, quelli creati dal popolo SOVRANO, non avessero diritto alcuno. Solamente loro tre, non si capisce come, hanno l'investitura divina per rimanere al loro posto. Gli altri facciano da scudieri. Così se domani il capocomico dovesse prendere anche il 20%, sarebbe certamente superato da un pd o da un pdl che, anche racimolando il 15% balzerebbero almeno al 25%! Bella democrazia del cazzo! (scusate, è scappato).
Nel frattempo, con sistemi più o meno legali, chi possiede denaro lo sta portando via dalle banche italiane prevedendo un futuro crack. E le banche cominciano a perdere milioni di euro. E chiederanno altri prestiti agevolati alla bce che, ben contenta di farlo, darà loro altri miliardi di euro da investire in titoli statali. E noi continueremo ad aver fame.
Azzardo una previsione:
Arriveremo alle elezioni del 2013 con la paura del fallimento.
I movimenti politici non riusciranno ad avere potere decisionale.
I soliti politicanti rimarranno seduti dove stanno adesso.
Si cercherà altro denaro da rastrellare tra il popolo schiavo.
Altre aziende chiuderanno e andranno all'estero.
Noi saremo ancora qui a brucare l'erba.
Ecco, cari italioti, questo è il futuro che ci attende. Un futuro che noi stessi abbiamo scritto come dei condannati a morte cui verrà imposto il suicidio. Almeno si risparmierà sulla paga del boia.
Scusate il disturbo.
Giampiero Cirnigliaro
Buongiorno a tutti, cari amici.
Il prosciutto sugli occhi è un male incurabile. Ed in Italia colpisce 9 politicanti su dieci. Questa è l'amara realtà.
Ma questo male, certamente contagioso, ha colpito anche il 98% degli italioti aventi diritto al voto. Infatti, pur conoscendo bene l'attuale situazione politico-economica italiana, la gente continua a pensare alle ferie, al mare, all'iphone, all'ipad e, da poco, al galaxy 3.
Sento sempre più parlare di accessori, cover, software per i cellulari e sempre meno di crisi, tasse e povertà. Segno che, alla fine, basta poco per rendere felice un italiota medio: regalargli un gadget elettronico. Saremo tutte pecore! ma pecore Hi-Tec.
E dato che questi fatti sono molto noti ai politicanti attuali, ecco che loro si occupano di ben altro (anche perché i tablet e gli iphone li hanno avuti in regalo dal governo per Natale). ABC adesso litigano per una legge elettorale che, a mio modesto parere, non si farà. Ovviamente a loro conviene far vedere di esser li sul punto di scriverla, salvo poi tirarsi indietro quando giungono all'ultimo paragrafo. Come per la tela di Penelope, anche loro sfilano la sera ciò che hanno telato di giorno. Ovviamente, per me che sono un umile ignorante, questo puzza di compromesso "sottobanco". Ma io sono sempre sospettoso.
Il loro degno maestro-alleato, il tecnico prof, usa quasi la stessa tecnica sfruttando a suo favore (per rimanere incollato ad una poltrona ricevuta in regalo dall'imperatore), spread, rating e catastrofi varie. "Se il governo cade adesso, l'Italia fallisce!"
Bene, facciamo la prova: vediamo cosa accade se domani lui ed i suoi tecnocrati andranno a casa. Vediamo cosa sarà questo fallimento per noi popolo schiavo. Vediamo se avremo, tutti insieme, la forza di risorgere. Ovviamente queste velate minacce hanno uno scopo ben preciso: dare tempo ai politicanti di organizzarsi per le prossime elezioni e far fuori, politicamente, chi potrebbe toglier loro anche un solo voto. L'ultima proposta indecente è quella di dare ai tre partiti di ABC, a prescindere dal risultato elettorale, una quota fissa del 10-15% di preferenze.
Questo perché, secondo l'infausta idea di un diabolico politicante, solo così si potrebbero premiare "in anticipo" i partiti "regolari". Come se i movimenti spontanei, quelli creati dal popolo SOVRANO, non avessero diritto alcuno. Solamente loro tre, non si capisce come, hanno l'investitura divina per rimanere al loro posto. Gli altri facciano da scudieri. Così se domani il capocomico dovesse prendere anche il 20%, sarebbe certamente superato da un pd o da un pdl che, anche racimolando il 15% balzerebbero almeno al 25%! Bella democrazia del cazzo! (scusate, è scappato).
Nel frattempo, con sistemi più o meno legali, chi possiede denaro lo sta portando via dalle banche italiane prevedendo un futuro crack. E le banche cominciano a perdere milioni di euro. E chiederanno altri prestiti agevolati alla bce che, ben contenta di farlo, darà loro altri miliardi di euro da investire in titoli statali. E noi continueremo ad aver fame.
Azzardo una previsione:
Arriveremo alle elezioni del 2013 con la paura del fallimento.
I movimenti politici non riusciranno ad avere potere decisionale.
I soliti politicanti rimarranno seduti dove stanno adesso.
Si cercherà altro denaro da rastrellare tra il popolo schiavo.
Altre aziende chiuderanno e andranno all'estero.
Noi saremo ancora qui a brucare l'erba.
Ecco, cari italioti, questo è il futuro che ci attende. Un futuro che noi stessi abbiamo scritto come dei condannati a morte cui verrà imposto il suicidio. Almeno si risparmierà sulla paga del boia.
Scusate il disturbo.
Giampiero Cirnigliaro
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mercoledì 25 luglio 2012
Giovanni Panunzio assolto e vendicato contro Striscia la Notizia
E divento Luce - Dipinto di Franco Farina
La Corte d'Appello di Milano ha reso pubbliche le motivazioni della sentenza di secondo grado del 15 giugno 2012 che, accogliendo totalmente le richieste della difesa, rappresentata dall'avv. Stefania Farnetani, ha assolto Giovanni Panunzio, fondatore di Osservatorio Antiplagio, dall'accusa di aver diffamato Antonio Ricci, assistito dall'avv. Salvatore Pino.
Il 16 febbraio 2006 Panunzio aveva affermato, riferendosi all'autore di Striscia la notizia e alle sue battaglie contro i ciarlatani: "Bisogna bacchettare anche quelli di Mediaset, di Mediavideo. Bisogna bacchettarli, quelli voi non li bacchettate mai. I maghi di Mediavideo non li toccate mai. Tu sei scorretto. Usi due pesi e due misure". E in un successivo comunicato il fondatore di Osservatorio Antiplagio aveva aggiunto: "La trasmissione Striscia si dimentica di denunciare i ciarlatani appartenenti alla sua parrocchia, pubblicizzati in ben 200 pagine di teletext di Mediaset.
Non è azzardato affermare che parte dei compensi degli autori e conduttori di Striscia la notizia deriva dai proventi dei sedicenti maghi". Per i giudici dell'appello il fatto non costituisce reato. "In relazione alla prima frase - scrive la Corte - la stessa non ha la minima valenza diffamatoria.
Essa indica come la trasmissione televisiva, oggetto del giudizio del Panunzio, segua un criterio nella scelta dei propri obiettivi non del tutto uniforme, essendo evidente ed incontestabile che la medesima aggressività usata da "Striscia" nei confronti di alcuni obiettivi (tra cui, appunto, Vanna Marchi), non è stata usata nei confronti di altre situazioni e/o persone non meno suscettibili del medesimo interesse". In relazione alla seconda frase, la Corte d'Appello ritiene che: "L'espressione "non è azzardato affermare che parte dei compensi degli autori e conduttori di Striscia la notizia deriva dai proventi dei sedicenti maghi" è stata scritta a conclusione di un ragionamento, ove si dà conto dell'immenso ammontare degli introiti dei proventi pubblicitari derivanti dagli annunci di centinaia di soggetti del medesimo livello e "rango" della Marchi e soci, proventi che oggettivamente vanno ad integrare i bilanci dell'impresa da cui dipendono gli odierni querelanti o, comunque, dalla quale questi ricevono i loro compensi: si che l'associazione tra questi compensi e le varie "fonti", tra cui anche quella rappresentata dalla pubblicità dei "ciarlatani" - che, peraltro, non risulta "Striscia" abbia mai censurato - appare tutt'altro che diffamatoria, ed espressa all'interno di un giudizio critico corretto per continenza e pertinenza, in relazione ai principi elaborati dalla Giurisprudenza in materia di libertà di espressione".
Secondo la Corte, inoltre: "Appare decisamente temeraria la querela proposta e contraddittoria nel suo "animus", rispetto a quella "aggressività" nei metodi, ed estrema libertà di opinioni, che l'autore di Striscia la notizia ed i suoi collaboratori hanno sempre ritenuto doveroso rivendicare a se stessi, come se però metodi analoghi e contenuti non meno critici fossero preclusi a soggetti diversi da loro". Per i giudici di secondo grado: "Se l'argomento rispetta il criterio della verità del fatto da cui muove la critica e se sussiste l'interesse sociale a conoscerla, è consentita dall'ordinamento l'esposizione di opinioni personali lesive dell'altrui reputazione una volta che l'agente abbia esposto il suo pensiero con linguaggio misurato. Nel caso di specie il Panunzio si è sicuramente mosso all'interno di tale perimetro".
