giovedì 5 gennaio 2012

Emilia Romagna, Movimento 5 Stelle inquieto - "Tutta colpa dell'Unità o di Beppe Grillo!?"

Uccelletti equilibristi - Foto di Gustavo Piccinini

Andrea Defranceschi, consigliere regionale dell'Emilia Romagna (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/12/30/castelvetro-modena-bollitore-industriale-per-cadaveri-impianto-a-biomasse-un-si-ed-un-no%e2%80%a6/)
estensore dell'interrogazione sui possibili danni alla salute dei cittadini causati dal bollitore industriale per cadaveri (impianto a biomasse) che l'Inalca vorrebbe installare a Castelvetro (Mo).. è ora ai ferri corti con il "fondatore" del Movimento 5 stelle, di cui Defranceschi è rappresentante. A scagliare l'anatema è il "comico" Beppe Grillo. Ufficialmente la causa della diatriba fra i due risiede nella dichiarazione di solidarietà fatta da Andrea Defranceschi nei confronti del quotidiano storico l'Unità, che è a rischio di chiusura...

Povera Unità... il "comico" Beppe Grillo non ha gradito l'intervento del Defranceschi, in quanto ritiene che i giornali sono "prezzolati dal potere" e quindi è meglio che spariscano tutti.. nessuno escluso! Il blogger Grillo ha portato ad esempio il caso dell'Avanti che "vende due copie e prende fior di quattrini di finanziamento pubblico..".

Evidentemente l'Unità non ha sufficienti "sponsor", visto che rischia di annegare per debiti... Comunque c'è da dire che ho recentemente letto alcune edizioni della vecchia testata comunista e mi è sembrata abbastanza impegnata a favore dei lavoratori.. anche se giustifica molte delle scelte del governo monti, ritenendole un male minore rispetto a quelle del precedente governo berlusconi...
Ma qui non si vuole parlare di questo.. in fondo sappiamo che l'Unità risponde alla logica degli interessi PD, in questo momento componente vitale del "governissimo"....

Ho appreso diverse storielle dal blog di Grillo con espressioni colorite e vivaci nei confronti del Defranceschi, e mi sembra che l'azione censoria del Grillo non sia da lui meritata... Infatti egli ha dimostrato, anche attraverso l'interrograzione sull'inceneritore a biomasse animali di Castelvetro, interesse per la comunità locale... mentre invece il Grillo, evidentemente carnivoro convinto, ha pensato meglio di creare un casus belli fra lui ed il suo stesso esponente del Movimento 5 Stelle, con la scusa dell'Unità...

Paolo D'Arpini


Notizia in cronaca:
Movimento 5 Stelle - Defranceschi pronto a lasciare
Il quarantenne consigliere regionale prende una pausa di riflessione,
dopo aver ricevuto una valanga di critiche per aver firmato un appello
a favore del salvataggio dell'Unità. Solidarietà che aveva fatto
andare su tutte le furie Beppe Grillo

“Una pausa di riflessione”. Come accade nelle migliori coppie, tra
Andrea Defranceschi e il Movimento 5 Stelle sembra essersi rotto
l’incantesimo. Il consigliere della Regione Emilia Romagna da giorni è
bersaglio del fuoco amico per aver promosso una risoluzione a favore
dei lavoratori del quotidiano l’Unità. Un’azione che aveva fatto
infuriare Beppe Grillo e a ruota una parte del Movimento, sia
attivisti, sia eletti. E non è bastato fare un parziale dietrofront
modificando il documento. La tensione è rimasta altissima tanto da
spingere Defransceschi a prendersi un momento per riflettere sul suo
ruolo all’interno del Movimento.

La vicenda inizia a ridosso delle feste natalizie, quando il
consigliere del M5S firma una risoluzione che chiede al presidente
Vasco Errani di impegnarsi per il salvataggio dell’Unità, in grave
stato di crisi. La reazione del comico genovese arriva il giorno
successivo sotto forma di una attacco durissimo al consigliere. “Il
2012 non sarà del tutto negativo – scrive Grillo sul suo blog –
Porterà in dono anche la chiusura di molti giornali finanziati con
soldi pubblici, veri cani da guardia dei partiti. Se qualche esponente
del Movimento 5 Stelle la pensa diversamente non è un problema –
conclude il comico genovese riferendosi nello specifico al caso
Defranceschi – Il Pdmenoelle lo accoglierà subito tra le sue braccia”.

Subito gli attivisti si scatenano in rete: c’è chi chiede la testa di
Defransceschi, reo di sostenere il finanziamento pubblico ai giornali
venendo così meno alle idee che ispirarono il V2day, e chi si distacca
dai toni di Grillo chiedendo di essere più conciliante. La questione
finisce sulla stampa locale e diventa l’occasione per alcuni eletti
del Movimento di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Massimo
Bugani, consigliere del Comune di Bologna, chiede di rivedere la
gestione dei soldi che arrivano dalla Regione. I due consiglieri in
Emilia Romagna, Giovanni Favia e Andrea Defransceschi, ogni mese si
autoriducono lo stipendio portandolo a 2770 euro, versando il resto al
Movimento. Un sistema che non piace a tutti: “I soldi non devono
restare sul conto degli eletti – dice Bugani –. Serve più trasparenza.
Meglio creare un associazione ad hoc per gestirli”.

Il Movimento si spacca tra e pro e contro. La tensione interna si alza
giorno per giorno, fino a quando Defransceschi non decide di
annunciare una “pausa di riflessione personale”, che ora fa adombrare
la possibilità di dimissioni dal suo incarico in Regione.

Giulia Zaccariello

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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