Nella sentenza infine si dice che il Gip, d.ssa Clementina Forleo, aveva imposto "del tutto immotivatamente" al PM, che aveva chiesto l'archiviazione, l'imputazione a carico del Panunzio, e che l'espressione "venduto e prezzolato" riferita al Ricci non era del Panunzio, che non l'ha mai pronunciata, ma del Giudice di primo grado, d.ssa Paola Braggion, che l'ha riportata "inopinatamente" nella sentenza.
Comunicato di European Consumers
La Corte d'Appello di Milano ha reso pubbliche le motivazioni della sentenza di secondo grado del 15 giugno 2012 che, accogliendo totalmente le richieste della difesa, rappresentata dall'avv. Stefania Farnetani, ha assolto Giovanni Panunzio, fondatore di Osservatorio Antiplagio, dall'accusa di aver diffamato Antonio Ricci, assistito dall'avv. Salvatore Pino.
Il 16 febbraio 2006 Panunzio aveva affermato, riferendosi all'autore di Striscia la notizia e alle sue battaglie contro i ciarlatani: "Bisogna bacchettare anche quelli di Mediaset, di Mediavideo. Bisogna bacchettarli, quelli voi non li bacchettate mai. I maghi di Mediavideo non li toccate mai. Tu sei scorretto. Usi due pesi e due misure". E in un successivo comunicato il fondatore di Osservatorio Antiplagio aveva aggiunto: "La trasmissione Striscia si dimentica di denunciare i ciarlatani appartenenti alla sua parrocchia, pubblicizzati in ben 200 pagine di teletext di Mediaset.
Non è azzardato affermare che parte dei compensi degli autori e conduttori di Striscia la notizia deriva dai proventi dei sedicenti maghi". Per i giudici dell'appello il fatto non costituisce reato. "In relazione alla prima frase - scrive la Corte - la stessa non ha la minima valenza diffamatoria.
Essa indica come la trasmissione televisiva, oggetto del giudizio del Panunzio, segua un criterio nella scelta dei propri obiettivi non del tutto uniforme, essendo evidente ed incontestabile che la medesima aggressività usata da "Striscia" nei confronti di alcuni obiettivi (tra cui, appunto, Vanna Marchi), non è stata usata nei confronti di altre situazioni e/o persone non meno suscettibili del medesimo interesse". In relazione alla seconda frase, la Corte d'Appello ritiene che: "L'espressione "non è azzardato affermare che parte dei compensi degli autori e conduttori di Striscia la notizia deriva dai proventi dei sedicenti maghi" è stata scritta a conclusione di un ragionamento, ove si dà conto dell'immenso ammontare degli introiti dei proventi pubblicitari derivanti dagli annunci di centinaia di soggetti del medesimo livello e "rango" della Marchi e soci, proventi che oggettivamente vanno ad integrare i bilanci dell'impresa da cui dipendono gli odierni querelanti o, comunque, dalla quale questi ricevono i loro compensi: si che l'associazione tra questi compensi e le varie "fonti", tra cui anche quella rappresentata dalla pubblicità dei "ciarlatani" - che, peraltro, non risulta "Striscia" abbia mai censurato - appare tutt'altro che diffamatoria, ed espressa all'interno di un giudizio critico corretto per continenza e pertinenza, in relazione ai principi elaborati dalla Giurisprudenza in materia di libertà di espressione".
Secondo la Corte, inoltre: "Appare decisamente temeraria la querela proposta e contraddittoria nel suo "animus", rispetto a quella "aggressività" nei metodi, ed estrema libertà di opinioni, che l'autore di Striscia la notizia ed i suoi collaboratori hanno sempre ritenuto doveroso rivendicare a se stessi, come se però metodi analoghi e contenuti non meno critici fossero preclusi a soggetti diversi da loro". Per i giudici di secondo grado: "Se l'argomento rispetta il criterio della verità del fatto da cui muove la critica e se sussiste l'interesse sociale a conoscerla, è consentita dall'ordinamento l'esposizione di opinioni personali lesive dell'altrui reputazione una volta che l'agente abbia esposto il suo pensiero con linguaggio misurato. Nel caso di specie il Panunzio si è sicuramente mosso all'interno di tale perimetro".
Nella sentenza infine si dice che il Gip, d.ssa Clementina Forleo, aveva imposto "del tutto immotivatamente" al PM, che aveva chiesto l'archiviazione, l'imputazione a carico del Panunzio, e che l'espressione "venduto e prezzolato" riferita al Ricci non era del Panunzio, che non l'ha mai pronunciata, ma del Giudice di primo grado, d.ssa Paola Braggion, che l'ha riportata "inopinatamente" nella sentenza.
Comunicato di European Consumers
Un cattolico di destra pentito ci parla di "LUI"....
Lui.... Vuole riproporre il suo sorriso al pianto di un intero popolo.
Orrore ed incoscienza totale ed assoluta. Vero che “il fine giustifica i mezzi” sempre adottato da ogni personaggio di potere. Tutto deve avere un limite, ma in tempi normali! Spesso, è noto, sono finiti male amministratori ed amministrati.LUI cura, salva e sviluppa i suoi interessi personali e non quelli del Popolo Sovrano, che sta precipitando sempre più nella sofferenza. Attenti elettori, toglietevelo dai piedi.
LUI ED IL SUO DEGNO COMPARE BOSSI, sono due spergiuri: sapete che hanno giurato di rispettare e difendere costituzione ed istituzioni nazionali, e, sapete come hanno mantenuto fede al loro giuramento…Se fosse vero solo il 10% di quanto GLI si attribuisce, si dovrebbe classificarlo fra coloro a cui manca, pericolosamente, il minimo senso civico di appartenenza ad una comunità. DA LUI e dal 20% del corpo elettorale: potentissima casta dominante e minoritaria della politica e dell’economia dello stato, non aspettatevi nulla.
Ma, è mai possibile che l’80% dei cittadini, maggioranza assoluta elettorale, sia rassegnata o/e plagiata da quel 20%, e accetti, anche, di sentirsi da loro, rinfacciare che è vissuta al di sopra delle proprie possibilità? Perché non si ribella a tanta grossa, bugiarda e vergognosa menzogna, mentre loro continuano ad arricchirsi anche in piena crisi economica?Non sono forse loro che, nel tempo, si sono attribuito ed erogato scandalose pensioni, alti stipendi (un esempio Marchionne e funzionari statali), liquidazioni di fine rapporto, D’ORO?
Nel 20% ci ritroviamo coloro che meriterebbero solo di finire in galera, come in America, perché: evasori fiscali, esportatori clandestini di grossi capitali all’estero: veri pubblici delinquenti, sicuramente più colpevoli , di tutti coloro che sono in attesa di giudizio.
ATTENTO, 20%, CASTA NAZIONALE: È FACILMENTE PREVEDIBILE CHE LA BRACE SOTTO LA CENERE POTREBBE SCOPPIARE E, SI SVEGLINO, DUNQUE, GLI ONESTI CITTADINI CHE IN ITALIA SONO MAGGIORANZA. VIVA L’ITALIA.
Valentino
Tommaso: cattolico convinto e praticante, culturalmente di destra, che ha commesso il peccato di votarlo una sola volta e per questo ne chiede perdono al Popolo Sovrano non plagiato. Promessa solenne di non più ripetere una così macroscopica svista.
martedì 24 luglio 2012
Economia e politica .. opinioni a confronto: Anthony Ceresa e Fabricio Lolli
Carnival
Economia e politica
Dobbiamo essere rispettosamente grati a Re Giorgio il quale con spirito di profondo patriottismo, prima di lasciare la massima cadrega dello Stato, ha voluto richiamarci ad una più approfondita lezione per guidare gli Italiani al vero significato dell’Economia e della Politica, dove la più importante scuola Bocconiana e le varie officine di filosofie Politiche disseminate lungo la Penisola, non rispecchiano le reali capacità necessarie a fare di conto nell’interesse Nazionale.
Sembra voglia urlare dalla cima del Colle, “Italiani, il futuro è nelle Vostre mani e nella Vostra intelligenza”. Il cambiamento dipende esclusivamente dalle vostre intenzioni. Ogni Popolo ha quel che si merita.
Dopo secoli di infinite promesse Politiche sostenute da individui che ho sempre reputato nemici della Patria, alcuni per arricchirsi ed altri per salvarsi dalla galera, siamo giunti al momento cruciale delle scelte. Certamente non mancano le esperienze millenarie e persino gli scritti canticchiati con l’Inno Nazionale in occasione del 150 tesimo dell’unità del Potere. Lode al poeta Goffredo Mameli autore dell’Inno e fervido patriota, allora impegnato a liberare l’Italia dagli Austriaci e dai Francesi e all’età di 22 anni (1847) scrive agli Italiani un poema che rimarrà nella storia. Si può notare come gli eventi si ripetono mentre gli attori cambiano, questa volta i nemici sono di casa.
“Voi siete da secoli / Calpesti e derisi, / Perché non siete popolo, / Perché siete divisi. / Raccolgaci un'unico / ideale, una speme: / Di fonderci insieme / Già l'ora suonò. / Stringiamci a coorte / Siam pronti alla morte / L'Italia chiamò / Contro i nemici della Patria. / Uniamoci, amiamoci, / l'Unione, e l'amore / Rivelano ai Popoli / Le vie della saggezza; / Giuriamo far libero / Il suolo natìo: / tanti ce ne sono / di stronzi, usurai e pedofili, / speculatori, imbroglioni e ladri, / Uniti per Dio / Chi vincer ci può? / Stringiamci a coorte / Siam pronti alla morte / L'Italia chiamò. Urrà.
Mi viene in mente un altro capolavoro, una canzone mai diffusa, edita dal famoso Al Capone, dal titolo. “How we become Gansters”, suonata con Piano, Chitarra e Mandolino, pensando al mondo sopraffatto dal Potere ingrato e ai suoi amici sofferenti nella patria lontana: “Oh Scempi di popolo, / dall’alpe alla punta de stò stivale, / lacero e macchiato di / sangue innocente, con / imbroglioni dall’occhio blindato, / vi han preso l’anima, il corpo, / il vostro sudore, il portafoglio, / le vostre donne / i vostri figli / obbligandovi ad inginocchiarvi a quel Dio / che non è il nostro, / il loro Dio del Soldo e del Potere, / il Dio della sofferenza verso i deboli / portabandiera di tutti i Partiti Politici / che vi han convinti al sacrificio perpetuo, / alla sofferenza in cambio / di una felice vita nell’aldilà”.
Entrambi gli scritti con parole scioccanti che denunciano uno stato di sofferenza continua di un Popolo sottomesso.
Che cosa sarebbe oggi questa povera Italia, se non fosse intervenuto, Re Giorgio, il Poeta Mameli e l’Onorevole Al Capone, ad illuminarci sulla triste situazione del Paese, con il crescente buco di inciviltà e di soffocamento verso la Nazione, creato da una Politica di interessi senza limiti, che certamente ci conducono verso un paradosso peggiore di quello in cui ci troviamo attualmente.
Oltre ed oltre la macchina del tempo sino ai nostri giorni, con l’evidente fallimento dei super tecnici, “sfascia tutto” fuorché a correggere il cancro diffuso agli alti livelli della Nazione, i cittadini di questo Paese martoriato, necessitano una ferma riflessione per proseguire per la retta via, senza inciampare in ulteriori promesse lanciate da ipocriti.
In questo momento di reale bisogno, il nostro pensiero comune invoca i difensori della Nazione: dove si nascondono i Generali, i Colonnelli, i Capitani dell’amore verso la Patria? O anch’essi farebbero parte della distruzione totale del Paese?
In attesa di una risposta, nel frattempo godiamoci qualche risata.
Il postino del villaggio andava su e giù per la stessa via senza numeri civici. Ad un tratto si ferma dinnanzi ad una casa dove una donna era intenta alle cure del giardino.
Il Postino: Scusi, abita qui il Signor Giuseppe Stronzo?
La Signora risponde di si.
Il Postino: Allora Lei è la moglie Angelica Stron…
La Signora non lo lascia finire e risponde in modo stizzito: guardi che io sono Beata Angelica Cortese e non sono la moglie di nessuno, Giuseppe è soltanto mio marito e dormiamo in stanze separate.
Il Postino aggiunge, non avete figli?
Che Dio ce ne scansi e liberi, mettere al mondo stronzi sin dalla nascita i quali finirebbero per arruolarsi tutti in Politica.
Il Postino consegna la lettera e dice alla Signora: non disperi, da quando il mondo è mondo, molti delinquenti sono entrati in Politica per salvarsi dalle patrie galere e poi hanno il coraggio di ripresentarsi alle elezioni, sperando che la gente abbia dimenticato i loro loschi affari, pagando i media affamati che li rivestono a nuovo.
Anthony Ceresa
.................
L'Italia depressa
In Spagna il settore pubblico è in ginocchio. Un'INSEGNANTE che guadagnava 1300 euro ora ne prende 900. E noi siamo i prossimi. L'Italia non uscirà indenne da questa depressione. Il settore bancario sta dando i primi segnali preoccupanti.
La Spagna sta vivendo in questo momento una profonda crisi di natura sociale, dovuta, sostanzialmente, al collasso della classe media borghese. Nello specifico dobbiamo prendere in considerazione proprio quello che sta colpendo, quello che sta caratterizzando tutto il settore pubblico spagnolo che ha visto contrarsi, in misura considerevole i propri livelli reddituali a seguito dei tagli che hanno caratterizzato gli stipendi e i salari dei dipendenti pubblici. E questo è stato fatto in misura trasversale, andando a toccare tutte le mansioni, tutti i lavori tipici che vengono riconosciuti a un'attività statale o parastatale, per cui si va per esempio dal pompiere alla maestra d'asilo o di scuola elementare, al postino fino all'infermiere che lavora all'ospedale.
Il personale dipendente dello Stato ha subito una contrazione della propria capacità di reddito piuttosto consistente in quanto per 3 volte consecutive sono stati tagliati i livelli di reddito. Solo la settimana scorsa il Governo ha decurtato di un ulteriore 7% i precedenti livelli. Pensate che un'insegnante che prima guadagnava quasi 1300 Euro al mese in Spagna, oggi dopo la fase di implementazione delle prime procedure di austerity, si trova con 900/950 Euro. Quindi, sul piano economico vi è un contenimento sostanziale poi della capacità di reddito e questo impatta profondamente sulla vita delle persone normali. Ognuno di noi costruisce la propria pianificazione familiare e personale sulla base della sua capacità di reddito, questo spiega anche poi la difficoltà di continuare a mantenere i propri impegni: mutui, prestiti personali etc.
I fenomeni di sommossa popolare che stiamo vedendo sono legati soprattutto a forme di protesta, se non addirittura di guerriglia civile, portate avanti proprio da impiegati dello Stato che sono letteralmente in rivolta con una violenza che non si è mai vista prima, nei confronti degli attuali politici, dell'attuale governo che si sta prestando a sforbiciare continuamente sui costi degli apparati statali. Oltre al taglio dei livelli reddituali sono stati previsti per il 2012 anche per esempio il congelamento delle tredicesime, questo proprio per aiutare le casse del Paese spagnolo a essere in grado di sostenersi. Ricordiamo le esternazioni del Ministro delle Finanze, il quale ha allarmato e impressionato tutte le comunità finanziarie con quella spiacevole affermazione, forse mal gestita sul piano dialettico, in cui ha ricordato che senza gli aiuti sovranazionali la Spagna sarebbe già in default.
In questo momento si sta assistendo a un'impennata di richieste di alloggi sociali, persone che prima lavoravano e che a seguito anche di questi tagli consistenti sono obbligate a abbandonare l'abitazione principale, non sono più in grado di sostenere per esempio gli affitti e tentano di ricorrere a un alloggio sociale.
La probabilità che questo tipo di scenario si verifichi anche in Italia è notevolmente elevata, per ragioni di somiglianza. Il percorso pare chiaro: prima la Grecia (abbiamo visto cosa ha dovuto digerire e metabolizzare), poi la Spagna e poi, per ragioni di analogia, toccherà anche a noi intraprendere questo tipo di medicina o di cura.
Ricordo che ci sono delle similitudini tra Spagna e Italia che sono impressionanti. La Spagna ha vissuto anche essa sopra le sue possibilità negli ultimi 5 anni e ha un peso sulla popolazione complessiva di quasi 3 milioni di dipendenti statali. In Italia siamo a oltre 3,4 milioni. La necessità di risanare il sistema bancario spagnolo l'abbiamo conosciuta dai media. Ma in parte la stiamo vedendo anche in Italia. I processi di riorganizzazione e di ristrutturazione dei grandi gruppi bancari italiani sono preoccupanti. Fino a qualche anno fa nessuno ipotizzava tutto ciò, per la cosiddetta solidità e grado di tutela che aveva il panorama bancario italiano. Oggi si parla di esuberi in tutti i grandi gruppi bancari italiani, a cominciare anche da dismissioni non solo di attività, ma anche di chiusura di sportelli. Questo fa capire il grado di pericolo a cui stiamo andando incontro.
Purtroppo non c'è la via d'uscita, non c'è un pulsante da premere per riportare tutto alla normalità. Le aspettative che dobbiamo avere tutti quanti sono quelle di una nuova grande depressione economica che non colpirà solo l'Unione Europea, ma tutto il mondo perché ormai i mercati, purtroppo, sono strettamente collegati e una fase di contrazione, di profonda recessione di un'area continentale, impatta profondamente sulla vita degli altri, ed è quello che sta accadendo. La crisi del debito sovrano che sta adesso diventando la crisi della classe media borghese per l'aumento della tassazione, la diminuzione del riverbero dello stato sociale con le problematiche finanziarie per il risanamento degli stati, hanno come prima ripercussione un ridimensionamento del livello dei consumi su scala europea, i quali poi diventano conseguenti a problematiche economiche di paesi che in questo momento hanno puntato tanto sull'esportazione di output produttivo come per esempio la Cina e l'India, oppure di materie prima come il Canada, Brasile e l'Australia. Questa nuova, grande, depressione economica non so quanti anni potrebbe durare e temo che neanche l'intervento degli organismi sovranazionali sarà in grado di tamponare questo momento epocale in cui ci troviamo a vivere.
Fabricio Lolli
Economia e politica
Dobbiamo essere rispettosamente grati a Re Giorgio il quale con spirito di profondo patriottismo, prima di lasciare la massima cadrega dello Stato, ha voluto richiamarci ad una più approfondita lezione per guidare gli Italiani al vero significato dell’Economia e della Politica, dove la più importante scuola Bocconiana e le varie officine di filosofie Politiche disseminate lungo la Penisola, non rispecchiano le reali capacità necessarie a fare di conto nell’interesse Nazionale.
Sembra voglia urlare dalla cima del Colle, “Italiani, il futuro è nelle Vostre mani e nella Vostra intelligenza”. Il cambiamento dipende esclusivamente dalle vostre intenzioni. Ogni Popolo ha quel che si merita.
Dopo secoli di infinite promesse Politiche sostenute da individui che ho sempre reputato nemici della Patria, alcuni per arricchirsi ed altri per salvarsi dalla galera, siamo giunti al momento cruciale delle scelte. Certamente non mancano le esperienze millenarie e persino gli scritti canticchiati con l’Inno Nazionale in occasione del 150 tesimo dell’unità del Potere. Lode al poeta Goffredo Mameli autore dell’Inno e fervido patriota, allora impegnato a liberare l’Italia dagli Austriaci e dai Francesi e all’età di 22 anni (1847) scrive agli Italiani un poema che rimarrà nella storia. Si può notare come gli eventi si ripetono mentre gli attori cambiano, questa volta i nemici sono di casa.
“Voi siete da secoli / Calpesti e derisi, / Perché non siete popolo, / Perché siete divisi. / Raccolgaci un'unico / ideale, una speme: / Di fonderci insieme / Già l'ora suonò. / Stringiamci a coorte / Siam pronti alla morte / L'Italia chiamò / Contro i nemici della Patria. / Uniamoci, amiamoci, / l'Unione, e l'amore / Rivelano ai Popoli / Le vie della saggezza; / Giuriamo far libero / Il suolo natìo: / tanti ce ne sono / di stronzi, usurai e pedofili, / speculatori, imbroglioni e ladri, / Uniti per Dio / Chi vincer ci può? / Stringiamci a coorte / Siam pronti alla morte / L'Italia chiamò. Urrà.
Mi viene in mente un altro capolavoro, una canzone mai diffusa, edita dal famoso Al Capone, dal titolo. “How we become Gansters”, suonata con Piano, Chitarra e Mandolino, pensando al mondo sopraffatto dal Potere ingrato e ai suoi amici sofferenti nella patria lontana: “Oh Scempi di popolo, / dall’alpe alla punta de stò stivale, / lacero e macchiato di / sangue innocente, con / imbroglioni dall’occhio blindato, / vi han preso l’anima, il corpo, / il vostro sudore, il portafoglio, / le vostre donne / i vostri figli / obbligandovi ad inginocchiarvi a quel Dio / che non è il nostro, / il loro Dio del Soldo e del Potere, / il Dio della sofferenza verso i deboli / portabandiera di tutti i Partiti Politici / che vi han convinti al sacrificio perpetuo, / alla sofferenza in cambio / di una felice vita nell’aldilà”.
Entrambi gli scritti con parole scioccanti che denunciano uno stato di sofferenza continua di un Popolo sottomesso.
Che cosa sarebbe oggi questa povera Italia, se non fosse intervenuto, Re Giorgio, il Poeta Mameli e l’Onorevole Al Capone, ad illuminarci sulla triste situazione del Paese, con il crescente buco di inciviltà e di soffocamento verso la Nazione, creato da una Politica di interessi senza limiti, che certamente ci conducono verso un paradosso peggiore di quello in cui ci troviamo attualmente.
Oltre ed oltre la macchina del tempo sino ai nostri giorni, con l’evidente fallimento dei super tecnici, “sfascia tutto” fuorché a correggere il cancro diffuso agli alti livelli della Nazione, i cittadini di questo Paese martoriato, necessitano una ferma riflessione per proseguire per la retta via, senza inciampare in ulteriori promesse lanciate da ipocriti.
In questo momento di reale bisogno, il nostro pensiero comune invoca i difensori della Nazione: dove si nascondono i Generali, i Colonnelli, i Capitani dell’amore verso la Patria? O anch’essi farebbero parte della distruzione totale del Paese?
In attesa di una risposta, nel frattempo godiamoci qualche risata.
Il postino del villaggio andava su e giù per la stessa via senza numeri civici. Ad un tratto si ferma dinnanzi ad una casa dove una donna era intenta alle cure del giardino.
Il Postino: Scusi, abita qui il Signor Giuseppe Stronzo?
La Signora risponde di si.
Il Postino: Allora Lei è la moglie Angelica Stron…
La Signora non lo lascia finire e risponde in modo stizzito: guardi che io sono Beata Angelica Cortese e non sono la moglie di nessuno, Giuseppe è soltanto mio marito e dormiamo in stanze separate.
Il Postino aggiunge, non avete figli?
Che Dio ce ne scansi e liberi, mettere al mondo stronzi sin dalla nascita i quali finirebbero per arruolarsi tutti in Politica.
Il Postino consegna la lettera e dice alla Signora: non disperi, da quando il mondo è mondo, molti delinquenti sono entrati in Politica per salvarsi dalle patrie galere e poi hanno il coraggio di ripresentarsi alle elezioni, sperando che la gente abbia dimenticato i loro loschi affari, pagando i media affamati che li rivestono a nuovo.
Anthony Ceresa
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L'Italia depressa
In Spagna il settore pubblico è in ginocchio. Un'INSEGNANTE che guadagnava 1300 euro ora ne prende 900. E noi siamo i prossimi. L'Italia non uscirà indenne da questa depressione. Il settore bancario sta dando i primi segnali preoccupanti.
La Spagna sta vivendo in questo momento una profonda crisi di natura sociale, dovuta, sostanzialmente, al collasso della classe media borghese. Nello specifico dobbiamo prendere in considerazione proprio quello che sta colpendo, quello che sta caratterizzando tutto il settore pubblico spagnolo che ha visto contrarsi, in misura considerevole i propri livelli reddituali a seguito dei tagli che hanno caratterizzato gli stipendi e i salari dei dipendenti pubblici. E questo è stato fatto in misura trasversale, andando a toccare tutte le mansioni, tutti i lavori tipici che vengono riconosciuti a un'attività statale o parastatale, per cui si va per esempio dal pompiere alla maestra d'asilo o di scuola elementare, al postino fino all'infermiere che lavora all'ospedale.
Il personale dipendente dello Stato ha subito una contrazione della propria capacità di reddito piuttosto consistente in quanto per 3 volte consecutive sono stati tagliati i livelli di reddito. Solo la settimana scorsa il Governo ha decurtato di un ulteriore 7% i precedenti livelli. Pensate che un'insegnante che prima guadagnava quasi 1300 Euro al mese in Spagna, oggi dopo la fase di implementazione delle prime procedure di austerity, si trova con 900/950 Euro. Quindi, sul piano economico vi è un contenimento sostanziale poi della capacità di reddito e questo impatta profondamente sulla vita delle persone normali. Ognuno di noi costruisce la propria pianificazione familiare e personale sulla base della sua capacità di reddito, questo spiega anche poi la difficoltà di continuare a mantenere i propri impegni: mutui, prestiti personali etc.
I fenomeni di sommossa popolare che stiamo vedendo sono legati soprattutto a forme di protesta, se non addirittura di guerriglia civile, portate avanti proprio da impiegati dello Stato che sono letteralmente in rivolta con una violenza che non si è mai vista prima, nei confronti degli attuali politici, dell'attuale governo che si sta prestando a sforbiciare continuamente sui costi degli apparati statali. Oltre al taglio dei livelli reddituali sono stati previsti per il 2012 anche per esempio il congelamento delle tredicesime, questo proprio per aiutare le casse del Paese spagnolo a essere in grado di sostenersi. Ricordiamo le esternazioni del Ministro delle Finanze, il quale ha allarmato e impressionato tutte le comunità finanziarie con quella spiacevole affermazione, forse mal gestita sul piano dialettico, in cui ha ricordato che senza gli aiuti sovranazionali la Spagna sarebbe già in default.
In questo momento si sta assistendo a un'impennata di richieste di alloggi sociali, persone che prima lavoravano e che a seguito anche di questi tagli consistenti sono obbligate a abbandonare l'abitazione principale, non sono più in grado di sostenere per esempio gli affitti e tentano di ricorrere a un alloggio sociale.
La probabilità che questo tipo di scenario si verifichi anche in Italia è notevolmente elevata, per ragioni di somiglianza. Il percorso pare chiaro: prima la Grecia (abbiamo visto cosa ha dovuto digerire e metabolizzare), poi la Spagna e poi, per ragioni di analogia, toccherà anche a noi intraprendere questo tipo di medicina o di cura.
Ricordo che ci sono delle similitudini tra Spagna e Italia che sono impressionanti. La Spagna ha vissuto anche essa sopra le sue possibilità negli ultimi 5 anni e ha un peso sulla popolazione complessiva di quasi 3 milioni di dipendenti statali. In Italia siamo a oltre 3,4 milioni. La necessità di risanare il sistema bancario spagnolo l'abbiamo conosciuta dai media. Ma in parte la stiamo vedendo anche in Italia. I processi di riorganizzazione e di ristrutturazione dei grandi gruppi bancari italiani sono preoccupanti. Fino a qualche anno fa nessuno ipotizzava tutto ciò, per la cosiddetta solidità e grado di tutela che aveva il panorama bancario italiano. Oggi si parla di esuberi in tutti i grandi gruppi bancari italiani, a cominciare anche da dismissioni non solo di attività, ma anche di chiusura di sportelli. Questo fa capire il grado di pericolo a cui stiamo andando incontro.
Purtroppo non c'è la via d'uscita, non c'è un pulsante da premere per riportare tutto alla normalità. Le aspettative che dobbiamo avere tutti quanti sono quelle di una nuova grande depressione economica che non colpirà solo l'Unione Europea, ma tutto il mondo perché ormai i mercati, purtroppo, sono strettamente collegati e una fase di contrazione, di profonda recessione di un'area continentale, impatta profondamente sulla vita degli altri, ed è quello che sta accadendo. La crisi del debito sovrano che sta adesso diventando la crisi della classe media borghese per l'aumento della tassazione, la diminuzione del riverbero dello stato sociale con le problematiche finanziarie per il risanamento degli stati, hanno come prima ripercussione un ridimensionamento del livello dei consumi su scala europea, i quali poi diventano conseguenti a problematiche economiche di paesi che in questo momento hanno puntato tanto sull'esportazione di output produttivo come per esempio la Cina e l'India, oppure di materie prima come il Canada, Brasile e l'Australia. Questa nuova, grande, depressione economica non so quanti anni potrebbe durare e temo che neanche l'intervento degli organismi sovranazionali sarà in grado di tamponare questo momento epocale in cui ci troviamo a vivere.
Fabricio Lolli
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Festa de Noantri a Roma con arte musica e natura.. a cura di memento Naturae
Festa de Noantri 2012 - Arte Musica Natura...
Domenica 22 luglio si è svolto all’interno del palinsesto di
appuntamenti della Festa Noantri 2012, “Arte Musica
Natura” un evento organizzato e promosso dalla
associazione “Memento Naturae” che, invitata a
partecipare per il terzo anno consecutivo, ha tentato di
fare un salto di qualità, portando un contributo ancora
più consistente alla popolare festa trasteverina.
Si è iniziato poco dopo le 20, dopo le classiche sfilate
dei legionari del gruppo di ricostruzione storica
“Pactum”, con la conferenza “L’Albero è
rappresentazione di Vita”, iniziativa organizzata in
collaborazione con le associazioni “Salviamo il
Paesaggio” e “Respiro Verde LegAlberi” rappresentate
rispettivamente dalle relatrici Cristiana Mancinelli Scotti
e Antonella D’Ambrosio.
Lo scopo del convegno era ricordare ai presenti come gli
alberi, non solo siano soggetti spirituali compartecipi in
Natura e non oggetti materiali di nostra proprietà, ma
abbiano soprattutto mille segreti, aneddoti, leggende e
varie curiosità, che è opportuno conoscere per iniziare
a capire chi siano veramente queste colonne del cielo e cosa
abbiamo noi in comune con loro.
Per farlo i relatori hanno voluto spaziare dall’arte al
cinema, dal mito all’ attualità, dalla scienza alla
psicologia e sono stati anche accompagnati musicalmente
mentre si accingevano a interpretare le strofe di quei
grandi poeti e scrittori che ammaliati da quelle creature
meravigliose, hanno voluti ricordarli lasciandoci come
ricordo dei versi e dei pensieri assolutamente incantevoli.
Per vedere locandine brochure foto o altro di questa
iniziativa: http://www.mementonatura.org/documenti.php?i=144
Riccardo Oliva
Presidente Associazione Memento Naturae
Volontari a Difesa di Ciò che è Vita!!!
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Salviamo il Paesaggio
lunedì 23 luglio 2012
Notizie sulla Siria e dintorni - Terzi, la pantegana ghignante.. e la guerra che verrà
Disinfestazione totale...
Notizie varie e commenti sulla Siria e dintorni
Scrive Vincenzo Mannello: "Grugnisce il ministro degli Esteri, Terzi, contro Assad, la Siria e quanti osano "resistere" alla nuova aggressione che i paesi occidentali ed i loro lacchè arabi stanno portando contro un libero e sovrano Stato. Ripetendo il cliché già usato in Irak, Afghanistan e Libia si usa l'arma della più falsa propaganda e manipolazione dei fatti per arrivare allo scopo principale: la caduta di Assad. Magari dopo un bell'intervento "umanitario" della Nato. E così Terzi, in nome e per conto dei padroni americani, parla di "pulizia etnica", di armi chimiche, di inenarrabili massacri. Sul modello di quanto addebitato a Saddam Hussein, a Bin Laden ed al mullah Omar, a Gheddafi, l'Italia si propone per condurre questa nuova crociata . Esattamente come il precedente governo Berlusconi e la "volpe del deserto", Frattini. Certamente la Nato ha già tutto pronto per la aggressione. Come in Libia forze speciali vengono segnalate in azione a Damasco e dintorni. Che gli italiani in questa fase possano svolgere una qualsiasi azione operativa è escluso da tutti gli esperti. Troppo scadenti ed inaffidabili in tutto. Lo dimostrano la consegna all' India dei due marò e l' ultimo riscatto pagato ai "terroristi" per la liberazione della Urru. Operazioni condotte e gestite dal ministro Terzi. Appunto, il grugnito del ratto! Di fogna.... visto quel che rappresenta degnamente"
...........
Scrive Giuseppe Turrisi: "Putin non ha proprio la coscienza a posto, un suo schieramento militare sarebbe l'inizio della guerra, ma in sede ONU lo ha detto chiaramente (fonte tv russa) che in Siria non si accetterà l'intervento militare NATO ne tanto meno una risoluzione ONU (per veto contrario) e l'america ha fatto sapere (per la boccuccia di rosa della Clinton) che se non si interverrà come ONU si interverrà in altra maniera (USA direttamente e/o!!!!) La stessa Cina che ha comprato una serie di economie per l'africa ed il sud america (rompendo non poco le balle al FMI, ed ha in pancia molto debito Americano... non può fare la dura più di tanto.... certo è che in Siria si gioca la svolta del secolo..."
..............
Scrive Maurizio Barozzi: "L’amico Roberto si è divertito a fare qualche ricerca per controllare come certe notizie sono manipolate dalle agenzie di stampa. Ecco qui sotto un suo esempio.
Notizie di agenzia filo USA - Istanbul, 22 lug. (TMNews) - L'esercito turco ha rinforzato il suo dispositivo lungo la frontiera con la Siria, con l'invio di batterie di missili terra-aria e veicoli da trasporto truppe. Lo riferisce l'agenzia di stampa locale, precisando che la zona interessata da questi movimenti militari è quella di Mardin, nel sud-est del paese. Intanto in Siria continuano aspri combattimenti. I ribelli hanno annunciato l'inizio della "battaglia per la liberazione" di Aleppo, seconda città della Siria, dove un nuovo fronte è stato aperto venerdì per la protezione delle minoranze, tra cui quella cristiana e alawita. Mentre le truppe del regime siriano hanno preso d'assedio il distretto di Mazzeh, nei dintorni di Damasco: lo ha riferito l'Osservatorio siriano sui diritti umani, dando conto di almeno 19 vittime in tutto il paese. "Tre persone sono state uccise e altre 50 ferite nei pressi di Mazzeh", ha spiegato l'ong con sede a Londra. Decine di carri armati stanno stringendo d'assedio la popolazione, facendo feriti. I team medici non riescono a raggiungere la zona per la presenza di militari e forze di sicurezza", ha aggiunto l'Osservatorio. La Farnesina ha rinnovato oggi il suo inviato a tutti i cittadini italiani a lasciare la Siria a seguito del continuo deteriorarsi della situazione della sicurezza nel paese. In considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza in Siria, il ministero degli Esteri, a tutela dell'incolumità dei nostri connazionali, ribadisce l'invito a tutti coloro che fossero a qualunque titolo ancora presenti in loco a lasciare il Paese", si legge in una nota. Più di 19.000 persone sono morte in Siria dall'inizio della rivolta contro il regime di Bashar al Assad, nel marzo del 2011: lo ha riferito oggi l'Osservatorio siriano sui diritti umani. Su 19.106 persone uccise, secondo il bilancio dell'ong, la maggior parte è costituita da civili (13.296). Secondo Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osservatorio, sono morti inoltre 4.861 soldati e 949 ribelli. Orm/coa
Le "notizie" che precedono le ho tratte da Internet (portale: virgilio.it) nel momento in cui scrivo. Si noti che la fonte di tali notizie è una ong (osservatorio siriano sui diritti umani) con sede... a Londra! Mi sembra più che sufficiente per comprendere che siamo in presenza di una totale manipolazione della verità, come è già successo per l'Iraq e per la Libia - per citare soltanto i casi più recenti ed eclatanti - da parte delle bande assassine esportatrici di democrazia. (Roberto)
Comunque sia, applicando un minimo di “esperienza storica” ho il timore che alla lunga il legittimo governo siriano, non ce la farà a sostenere questa criminale “guerra” di aggressione. Attualmente il popolo è con Assad e percepisce bene di avere di fronte un branco di assassini prezzolati, altro che esercito di liberazione! Ma con il tempo, con i negozi che lavorono pochissimo, gli attentati criminali che spargono il terrore, il lavoro che tende a ristagnare, tutto a causa della pressione esterna degli Occidentali e di quella interna di questi banditi, il popolo finirà per rassegnarsi e defilarsi. Stessa cosa per qualche generale infido. E’ sempre la stessa storia: l’8 settembre insegna. Come disse Allende: contro la forza la ragion non vale.
Del resto la tattica dei “liberatori” alla lunga potrebbe essere efficace, in quanto, questi in insinuano in tutte le località meno controllate, uccidono e cacciano gli abitanti, e quindi poi, il governo siriano, per ripristinare l’autorità è costretto a far uso di artiglieria pesante.
Io mi auguro che i russi, capiscano il pericolo e decidano di intervenire direttamente o inviando sul posto milizie antiterrorismo oppure aprendo subito qualche fronte in qualche altra località che faccia saltare i progetti pianificati dei criminali occidentali.
..........
Siria in campana – Scrive Ubaldo Croce: “…capisco che qualcuno si aspetti che i russi e i cinesi possano intervenire direttamente in Siria etc.etc. Lo faranno (e già si sono preparati a farlo, i russi) appena gli anglo-amero-israeliani faranno la prima mossa azzardata (perché tale sarebbe se dovessero farlo). E’ assolutamente impensabile che i russi possano permettere un scempio in Siria ed Iran (lasciare mano libera agli USA/israel e loro servi assassini). In ogni caso, dopo le Olimpiadi di Londra bisogna aspettarsi di tutto. In campana!”
Notizie varie e commenti sulla Siria e dintorni
Scrive Vincenzo Mannello: "Grugnisce il ministro degli Esteri, Terzi, contro Assad, la Siria e quanti osano "resistere" alla nuova aggressione che i paesi occidentali ed i loro lacchè arabi stanno portando contro un libero e sovrano Stato. Ripetendo il cliché già usato in Irak, Afghanistan e Libia si usa l'arma della più falsa propaganda e manipolazione dei fatti per arrivare allo scopo principale: la caduta di Assad. Magari dopo un bell'intervento "umanitario" della Nato. E così Terzi, in nome e per conto dei padroni americani, parla di "pulizia etnica", di armi chimiche, di inenarrabili massacri. Sul modello di quanto addebitato a Saddam Hussein, a Bin Laden ed al mullah Omar, a Gheddafi, l'Italia si propone per condurre questa nuova crociata . Esattamente come il precedente governo Berlusconi e la "volpe del deserto", Frattini. Certamente la Nato ha già tutto pronto per la aggressione. Come in Libia forze speciali vengono segnalate in azione a Damasco e dintorni. Che gli italiani in questa fase possano svolgere una qualsiasi azione operativa è escluso da tutti gli esperti. Troppo scadenti ed inaffidabili in tutto. Lo dimostrano la consegna all' India dei due marò e l' ultimo riscatto pagato ai "terroristi" per la liberazione della Urru. Operazioni condotte e gestite dal ministro Terzi. Appunto, il grugnito del ratto! Di fogna.... visto quel che rappresenta degnamente"
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Scrive Giuseppe Turrisi: "Putin non ha proprio la coscienza a posto, un suo schieramento militare sarebbe l'inizio della guerra, ma in sede ONU lo ha detto chiaramente (fonte tv russa) che in Siria non si accetterà l'intervento militare NATO ne tanto meno una risoluzione ONU (per veto contrario) e l'america ha fatto sapere (per la boccuccia di rosa della Clinton) che se non si interverrà come ONU si interverrà in altra maniera (USA direttamente e/o!!!!) La stessa Cina che ha comprato una serie di economie per l'africa ed il sud america (rompendo non poco le balle al FMI, ed ha in pancia molto debito Americano... non può fare la dura più di tanto.... certo è che in Siria si gioca la svolta del secolo..."
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Scrive Maurizio Barozzi: "L’amico Roberto si è divertito a fare qualche ricerca per controllare come certe notizie sono manipolate dalle agenzie di stampa. Ecco qui sotto un suo esempio.
Notizie di agenzia filo USA - Istanbul, 22 lug. (TMNews) - L'esercito turco ha rinforzato il suo dispositivo lungo la frontiera con la Siria, con l'invio di batterie di missili terra-aria e veicoli da trasporto truppe. Lo riferisce l'agenzia di stampa locale, precisando che la zona interessata da questi movimenti militari è quella di Mardin, nel sud-est del paese. Intanto in Siria continuano aspri combattimenti. I ribelli hanno annunciato l'inizio della "battaglia per la liberazione" di Aleppo, seconda città della Siria, dove un nuovo fronte è stato aperto venerdì per la protezione delle minoranze, tra cui quella cristiana e alawita. Mentre le truppe del regime siriano hanno preso d'assedio il distretto di Mazzeh, nei dintorni di Damasco: lo ha riferito l'Osservatorio siriano sui diritti umani, dando conto di almeno 19 vittime in tutto il paese. "Tre persone sono state uccise e altre 50 ferite nei pressi di Mazzeh", ha spiegato l'ong con sede a Londra. Decine di carri armati stanno stringendo d'assedio la popolazione, facendo feriti. I team medici non riescono a raggiungere la zona per la presenza di militari e forze di sicurezza", ha aggiunto l'Osservatorio. La Farnesina ha rinnovato oggi il suo inviato a tutti i cittadini italiani a lasciare la Siria a seguito del continuo deteriorarsi della situazione della sicurezza nel paese. In considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza in Siria, il ministero degli Esteri, a tutela dell'incolumità dei nostri connazionali, ribadisce l'invito a tutti coloro che fossero a qualunque titolo ancora presenti in loco a lasciare il Paese", si legge in una nota. Più di 19.000 persone sono morte in Siria dall'inizio della rivolta contro il regime di Bashar al Assad, nel marzo del 2011: lo ha riferito oggi l'Osservatorio siriano sui diritti umani. Su 19.106 persone uccise, secondo il bilancio dell'ong, la maggior parte è costituita da civili (13.296). Secondo Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osservatorio, sono morti inoltre 4.861 soldati e 949 ribelli. Orm/coa
Le "notizie" che precedono le ho tratte da Internet (portale: virgilio.it) nel momento in cui scrivo. Si noti che la fonte di tali notizie è una ong (osservatorio siriano sui diritti umani) con sede... a Londra! Mi sembra più che sufficiente per comprendere che siamo in presenza di una totale manipolazione della verità, come è già successo per l'Iraq e per la Libia - per citare soltanto i casi più recenti ed eclatanti - da parte delle bande assassine esportatrici di democrazia. (Roberto)
Comunque sia, applicando un minimo di “esperienza storica” ho il timore che alla lunga il legittimo governo siriano, non ce la farà a sostenere questa criminale “guerra” di aggressione. Attualmente il popolo è con Assad e percepisce bene di avere di fronte un branco di assassini prezzolati, altro che esercito di liberazione! Ma con il tempo, con i negozi che lavorono pochissimo, gli attentati criminali che spargono il terrore, il lavoro che tende a ristagnare, tutto a causa della pressione esterna degli Occidentali e di quella interna di questi banditi, il popolo finirà per rassegnarsi e defilarsi. Stessa cosa per qualche generale infido. E’ sempre la stessa storia: l’8 settembre insegna. Come disse Allende: contro la forza la ragion non vale.
Del resto la tattica dei “liberatori” alla lunga potrebbe essere efficace, in quanto, questi in insinuano in tutte le località meno controllate, uccidono e cacciano gli abitanti, e quindi poi, il governo siriano, per ripristinare l’autorità è costretto a far uso di artiglieria pesante.
Io mi auguro che i russi, capiscano il pericolo e decidano di intervenire direttamente o inviando sul posto milizie antiterrorismo oppure aprendo subito qualche fronte in qualche altra località che faccia saltare i progetti pianificati dei criminali occidentali.
..........
Siria in campana – Scrive Ubaldo Croce: “…capisco che qualcuno si aspetti che i russi e i cinesi possano intervenire direttamente in Siria etc.etc. Lo faranno (e già si sono preparati a farlo, i russi) appena gli anglo-amero-israeliani faranno la prima mossa azzardata (perché tale sarebbe se dovessero farlo). E’ assolutamente impensabile che i russi possano permettere un scempio in Siria ed Iran (lasciare mano libera agli USA/israel e loro servi assassini). In ogni caso, dopo le Olimpiadi di Londra bisogna aspettarsi di tutto. In campana!”
Italia- Petrolio e gas nazionali svenduti al minor offerente...
Cartina gentilmente concessa dalla Prof. Maria Rita D'Orsogna http://dorsogna.blogspot.co
Petrolio e gas... svendita con tangente
Attività criminali di cui nessuno parla. Destra e sinistra uniti appassionatamente contro la sovranità popolare delle regioni.
Concessioni di estrazione al 7 % di royalties contro l’80% di Norvegia e Libia, permettono una pacchia per i petrolieri d’assalto in Italia. Siamo in un paese di bengodi in cui mancano controlli da parte dello Stato e dove nessuno paga mai i danni ambientali. Perforare ed estrarre in un mare chiuso significa mettere a rischio l’intero Mediterraneo, la nostra nazione. La possibilità di perforare a 5 miglia dalla costa rende l’ eventualità di un disatro ambientale una terribile minaccia incombente. Tutto ciò anche a seguito della depenalizzazione dovuta ad una legge oscena del governo Berlusconi.
Gli USA hanno il petrolio che affiora in Texas ma lo conservano come scorta strategica. L’Italia dei Berlusconi e dei Bersani vuole invece la privatizzazione di ogni nostro bene in nome del libero mercato. Con buona pace di ogni anelito di sovranità nazionale.E il WTO se la ride.
Quasi tutta l’Italia è interessata alle trivelle e tuttavia ci chiediamo che valore abbia distruggere l’ambiente naturale, inquinare le nostre campagne e città per prelevare un olio quasi bituminoso a livello bassissimo di purezza, usando solventi e ritrovandoci immense quantità di micidiali fanghi di estrazione da smaltire.
E’ l’inizio di una tragica serie di disastri ambientali o sapremo opporci? Dipende da noi, dobbiamo impegnarci tutti a divulgare queste notizie, specialmente ai politici se vogliamo dare un fiuturo ai nostri figli.
Lino Bottaro
Petrolio e gas... svendita con tangente
Attività criminali di cui nessuno parla. Destra e sinistra uniti appassionatamente contro la sovranità popolare delle regioni.
Concessioni di estrazione al 7 % di royalties contro l’80% di Norvegia e Libia, permettono una pacchia per i petrolieri d’assalto in Italia. Siamo in un paese di bengodi in cui mancano controlli da parte dello Stato e dove nessuno paga mai i danni ambientali. Perforare ed estrarre in un mare chiuso significa mettere a rischio l’intero Mediterraneo, la nostra nazione. La possibilità di perforare a 5 miglia dalla costa rende l’ eventualità di un disatro ambientale una terribile minaccia incombente. Tutto ciò anche a seguito della depenalizzazione dovuta ad una legge oscena del governo Berlusconi.
Gli USA hanno il petrolio che affiora in Texas ma lo conservano come scorta strategica. L’Italia dei Berlusconi e dei Bersani vuole invece la privatizzazione di ogni nostro bene in nome del libero mercato. Con buona pace di ogni anelito di sovranità nazionale.E il WTO se la ride.
Quasi tutta l’Italia è interessata alle trivelle e tuttavia ci chiediamo che valore abbia distruggere l’ambiente naturale, inquinare le nostre campagne e città per prelevare un olio quasi bituminoso a livello bassissimo di purezza, usando solventi e ritrovandoci immense quantità di micidiali fanghi di estrazione da smaltire.
E’ l’inizio di una tragica serie di disastri ambientali o sapremo opporci? Dipende da noi, dobbiamo impegnarci tutti a divulgare queste notizie, specialmente ai politici se vogliamo dare un fiuturo ai nostri figli.
Lino Bottaro
domenica 22 luglio 2012
Dalla Stazione Celeste a Muggia, alla ricerca di una nuova religione...
E divento Luce - Dipinto di Franco Farina
Dalla Stazione Celeste a Muggia, alla ricerca di una nuova religione...
Cari compagni di viaggio, all'incontro di luglio a Muggia eravamo una trentina, il fatto che non fossimo in molti mi ha permesso di entrare più facilmente in un contatto profondo con il Cuore di tutti i presenti... ed immergerci completamente nella frequenza della nuova energia... L'incontro è durato in tutto circa 6 ore, ma almeno per me è stato come se ne fossero passate sessanta per l'intensità con cui le ho vissute... e tutto questo non ha fatto altro che confermarmi quanto sia bella e grande la nostra religione, l'unica che potrei seguire...
Un paio di mesi fa mia figlia Elisia di 4 anni, alla comunione del suo cuginetto mi ha chiesto: "Papà ma noi di che religione siamo?" Dopo un attimo di titubanza per l'inaspettata domanda gli ho risposto con dolcezza e decisione: "Ma come cucciola non lo sai? La nostra è la religione del Cuore!!! " :)
Una religione speciale ed unica, perché l'unica che non ti lega a null'altro se non a te stesso, lasciandoti completamente libero di esprimere la tua vera Essenza... Una religione a cui stanno aderendo sempre più persone e che sarà destinata a diventare la più grande religione del futuro... anche quando tutte le altre spariranno, anche quando la stessa parola "religione" sparirà da tutti i dizionari del mondo lei continuerà ad esistere, perché in essa, ovvero in ogni Cuore aperto, c'è la spinta che move l'universo...
Cuore mio
che sei aperto
sia benedetta la tua Essenza
venga il tuo Regno
sia fatta la tua Volontà
come in me così fuori di me
dammi oggi il tuo Coraggio quotidiano
per rimettere a me le mie responsabilità,
come io le rimetto ai miei interlocutori
e non mi indurre a chiuderti
ma liberami dalle paure
Amen
Dalla Stazione Celeste a Muggia, alla ricerca di una nuova religione...
Cari compagni di viaggio, all'incontro di luglio a Muggia eravamo una trentina, il fatto che non fossimo in molti mi ha permesso di entrare più facilmente in un contatto profondo con il Cuore di tutti i presenti... ed immergerci completamente nella frequenza della nuova energia... L'incontro è durato in tutto circa 6 ore, ma almeno per me è stato come se ne fossero passate sessanta per l'intensità con cui le ho vissute... e tutto questo non ha fatto altro che confermarmi quanto sia bella e grande la nostra religione, l'unica che potrei seguire...
Un paio di mesi fa mia figlia Elisia di 4 anni, alla comunione del suo cuginetto mi ha chiesto: "Papà ma noi di che religione siamo?" Dopo un attimo di titubanza per l'inaspettata domanda gli ho risposto con dolcezza e decisione: "Ma come cucciola non lo sai? La nostra è la religione del Cuore!!! " :)
Una religione speciale ed unica, perché l'unica che non ti lega a null'altro se non a te stesso, lasciandoti completamente libero di esprimere la tua vera Essenza... Una religione a cui stanno aderendo sempre più persone e che sarà destinata a diventare la più grande religione del futuro... anche quando tutte le altre spariranno, anche quando la stessa parola "religione" sparirà da tutti i dizionari del mondo lei continuerà ad esistere, perché in essa, ovvero in ogni Cuore aperto, c'è la spinta che move l'universo...
Cuore mio
che sei aperto
sia benedetta la tua Essenza
venga il tuo Regno
sia fatta la tua Volontà
come in me così fuori di me
dammi oggi il tuo Coraggio quotidiano
per rimettere a me le mie responsabilità,
come io le rimetto ai miei interlocutori
e non mi indurre a chiuderti
ma liberami dalle paure
Amen
sabato 21 luglio 2012
La vera ragione della censura del monti contro la Sicilia è tutta qui....
.... quanto viene sostenuto adesso da Mario Monti, che strumentalizzando ad arte la cattiva gestione dei politici siciliani parla addirittura di "bancarotta" è FALSO: l'obiettivo (non dichiarato ma palese) è quello di mettere mano allo "statuto speciale" dell'isola, che limita moltissimo l'influenza del governo centrale sulla Sicilia, demandando alla Regione moltissime competenze, TRA CUI LA POSSIBILITA' DI EMETTERE MONETA AUTONOMAMENTE, SENZA DEBITO, SENZA LO STROZZINAGGIO DELLE BANCHE CENTRALI, argomento affrontato anche recentemente dai "Forconi" e persino da Zamparini: per saperne di più in merito leggete "La proposta di Zamparini: "Ci vuole una moneta siciliana"" e "La Banca Centrale di Sicilia può emettere moneta Sovrana !". La creazione di una moneta complementare in Sicilia potrebbe rappresentare un PERICOLOSISSIMO precedente per gli eurocrati che stampano l'euro senza nessuna copertura aurea e ce lo prestano pretendendo lauti INTERESSI: una possibilità che fa paura, e che certamente vogliono eliminare.
Che in Sicilia siano sprecati milioni e milioni di denaro pubblico corrisponde a verità; come lo è il fatto che la Regione Sicilia vada avanti solo grazie al sostegno dei soldi provenienti dalle regioni più ricche del nord. L'assemblea regionale siciliana (il Consiglio Regionale) ha dispensato, negli anni, decine di migliaia di posti di lavoro inutili, creati ad hoc per offrire un posto di lavoro ai cittadini laddove posti di lavoro non ce ne sono, coltivando la propria rete clientelare, in modo da garantirsi consensi e quindi il potere; l'esempio più noto è quello dei forestali, ma ce ne sono molti altri. Non vogliamo fare i "difensori d'ufficio" di una regione dove la sanità costa il doppio che altrove e offre un servizio scandaloso ai propri cittadini. Ma che la Regione sia a rischio 'default' non è vero: e la dimostrazione la troviamo anche nei dati del Dipartimento del Tesoro. Di seguito la tabella divulgata dalla pagina Facebook "Le città del sud" elaborata con i dati del Ministero, che dimostra come la Sicilia, al cui debito viene dato ampio risalto, è molto meno indebitata di altre regioni italiane, ad iniziare dal Lazio, a cui spetta il record con quasi 21 miliardi di debito, e persino della Lombardia: che ha un debito di oltre 13 miliardi e mezzo!
I governi nazionali che si sono susseguiti negli anni hanno SEMPRE taciuto dinnanzi agli sprechi siciliani, COMPRESO IL GOVERNO MONTI, che non ha proferito la MINIMA PAROLA quando pochi mesi fa, ad Aprile, il governatore Lombardo ha assunto 22.000 persone in un carrozzone regionale, salvo oggi volere COMMISSARIARE la regione.
ESATTAMENTE come hanno fatto a livello nazionale, per mettere le mani sulla Regione, i poteri forti che filoguidano l'azione di Mario Monti utilizzano L'ARMA DELLA BANCAROTTA: prima paventata a livello nazionale, e ora a livello regionale. Per poter mettere le mani sulla Regione Sicilia, non hanno altre strade.
Curiosità: guarda caso, alcuni giornali già prima della lettera di Mario Monti che sancisce l'attacco all'autonomia della Regione Sicilia, hanno iniziato a parlare e dare grande risalto agli sprechi della regione Sicilia: Venerdì 13 Luglio "Libero" ha dato ampio spazio agli sprechi della Regione Sicilia, alla quale hanno dedicato il titolo a caratteri cubitali della prima pagina: "SICILIA, UNA REGIONE DA TAGLIARE"; all'interno del giornale gli articoli del Direttore Maurizio Belpietro, Andrea Scaglia e F.Man da cui abbiamo estratto i dati che abbiamo snocciolato nell'articolo Sicilia: in alcuni paesi 1 abitante su 5 (anziani e bambini compresi) è un "forestale". Mercoledì 18 Luglio, cinque giorni dopo, lo stesso giornale è tornata a parlare di Sicilia, alla quale hanno dedicato ancora il titolo di prima pagina: "LA SICILIA E' FALLITA", sostenendo che "dopo la denuncia di 'Libero' il premier si prepara a commissariare la Regione che a forza di sprechi è arrivata sull'orlo della bancarotta".
DAVVERO MONTI HA PRESO SPUNTO DA LIBERO?!? O più probabilmente, Libero ha iniziato a parlarne per sdoganare l'azione che avrebbe di li a poco intrapreso Mario Monti?!? Tra l'altro Libero è un giornale molto seguito dall'elettorato della Lega Nord, che vede sicuramente di buon occhio l'assunzione di interventi per limitare gli sprechi della Regione Sicilia...
Molto interessante ciò che si apprende dagli esperti che Libero ha interpellato sulla questione:
Il 13 Luglio Libero ha scomodato Antonio Saitta, ordinario di "Diritto Costituzionale" a Messina (Libero del 13 Luglio) che spiega che lo Statuto siciliano è reso intoccabile dalla Costituzione "Lo statuto della Regione Sicilia per come è formulato sembra una carta ottocentesca (...) cambiarlo è molto complicato". L'articolo spiega che "la blindatura del testo è praticamente assoluta" e che "conferma che la Sicilia è praticamente uno stato autonomo federato con l'Italia" sostenendo che questo fu il "prezzo da pagare" per evitare che la Sicilia facesse Stato a sè alla fine della guerra (la 2° guerra mondiale). L'articolo spiega a chiare lettere che "cambiare lo Statuto è quasi impossibile. Non basta la ferrigna procedura prevista dalla Costituzione con la doppia lettura in parlamento, SERVE IL VOTO DELL'ASSEMBLEA REGIONALE".
TUTTAVIA nell'Edizione del 18 Luglio Libero ha interpellato il costituzionalista Giuseppe Verde che spiega che "se vanno in bancarotta il Commissario può arrivare"...
E CON QUESTO IL "DISEGNO" RISULTA CHIARISSIMO: lo Statuto della Regione Sicilia può essere cambiato solo in presenza di gravi violazioni dello Statuto, e quindi anche a causa della bancarotta: che renderebbe possibile metterci le mani, e - ci potete scommettere - porre quelle limitazioni che POTREBBERO DARE FASTIDIO. Gli eurocrati stanno trasferendo sempre più poteri al Consiglio dell'Unione Europea, laddove i cittadini non possono arrivare; anche se le elezioni nazionali fossero vinte da qualcuno che intende fare veri cambiamenti non potranno farlo, grazie a Trattati come il Meccanismo Europeo di Stabilità
Staff nocensura.com
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Povertà in aumento - Il Partito Umanista chiede.. un po' di rispetto per gli indigenti
Il 17 luglio scorso l’Istat ha diffuso i dati sulla povertà in Italia risalenti all’anno 2011. Più di 8 milioni di persone, corrispondenti al 13,6% della popolazione e all’11,1% delle famiglie, non riescono ad arrivare alla fine del mese. 3 milioni e mezzo di persone – il 5,7% dell’intera popolazione - vivono in condizioni di povertà assoluta. I dati sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 2010, ma qualcosa è cambiato al loro interno: il divario tra le famiglie di operai o di senza reddito e le famiglie dei dirigenti è aumentato, sia per un peggioramento delle condizioni delle prime, sia per un miglioramento delle possibilità economiche delle seconde.
Al sud la situazione è ancora peggiore: una famiglia su 4 è in condizioni di povertà relativa e l’8% in condizioni di povertà assoluta.
Questi dati sono solo la punta di un iceberg, in quanto bisogna considerare che un altro 7,6% delle famiglie – corrispondenti ad altre 4 milioni e mezzo di persone - si trova poco al di sopra della linea convenzionale di povertà, il che significa che con una spesa improvvisa scivolerebbe facilmente al di sotto di tale linea.
In sintesi, considerando le famiglie povere e quelle a rischio, una famiglia su 5, tra quelle residenti in Italia, risulta indigente o quasi indigente.
Domanda: se c’è una considerevole fetta della popolazione in Italia che non ce la fa ad arrivare a fine mese, che non riesce a spendere, in due, più di 1.011 euro al mese, perché nello stesso paese c’è, tanto per fare un solo esempio, il direttore generale di un’azienda pubblica come la Rai che guadagna 650.000 euro all’anno? Una sola persona come il DG della Rai guadagna più di ciò che riescono a spendere 50 famiglie composte da due persone, cioè più di 100 cittadini. Perché?
Per non parlare del fatto che in un solo giorno uno speculatore guadagna quanto mille stipendi, grazie agli interessi vertiginosi che lo Stato deve regalargli per i "titoli di stato", grazie alle opinioni che le agenzie di rating ( al loro servizio) che bollano i nostri "titoli di Stato" come un investimento a rischio e perché ci hanno vietato di emettere la nostra moneta.
Non è che alla base della crisi economica attuale ci sono anche ingiustizie sociali di questo genere?
E se si provasse ad eliminare queste ingiustizie?
E se si provasse ad avere un po’ di rispetto per tutti i lavoratori che per poco più di mille euro al mese mantengono in piedi questo paese col loro lavoro?
Partito Umanista
carlo.olivieri3@tin.it
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